<<Mia.>>
<<No...>>
<<Devo andare, tra poco i tuoi genitori si sveglieranno.>>
<<Lasciami in pace. Sto dormendo.>>
<<Mi stai rispondendo, non stai dormendo.>> Dalla sua voce capisco che sta cercando di non ridere.
<<Dormi, sono sicura che i miei genitori sanno che dormi qui. Ufficializziamo la cosa e amen. Sarà tutto più facile.>> Mi giro nel letto dandogli le spalle.
<<Sono sicuro che i tuoi genitori non sappiano che dormo qui e che non sarebbero particolarmente contenti di scoprirlo.>>
Balle. Io sentirei i rumori e le voci, seppur sussurrate; quindi, non vedo capisco come sia possibile che i miei genitori non si siano mai accorti che Jake dorme a casa nostra praticamente ogni notte da anni.
<<Vuoi rischiare? Probabilmente mi vieteranno di venire anche solo a trovarti.>>
<<Smettila.>> Mi schiaccio il cuscino sulla testa.
<<Alzati e accompagnami alla porta.>> mi dice alzandosi dal letto. <<Se i tuoi genitori si sveglieranno per qualche rumore dirai che sei scena a bere un bicchiere d'acqua.>>
Chissà perché mi spiega sempre cosa fare. Sono anni ormai che usiamo questa tattica.
<<Sta zitto.>> Gli lancio il cuscino ma sbaglio mira e va a finire contro la lampada.
Jake la tiene in equilibrio prima che cada sul pavimento. <<Non fare rumore!>> mi sgrida sottovoce.
Sbuffo e mi alzo controvoglia dal letto. Sarebbe tutto più semplice se i miei genitori allentassero la presa. Sono molto protettivi nei miei confronti. I genitori di Jake sanno che dorme a casa sua e, anche se all'inizio erano contrariati, alla fine hanno accettato di buon grado la cosa. Mi adorano e adorano Jake.
<<Dai, muoviti.>> mi incita ancora. Guarda l'orologio al polso in modo nervoso.
Apro piano la porta facendo scattare delicatamente la serratura. Per fortuna casa mia è abbastanza grande e la camera dei miei genitori è dal lato opposto del corridoio.
Usciamo camminando in punta di piedi. Jake ha le scarpe in mano e cammina scalzo cercando di fare meno rumore possibile.
Arrivati all'ingresso lo spingo fuori e lui si siede sui gradini dell'ingresso per infilarsi velocemente le scarpe.
Lo osservo poggiata allo stipite della porta. <<Ti stancherai mai di questo?>> gli chiedo osservando la sua reazione.
Jake mi guarda. Un ciuffo ribelle di capelli gli ricade davanti agli occhi verdi che si posano severi su di me. <<Perché dovrei stancarmi?>> chiede con un tono leggermente infastidito.
<<Beh, non è facile venire qui la notte e andarsene la mattina presto, tornare a casa, fare colazione e andare a scuola.>> rispondo con una scrollata di spalle.
Lui si alza e si piazza davanti a me. <<Se sto con te è okay... quindi, va bene così. Torna dentro e non scocciarmi.>>
Faccio un sorriso furbo, soddisfatta della sua risposta. Faccio un passo indietro per rientrare in casa ma continuo ad osservarlo prima di chiudere la porta.
<<Jake!>>
Lui si gira e mi lancia uno sguardo confuso. <<Cosa c'è adesso?>> risponde allargando le braccia, fermo in mezzo alla strada.
STAI LEGGENDO
Revenge
FantasyMia conduce una vita apparentemente normale: vive con i suoi genitori, va a scuola e si diverte con Jake, il suo più caro amico. Sente che in lei c'è qualcosa di diverso dai suoi compagni ma non riesce a capire cosa finché un giorno finisce per far...