Gelo

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Dopo aver svegliato Hailey con un secchio d'acqua gelata lanciatale sulla testa e dopo essersi presentati a lei, i due criminali la lasciarono sola al freddo ed al gelo della notte.

Non era ancora arrivato il momento di completare l'attuazione della vendetta.
La signora Alden, infatti, aveva bisogno ancora di qualcosa per attuare il suo piano e quella cosa sarebbe arrivata solamente il giorno dopo.

Infatti la mattina seguente, più o meno verso le nove un camion delle spedizioni raggiunse il molo.
La donna si trovava già su di esso ed attendeva con la curiosità e l'impazienza di una bambina la consegna della sua merce.

- La signora Winkett? - disse il fattorino avvicinandosi alla barca ormeggiata al molo.

- Si, sono io. - rispose lei. Ovviamente aveva dato loro un nome falso.

Dopo averla fatta firmare, il fattorino le consegnò finalmente la grande scatola.

Era un'enorme cassa di legno e dentro a giudicare da come era stata portata ci doveva essere qualcosa di davvero pesante.

La donna era soddisfattissima, si fece aiutare dal suo compagno di rapimento Gardin e la portarono sotto coperta. Una volta scesi la poggiarono su un carrello con le ruote, uno di quelli che vengono utilizzati per trasportare la merce.

Gordon a quel punto trascinò la cassa fino alla stanza dove si trovava Hayley.
Non fu una cosa facile da fare, soprattutto per una donna, ma quest'ultima era disposta a tutto per attuare la sua vendetta.

La giovane detective, intanto, era lì seduta per terra con le braccia legate sopra la sua testa. Stava tremando come una foglia.
L'acqua gelida che le era stata lanciata in testa ore prima si era ormai asciugata. Questa aveva contribuito ad accentuare il gelo che già la notte aveva portato con sè.
Le sue ossa sembravano congelate e ciò le impediva di fare anche quei minimi movimenti possibili essendo legata.

Il viso di Hailey era in parte ricoperto di sangue ormai secco vista la ferita sulla tempia destra che la donna le aveva inflitto quando erano in auto.

- Vedo con piacere che sei sveglia, potrai assistere, quindi, agli ultimi preparativi. - disse la donna

- Maledetta, lasciami andare. - disse Hailey con frustrazione.

- Mai! devi pagare per le tue colpe. - le rispose Nora.

- I miei colleghi mi troveranno e tu marcirai in prigione. - concluse lei

La donna emise una sonora risata senza poi aggiungere nulla iniziando ad aprire la scatola di legno che aveva portato nella stanza.

Le convinzioni della giovane detective iniziarono a vacillare sentendo la donna ridere di gusto. Effettivamente i colleghi non avevano la benché minima idea di dove si trovasse e dubitava che quei due avessero lasciato qualche indizio.

- Finalmente la mia vendetta sta per essere compiuta. - disse una Nora che non stava più nella pelle dalla felicità, riportando la giovane alla realtà, strappandola dai suoi pensieri. - questo è un regalo per te!-

Il signor Gordon tolse quindi un grande macchinario dalla scatola. Inizialmente fu difficile per Hailey capire si cosa si trattasse, ma alla fine fu palese davanti agli occhi di tutti.

Quello era un refrigeratore, come quello che si usava di solito per fare gelare gli ambienti. Ad esempio ciò avveniva nelle stanze frigorifere delle macellerie.

- Avanti inserisci la spina e vediamo se funziona. - disse la signora Alden come fosse una bambina in attesa di vedere in azione il suo giocattolo.

Senza perdere tempo l'uomo ubbidí e subito nella stanza iniziò a sentirsi il rumore del motore di quel refrigeratore che iniziava a funzionare.

- Voglio vederti soffrire! - disse la donna alla detective tenendole il viso tra le mani dirigendolo in alto in modo che lei potesse guardarla negli occhi - non soffrirai mai quanto me per ciò che mi hai causato, ma almeno morirai lentamente tra pene e dolori ed io... godrò nel vederti in agonia.-

- No, ti prego non farlo! - disse la detective in un ultimo tentativo di fermarla anche se sapeva che non sarebbe servito a nulla.

- No, ti prego non farlo! - la imitò la signora Alden prendendola in giro. - fa le tue ultime preghiere piccolina!

Facendosi beffe della detective Nora osservava l'operato del suo compagno di rapimento.

- Imposta il timer per domani alle 14:30. Sono il giorno e l'orario in cui la mia vita è finita. Fino a quell'ora rimarrai in vita. Poi pian piano ti congelerai. - detto ciò uscì dalla stanza con una risata che sapeva di malvagio seguita dopo pochi istanti dal collega.

Tutto era finalmente pronto, la vendetta poteva essere finalmente messa in atto.

"La vendetta è un piatto che va servito freddo" dicono ed infatti di anni ne erano passati molti e la donna li aveva trascorsi preparando il suo piano contro la sua vittima.

La cosa più assurda era però che era stata scelta la ragazza che aveva meno colpe. Il suo unico errore era stato essere lì come consolatrice.

-------------------------------------------------------------Intanto Jay aveva fatto le ore piccole rimando al distretto fino a notte fonda.

Assieme ai colleghi stavano analizzando i possedimenti della famiglia Alden.

Villa di campagna, barca, baita in montagna, casettina al mare che spesso veniva affittata per le vacanze estive...

Il signor Alden, grazie ai suoi affari era diventato molto ricco ed aveva acquistato di tutto e di più per la sua famiglia.

Era un uomo che si era fidato delle persone sbagliate, ma non si poteva dire che non amasse sua moglie e la sua piccola principessina Cloe.

C'era un grande lavoro ancora da fare per i detective dell'Intelligence, ogni loro possedimento doveva essere controllato.

Era ormai assodato che Hailey era con loro.Il problema era capire dove fosse e se stesse bene.

Jay era così stanco, la notte precedente non aveva nemmeno riposato poi così bene a causa degli incubi. Ma non poteva mollare.

Doveva trovare la sua collega, prima che le facessero del male, sperando che non gliene avessero già fatto.
Così faceva avanti indietro dalla sala relax per farsi un caffè tornando alla scrivania e rimettendosi a lavoro mentre lo sorseggiava.

Di tanto in tanto guardava l'orologio. Erano già passate più di 24 ore da quanto l'avevano presa.

Il tempo passava inesorabile ed il giovane detective era sempre più terrorizzato da ciò che potevano aver fatto alla sua collega.

ti salverò ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora