Un pugno molto forte mi colpisce in pieno viso per l'ennesima volta. Sento sgorgare del sangue dalla bocca.
Un altro pugno, questa volta nello stomaco, mi fa piegare in due dal dolore ma non mi ribello.
Sento molti occhi preoccupati su di me.
Chris mi colpisce ripetutamente facendomi rantolare dal dolore.
<<Basta.>> sento dire ma la supplica non proviene da me.
Chris si è fermato e mi osserva con uno sguardo addolorato. <<Non posso più continuare. Basta così.>> continua allontanandosi da me.
<<Chris.>> lo ammonisco a denti stretti.
Lui non si muove dalla sua posizione.
Sbuffo mettendomi dritta. A fatica mi avvicino al tavolo e afferro uno dei coltelli che mi hanno restituito dopo avermi liberata dalla cella. Lo stesso coltello che ho impugnato per due giorni cercando tra i Ribelli l'uomo che ha ucciso Jake, senza successo. Lui non è qui. Prendo il coltello dalla lama e porgo l'impugnatura a Chris.
Lui scuote la testa energicamente. <<Non lo farò.>> risponde in tono sicuro.
<<È necessario. Non posso tornare al castello senza neanche un graffio.>> gli spiego per l'ennesima volta.
Sono riuscito a convincerlo a lasciarmi qualche segno sul corpo ma a quanto pare non ha intenzione di andare oltre qualche pugno. Non posso tornare al castello praticamente intatta; mio padre si insospettirebbe. Inoltre, non ho intenzione di chiedere a Dimitri o al Consigliere di sostituire Chris. Nonostante tutto non mi fido del tutto di loro.
Sbuffo di nuovo e mi avvicino ad un grande specchio poco distante.
<<Mia, cosa stai facendo?>> mi richiama Chris. Si avvicina a me e sembra preoccupato di quello che potrei fare.
Mi guardo allo specchio e vedo il mio viso martoriato. Faccio un sorrisino. Chris tutto sommato ha fatto un buon lavoro. Vedo il suo riflesso dietro di me. Mi strappo la manica della maglia con un gesto netto facendola cadere sul pavimento e avvicino la lama al braccio.
<<Mia.>> continua Chris cercando di fermarmi.
Non lo ascolto e affondo la lama nel braccio lasciando un profondo solco. Lo vedo girare la testa per non guardarmi. Emetto un piccolo verso di dolore e continuo il mio lavoro facendo la stessa cosa con una gamba. Poi, lascio cadere il coltello insanguinato poggiandomi al muro e chiudendo gli occhi. Sento il sangue scorrere dalle ferite copiosamente e mi chiedo se non abbia esagerato.
<<Principessa, andiamo. Dobbiamo tornare subito al castello o perderete troppo sangue.>> mi dice il Consigliere avvicinandosi. Si avvicina in modo che possa poggiarmi a lui.
Chris mi osserva preoccupato ma resta al suo posto.
Passo un braccio intorno al collo del Consigliere così che possa sorreggermi. L'uomo mi tiene salda a sé con il braccio per non farmi cadere.
<<Stai tranquillo, me la caverò.>> dico rivolta a Chris.
Faccio una smorfia di dolore quando provo a fare un passo. Spero che questo servi a convincere mio padre perché altrimenti mi sono ferita senza motivo.
Chris annuisce poco convinto. <<Ci vedremo presto, Mia. Non fare pazzie senza di me.>> mi dice, guardandomi intensamente.
Cerco di sorridergli ma sul mio viso compare un'altra smorfia di dolore.
<<Dobbiamo andare, Principessa.>> ribadisce il Consigliere.
Annuisco debolmente. In fondo mi dispiace lasciare Chris qui, non mi fido completamente di questa gente ma ne abbiamo parlato a lungo in questi giorni e so che è la cosa più giusta da fare. Sarebbe troppo sospetto se entrambi fossimo riusciti a scappare dai Ribelli senza nessun aiuto.
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Revenge
FantasyMia conduce una vita apparentemente normale: vive con i suoi genitori, va a scuola e si diverte con Jake, il suo più caro amico. Sente che in lei c'è qualcosa di diverso dai suoi compagni ma non riesce a capire cosa finché un giorno finisce per far...