Capitolo 38 - Mia

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Mi passo un asciugamano intorno al collo tentando di asciugare il sudore. Sono stanca, mi sono allenata molto più che altro per non pensare e per occupare il tempo, non perché ne avessi realmente bisogno.

Cammino svogliatamente verso la donna. Oggi Kalindi ha sostituito il Consigliere negli allenamenti così ne abbiamo approfittato per allenarci con i coltelli, vista la maestria della donna nell'utilizzarli. Il suo potere è proprio quello; nessuno è capace di utilizzare spade o coltelli come lei. È stato un allenamento silenzioso ma ho apprezzato l'esperienza e la bravura della donna che mi dava consigli su dove mirare o su come utilizzare al meglio spade e coltelli.

Kalindi sembra perfettamente a suo agio e per niente stanca dopo le ore passate ad allenarsi con me e non ha accennato al nostro scambio di battute di qualche giorno prima.

Sbuffo e la raggiungo. Come fa a non sembrare distrutta dopo ore di allenamento? Mi piego poco distante da lei e recupero il mio coltello conficcato nel terreno. Lo pulisco con la mano dalla terra e ne osservo il manico bellissimo.

Kalindi si avvicina silenziosamente a me. <<Non sapevo aveste il coltello di vostra madre.>>

La guardo con uno sguardo interrogativo.

<<C'è la sua iniziale sopra.>> mi fa notare indicandomi la piccola ''I'' incisa tra i ricami d'oro.

La osservo attentamente; non l'avevo notata prima. Perché il Consigliere non mi ha detto di avermi dato il coltello di mia madre? Mi avrebbe fatto piacere saperlo. Forse pensava che non lo volessi o forse si è dimenticato di dirmelo.

<<Mi fa piacere lo abbiate voi.>> mi dice la donna con un sorriso.

<<Grazie per l'allenamento di oggi.>>

Kalindi mi fa un piccolo inchino in risposta e si avvia verso il Castello.

Resto un po' a girovagare nel giardino del castello solo perché non voglio tornare nella mia stanza. È una bella giornata e la temperatura inizia a riscaldarsi. Cammino lentamente guardandomi intorno; questo giardino è davvero bello.

Dopo un po' che gironzolo decido avviarmi verso l'ingresso del castello. Nonostante sento il bisogno di fare una doccia non ho ancora voglia di tornare nella mia stanza. Sono sempre stata abituata a stare sola ma da quando Chris è rimasto con Ribelli mi sono resa conto che sento la sua mancanza. Ormai sono abituata alla sua presenza al mio fianco e alle sue chiacchiere.

Cammino nei corridoi del castello osservando i quadri ormai familiari. Sento la voce di mio padre e mi fermo. Decido di allontanarmi per non incontrarlo ma poi sento anche la voce di Kalindi. Che ci fa con mio padre? Mi sporgo leggermente dall'angolo e li vedo uscire da una stanza e parlottare tra loro ma non riesco a capire cosa si stiano dicendo.

Mi guardo intorno; non c'è nessuno. Questa parte del castello non viene molto utilizzata. Quella da cui sono usciti è la stanza di Kalindi? Li osservo svoltare l'angolo e dopo essermi guardata intorno ancora una volta mi avvicino a passo lento alla porta. La osservo per qualche secondo e poi mi decido ad entrare. Non so perché lo sto facendo. Cosa succederebbe se venissi scoperta?

Mi guardo intorno e vedo una stanza normale, sicuramente meno sfarzosa della mia, ma molto bella. È tutto in ordine; vicino la porta del bagno ci sono solo un mucchio di vestiti per terra. Forse Kalindi si era appena finita di fare la doccia dopo il nostro allenamento.

Mi avvicino al suo armadio e lo apro. Devo andare via, non è giusto che frughi nelle sue cose, ma voglio conoscerla meglio. Voglio capire perché ha questo rapporto "speciale" con mio padre. Ero già sospettosa su di lei ma ho appena visto mio padre uscire dalla sua stanza. Che vuol dire? Che ci faceva qui? Hanno una specie di relazione nascosta?

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