Revenge

Capitolo 51 - Mia

Entro nella sala principale mantenendomi al braccio di mio padre. Questa volta il mio vero padre.

Guardo dritta davanti a me cercando di non incrociare lo sguardo della gente. Sento qualcuno bisbigliare al mio passaggio.

Cerco di mantenere la schiena dritta e di non cadere inciampando nel lungo vestito che Anne mi ha fatto indossare. Mi ha spiegato che un tempo quel vestito era stato di mia madre; lo indossava nelle cerimonie più importanti ed era il suo preferito. Ho accettato volentieri di indossarlo, non solo per la sua bellezza ma soprattutto perché apparteneva a mia madre. Mio padre è al mio fianco e lei no ma almeno in questo modo posso avere una parte di lei con me, posso far finta che lei sia con me in questo momento.

Cerco Chris con lo sguardo ma non lo vedo. Forse è in prima fila.

<<Andrà tutto bene.>> mi rassicura mio padre, al mio fianco.

Mi giro a guardarlo e anche lui mi guarda. Sembra calmo, come sempre. In questo momento lo invidio perché io, invece, sono nervosa.

Quando arriviamo davanti al trono ci fermiamo e ci mettiamo di fronte al pubblico. Questa volta scorgo Chris. Avevo ragione; è in prima fila. Mi osserva con un sorriso fiero e mi fa un gesto con il capo. È bellissimo nel suo completo nero che mette in risalto il suo corpo muscoloso. Si passa una mano tra i capelli per spostare un ciuffo di capelli biondi che gli ricade sulla fronte mentre continua a fissarmi.

<<Sei pronta?>> mi chiede sottovoce mio padre, in modo che solo io possa sentirlo. E sicuramente anche Zed.

Annuisco piano nonostante la tentazione di dire no sia molta. Ormai sono qui, non posso più tornare indietro.

Il Consigliere si gira verso tutte quelle persone e io faccio la stessa cosa. Osservo tutta quella gente che mi guarda con curiosità, adesso in completo silenzio. Si aspettano che dica qualcosa? Cosa vogliono da me? Sento le mani che sudano e le passo piano sul vestito di mia madre, fingendo di allisciarlo.

<<Benvenuti a tutti e grazie di essere qui per questo evento importante.>> dice mio padre rompendo il silenzio. La sua voce è forte e chiara e il suo tono è calmo, come al solito. <<E' un evento importante perché cambierà la vita a tutti noi, la migliorerà.>> continua mentre sposta lo sguardo da una parte all'altra della sala.

Lo osservo affascinata. Sembra essere nato per ricoprire il ruolo di Consigliere all'interno del castello.

Mio padre si rende conto che lo sto osservando e gira la testa verso di me, rivolgendomi un sorriso. <<Prima di procedere vorrei che mi concedeste qualche minuto per dire due parole.>>

Annuisco perché intuisco che mi stia chiedendo il permesso. Lo guardo attentamente perché so anche che quel discorso è soprattutto per me. Lui mi fa un altro sorriso e si gira di nuovo verso il suo pubblico, anch'esso concentrato su di lui.

<<Fin da piccolo ho sempre saputo che questo sarebbe stato il mio futuro; sono stato addestrato per essere ciò che sono e ne sono sempre andato fiero. Ho giurato fedeltà al mio Re, ho legato la mia vita alla sua. Sono diventato la sua guardia personale e, infine, il suo Consigliere. La mia unica ragione di vita è sempre stata proteggere il mio Re, questo castello e il Regno intero.>> inizia, portando le mani dietro la schiena.

Continuo ad osservare l'uomo che nel tempo ho imparato a stimare e che, infine, ho scoperto essere mio padre. E' vestito come sempre, con la sua divisa, ma sembra più giovane e più vivo che mai.

<<Un giorno, però, tutte le mie certezze sono crollate. All'inizio ne sono stato devastato perché non avevo mai provato qualcosa del genere. Sto parlando dell'amore per una donna, un amore che andava ben oltre tutto ciò che fino a quel momento avevo messo al primo posto nella mia vita. Superava anche il mio senso del dovere, la mia morale, la mia fedeltà... perché mi sono innamorato di una donna che sapevo non avrebbe mai potuto essere mia perché era di qualcun altro.>> dice con un tono leggermente triste.