Capitolo 52 - Mia

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<<Chris, muoviti.>> lo incito nuovamente. Mi metto davanti a lui con le braccia incrociate al petto.

<<Mia, non è così semplice.>> piagnucola lui.

Sbuffo. <<Chris, è mezz'ora che siamo fermi qui.>> gli dico cercando di non perdere la calma. È evidentemente nervoso e arrabbiarmi peggiorerebbe solo le cose. Inoltre, nel tempo, ho migliorato di molto il mio autocontrollo, quindi, è giusto che adesso lo metta alla prova.

<<Dammi un attimo.>> risponde Chris passandosi una mano tra i capelli. Il gesto nervoso di passarsi la mano sulla testa è sempre lo stesso ma ormai non ha più i capelli corti come quando l'ho conosciuto.

<<Chris!>> lo rimprovero. Apro le braccia in un gesto esasperato. Ok l'autocontrollo ma potrei anche mandare tutto al diavolo e trascinarlo di peso.

Chris sospira. Mi guarda e penso che abbia capito che sono sull'orlo di una crisi di nervi perché vedo i suoi lineamenti ammorbidirsi. Gli piace infastidirmi ma in questo caso so che non lo sta facendo di proposito.

<<Se non ti muovi di lì immediatamente giuro che ti porto dentro con la forza!>> lo minaccio. Anche se Chris è fisicamente il doppio rispetto a me sono sicura che riuscirei tranquillamente nel mio intento.

<<So che ne saresti capace ma non lo farai.>> risponde lui con un piccolo sorriso.

<<Non sfidarmi.>> ribatto alzando le sopracciglia. Giuro che se non si muove lo faccio sul serio. Che c'è di male a voler velocizzare i tempi? Siamo fermi qui da troppo tempo, maledizione!

Chris fa un passo titubante verso di me e, quindi, verso la porta.

<<Sia lodato il cielo.>> sussurro a denti stretti.

Chris finalmente mi raggiunge. Ora entrambi siamo davanti alla porta di ingresso.

<<Pensi davvero che sia una buona idea?>> mi chiede lui in tono nervoso.

<<Si.>> rispondo semplicemente. È stata una mia idea quella di venire qui, quindi, deve essere per forza una buona idea. Andrà tutto bene, ne sono sicura, ma anche io mi sento leggermente nervosa. È un momento importante per Chris.

<<E se non volessero vedermi?>> mi chiede girando la testa verso di me per osservarmi.

<<Ce ne andremo.>> rispondo con un'alzata di spalle. Anche io lo guardo e cerco di mostrarmi serena solo per tranquillizzarlo.

<<E se non fossero in casa?>> mi chiede in tono quasi speranzoso.

Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo. Che fifone. <<Torneremo un altro giorno.>> ribatto in tono sicuro.

<<E se...>> inizia lui ma lo interrompo.

<<Chris, smettila.>> lo ammonisco. <<Andrà tutto bene, vedrai.>> aggiungo addolcendo lo sguardo.

Lui annuisce ma non risponde. Distoglie lo sguardo dal mio e guarda la porta. Fa un grosso respiro e suona il campanello.

Anche io adesso guardo davanti a me. Sento dei passi provenire dall'interno della casa. Chiudo gli occhi e spero che vada davvero tutto bene. In realtà non mi sento così tranquilla come ho fatto credere a Chris. Non so cosa possa succedere ma credo che quella di essere qui sia la scelta giusta, almeno per Chris.

<<Christopher!>> sento urlare e riapro gli occhi di scatto.

Una donna di mezza età si butta addosso a Chris travolgendolo in un abbraccio. Mi allontano un po' lasciandogli spazio ed osservo la scena in silenzio. Faccio un sorrisino. Dopotutto è un buon inizio.

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