Capitolo 19 - Mia

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<<Non devi per forza aiutarmi.>> ripeto per la millesima volta. Tra tutte le persone che ci sono al castello mi chiedo perché il Consigliere abbia mandato proprio lei ad aiutarmi. Dovrò fargli un discorsetto perché penso proprio che lo abbia fatto di proposito.

<<Principessa, per me è un piacere aiutarvi. Non preoccupatevi.>> mi risponde tranquilla la donna.

Sospiro ma non le rispondo. Sono sotto le mani esperte di Anne che cerca di conferirmi un aspetto meno selvaggio del solito.

<<Ho quasi finito.>> mi informa come se riuscisse a percepire la mia impazienza.

Odio truccarmi, odio vestirmi con scomodi abiti eleganti e soprattutto odio le feste. Anche quando vivevo nel mondo Comune le evitavo come la peste.

<<Sei stupenda, Mia!>> mi dice Jake guardandomi scendere piano dalle scale di casa mia.

Impacciata, cerco di reggermi in piedi come meglio posso. Sono sicura che questi maledetti trampoli che ho deciso di indossare per l'occasione mi faranno fare una figuraccia facendomi cadere davanti a tutti.

<<Jake, è davvero, davvero, davvero una pessima idea andare a quella festa.>> piagnucolo. Non voglio andare a quella stupida festa ma Jake mi ha pregata per forse un mese.

Lui mi prende sottobraccio sorridendo, come sempre. <<Dai, smettila. E' solo una festa. Sarà divertente vedrai.>>

Sbuffo. Lo osservo. Anche lui è vestito elegante per l'occasione e ha cercato di tenere in ordine i capelli ribelli. E' davvero bello.

<<Ragazzi, siete bellissimi.>> dice mia madre con un sorriso.

<<Grazie Anne.>> risponde Jake facendole un sorriso dolce.

<<Buona serata, divertitevi.>> dice mia madre per poi tornare in cucina come al solito.

Usciamo per raggiungere mio padre che, invece, ci aspetta già fuori per accompagnarci con la macchina.

Cammino piano per paura di rompermi una gamba e Jake mi sorregge, ridendo di tanto in tanto della mia goffaggine e per le mie continue lamentele.

Entriamo in macchina e ascolto distrattamente le chiacchiere di mio padre e Jake mentre guardo fuori dal finestrino. Sono nervosa, sento già gli sguardi di tutti su di me, come al solito. Ho accettato di andare a questa maledetta festa di fine anno solo per Jake che mi ha implorata tanto ma già desidero tornare indietro e rifugiarmi nella mia stanza.

Salutiamo mio padre e scendiamo dalla macchina.

<<Sei pronta?>> mi chiede Jake con un sorriso, porgendomi il braccio in modo teatrale.

<<No.>> rispondo con un sospiro, afferrando il suo braccio.

<<Fifona.>> sussurra Jake con un sorrisino.

Ci dirigiamo verso la palestra, addobbata per l'occasione. Si sente già la musica.

Mi stringo al suo braccio e Jake si avvicina al mio viso. <<Se qualcosa non va ce ne andiamo immediatamente, te lo prometto.>> mi sussurra all'orecchio.

Annuisco, nervosa. Non mi è mai importato del giudizio altrui ma odio avere gli sguardi su di me. Cerco di raddrizzare le spalle e di farmi coraggio. Mi giro e noto che qualcuno ci osserva curioso mentre altri bisbigliano fra di loro. È una novità che io sia ad una festa. Mi maledico mentalmente per non aver indossato le solite felpe e scarpe basse così da passare inosservata.

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