Capitolo 10 - Mia

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<<Ci pensi mai a cosa faremo da grandi? A cosa ci riserva il futuro?>> mi chiede continuando ad accarezzarmi lentamente i capelli.

Siamo seduti su una coperta in mezzo ad un prato, il nostro prato, quello dove abbiamo passato interi pomeriggi d'estate, solo noi due.

Penso alla sua domanda ma non riesco proprio ad immaginarmi tra qualche anno. Sono sempre stata così: ancorata al presente. <<Non ne ho idea.>> rispondo, sincera, dando voce ai miei pensieri.

<<Neanche io.>> risponde Jake pensieroso. <<Però sono sicuro che qualsiasi cosa saremo o qualsiasi cosa faremo, staremo insieme.>>

<<Ne sono sicura anche io, Jake.>> rispondo in tono sicuro. <<Niente potrà mai separarci.>> concludo con un grande sorriso.

Non riesco a dormire, troppi ricordi mi riempiono la mente. Continuo a rivivere il passato continuamente, come se questo mi perseguitasse. Non che nel mondo Comune fosse diverso, ma mi sembra che da quando mi trovo qui la situazione sia peggiorata di molto. Non mi lamento, però, perché così il suo ricordo mi resta vivo nella mente. Dimenticare mi farebbe ancora più male di ricordare.

Sospiro sonoramente e scendo piano dal letto. So che non riuscirò più a dormire, ormai. Richiudo silenziosamente la porta della stanza ed esco nel giardino camminando piano ed ignorando gli sguardi interrogativi delle guardie disposte lungo i corridoi. Nessuno mi dice nulla grazie al ruolo che ricopro in questo Regno ma mi tengono d'occhio nel caso in cui provassi a scappare.

Cammino finché non mi trovo davanti al laghetto. Il mio laghetto. Mi è sempre piaciuto stare qui durante la mia precedente permanenza forzata. Era l'unico posto capace di trasmettermi serenità e mi rifugiavo qui ogni volta che perdevo le staffe, cosa che accadeva spesso nonostante la breve permanenza.

Mi tolgo le scarpe ed immergo i piedi nell'acqua nera a causa dell'oscurità della notte. Nonostante sia notte fonda non è molto fredda. Senza pensarci mi tolgo maglia e pantaloni e resto in intimo. Penso per un attimo alle guardie che di sicuro mi stanno sorvegliando ma non mi importata. Mi immergo ancora di più nell'acqua che sembra nera e vogliosa di inghiottirmi, di tenermi con sé. Mi immergo giù con la testa e nuoto piano verso il basso. Non ci vuole molto perché raggiunga il fondo, l'acqua non è molto alta. Mi ancoro al fondo con le mani, aggrappandomi a due grosse pietre sul fondale nonostante siano viscide e scivolose. Mi guardo intorno mentre i miei lunghi capelli mi solleticano il volto. Non riesco a vedere quasi nulla perché è notte fonda, ma mi va bene lo stesso. Rimango sott'acqua per diverso tempo cercando di non pensare a nulla. Mi sento stranamente rilassata, mi sembra di essere in una bolla tutta mia. Fingo di non essere lì, di essere altrove. I polmoni mi iniziano a bruciare ma non voglio tornare in superficie, non voglio ritornare alla realtà.

Io e Jake siamo sott'acqua, mano nella mano, uno di fronte all'altro. Sorridiamo e ci guardiamo. È una sfida: vedere chi riesce a resistere di più.

Vedo perfettamente i suoi occhi verdi. Spiccano come un faro nell'acqua limpida del mare. Jake butta fuori l'aria facendo delle strane facce e il mio sorriso si fa più grande. Sto per vincere.

Infatti, poco dopo Jake esce fuori dall'acqua la testa e respira, non riuscendo a trattenere più il fiato. Sorrido soddisfatta di aver vinto di nuovo.

Stacco la mano dalla sua e non torno in superficie. Nuoto più lontano da lui. Mi beo dell'acqua fresca sulla mia pelle abbronzata e tra i miei lunghi capelli e nuoto con il sorriso sul volto.

Non mi rende conto di quanto tempo sia passato da quando mi sono staccata da lui.

Sento delle mani che mi afferrano per le spalle facendomi uscire la testa fuori dall'acqua.

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