Capitolo 32 - Mia

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I cancelli, come previsto, vengono abbattuti e le guardie con il compito di sorvegliare l'ingresso vengono uccise con facilità.

Un gruppo abbastanza folto di uomini e donne entra nel giardino correndo e la battaglia ha inizio.

Dalla mia postazione vedo Rose, in prima fila, staccare di netto la testa a due uomini contemporaneamente e correre verso altri due. Distolgo lo sguardo dalla ragazzina e mi giro freneticamente intorno mentre Chris è sempre accanto a me.

Nessuno ancora ci ha attaccati. Per me questo è solo un bene così posso scrutare meglio la folla alla ricerca del mio uomo. Forse Dimitri ha scelto questa posizione per proteggerci dagli attacchi. Meglio così. Non mi importa di combattere, anzi, eviterò di uccidere persone innocenti. Mio padre ha tanti altri uomini per farsi proteggere.

Mi sposto ancora e vedo alcuni degli uomini di mio padre a terra. I Ribelli sono molto più forti e molti di più rispetto all'ultima volta in cui gli ho incontrati.

Cammino facendomi strada tra il folto gruppo di combattenti, allontanandomi sempre di più dalla mia postazione e girando di tanto in tanto i corpi privi di vita per terra per vederne il volto. Sto cercando il mio uomo e non mi farebbe piacere sapere che qualcuno ha già svolto il mio lavoro. Chris viene dietro di me, guardandomi le spalle mentre svolgo il mio compito.

<<Mia, attenzione!>> urla all'improvviso Chris.

Mi giro di scatto e riesco a vedere in tempo una freccia che stava per colpirmi. La afferro al volo e sento Chris buttare fuori il fiato che aveva trattenuto. Per fortuna ho dei buoni riflessi altrimenti sarei stata colpita. Mi rigiro la freccia tra le mani e la osservo attentamente. Non è una classica freccia di legno ma di un materiale particolare, duro e indistruttibile. Se fossi stata colpita non mi sarei procurata un semplice graffio.

<<Sono molto più attrezzati di noi.>> mi fa notare Chris guardandosi intorno mentre mi raggiunge. Prima di mettersi al mio fianco afferra una spada abbandonata vicino al corpo di un uomo esanime.

I Ribelli sembrano essere in vantaggio. Nessuno di loro, però, sembra volerci attaccare. Corrugo le sopracciglia. È strano.

Alzo gli occhi al cielo. Fiamme e acqua si alzano nel cielo segno che Dreda e Kyla stanno combattendo usando il loro potere.

Con la coda dell'occhio vedo due uomini camminare verso di me e mi preparo a combattere prendendo due coltelli dalla mia cintura. Questi, però, mi scansano dirigendo la loro attenzione a Geremia, poco dietro di me.

Mi giro verso Chris e anche lui sembra essere scettico. Non capisco perché nessuno ci attacchi. Dovrei essere l'obiettivo più ambito dai Ribelli essendo la figlia del Re ma nessuno sembra prestarmi attenzione.

<<Vieni.>> dico rivolta a Chris. Metto di nuovo i coltelli nella cintura con un gesto secco ed inizio a correre verso l'ingresso del castello.

<<Dove andiamo?>> urla Chris alle mie spalle.

<<Credo che nessuno ci attaccherà, Chris. Ma non riesco a capire il perché.>> gli spiego continuando a correre.

<<L'ho notato anche io. Non abbiamo subito neanche un attacco, tranne quella freccia che stava per colpirti ma potrei giurare sia stato uno sbaglio a questo punto.>> risponde lui raggiungendomi e mettendosi al mio fianco.

Annuisco. <<C'è qualcosa che non va.>> dico guardandomi intorno.

Entriamo indisturbati nel castello. Nessuno, né i Ribelli e né gli uomini di mio padre, ci ferma. I corridoi sono deserti; tutti si trovano all'esterno e noi camminano indisturbati per il castello.

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