La grande porta in legno di apre ed il silenzio cala immediatamente nella sala.
Mia e suo padre entrano nella sala camminando a passo lento. Mi blocco con il bicchiere tra le mani. È bellissima. I lunghi capelli neri, lasciati sciolti lungo la schiena, sono intrecciati per metà con dei fiori bianchi sulla testa come se avesse una corona. I suoi occhi sono marcati con il trucco e sembrano ancora più neri del solito e le sue labbra, dipinte con un rossetto rosso fuoco, spiccano sulla carnagione chiara, quasi trasparente. Il vestito delinea perfettamente il suo corpo snello e la fa sembrare una vera Principessa. Per la prima volta da quando l'ho incontrata sembra essere adatta a questo posto, sembra ricoprire perfettamente il ruolo che le spetta.
È ancora lontana da me, non può vedermi. La sala è piena di gente. La osservo da lontano, affiancato dal Consigliere. La osservo incantato e noto lo stesso sguardo nel Consigliere.
<<Vieni con me.>> mi dice il Consigliere.
Ci avviciniamo a lei che si guarda intorno spaesata, sembra non essere per niente a suo agio. Suo padre sembra averle presentato alcuni uomini importanti ma lei non presta attenzione alle loro parole. Tutti la guardano, evidentemente colpiti dalla sua bellezza.
<<Oh, ecco il Consigliere.>> esclama il Re, in tono quasi sollevato, voltandosi verso l'uomo. Mi ignora ma a me va più che bene.
Il Consigliere fa un piccolo inchino a Mia senza staccare gli occhi dai suoi e si avvicina al Re. Iniziano a conversare tra di loro e finalmente lei si stacca dal gruppo avvicinandosi a me.
<<Sei uno schianto.>> le dico con un sorriso.
<<Penso che questo sia il primo complimento sincero che ricevo.>> mi dice ricambiando il sorriso. <<Anche tu non sei niente male.>> aggiunge guardando il mio completo elegante.
<<È un onore ricevere un suo complimento, Principessa.>> le dico facendole un piccolo inchino.
Sento il raro suono della sua risata e sorrido. <<Vieni, balliamo.>> le dico, lasciando il bicchiere ad un cameriere di passaggio e prendendola per mano.
La trascino al centro della sala dove altre coppie stanno già ballando seguendo la musica classica prodotta dai violini. Il Re non si è fatto mancare niente, ha ingaggiato anche dei musicisti per suonare dal vivo. Che roba.
Afferro Mia per i fianchi e lei allaccia le braccia intorno al mio collo.
<<Non dovremmo ballare così.>> sussurra Mia al mio orecchio cercando di trattenersi dal ridere. Tutti gli altri ballano elegantemente, stando a distanza e mettendo le mani al posto giusto.
<<E chi lo dice?>> le dico facendole fare un giro su se stessa.
Mia sorride e non posso fare a meno di fare la stessa cosa. Sono contento di vederla così. In questo momento sembra essere una ragazza della sua età.
<<Un giorno ti porterò ad una vera festa.>> le dico.
<<Questa non ti piace?>> mi chiede guardandomi con i suoi grandi occhi neri.
<<Questa gente è noiosa.>> le dico guardandomi intorno. Sono tutti così impostati. <<E poi questa musica è da vecchi.>>
<<Da vecchi?>> dice ridendo. <<È musica classica.>>
<<Scusate.>> sento dire alle mie spalle quando la musica si interrompe per un attimo.
Mia guarda dietro di me con un sorriso e toglie le braccia dal mio collo. Io, però, mantengo un braccio intorno alla sua vita.

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Revenge
FantasyMia conduce una vita apparentemente normale: vive con i suoi genitori, va a scuola e si diverte con Jake, il suo più caro amico. Sente che in lei c'è qualcosa di diverso dai suoi compagni ma non riesce a capire cosa finché un giorno finisce per far...