Capitolo 45 - Chris

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La vedo riaprire gli occhi e sbattere le palpebre più volte. Respiro affannosamente cercando di riprendere fiato mentre il cuore sembra voler schizzare fuori dal petto.

Il Re troneggia davanti a lei, con uno sguardo spento, come se fosse ipnotizzato. Guardo tutti gli altri e sembrano avere gli stessi sguardi stralunati dell'uomo. Il coltello di sua madre è poco lontano da lei. La vedo guardarsi il petto istintivamente e rendersi conto del piccolo taglio in corrispondenza del cuore.

Non so perché ma stava per uccidersi. Lo avrebbe fatto ma penso che sia riuscito a farmi sentire da lei. Suppongo che tutti siano stati succubi del potere del Re. È davvero forte. Io, per fortuna, ne sono immune; la mia mente è chiusa per lui. Per la prima volta sono contento del mio potere.

<<Mia.>> la richiamo.

Due guardie mi tengono fermo ed io, ormai, non cerco più di divincolarmi come prima. Lei è viva.

La vedo guardarmi con aria sperduta e capisco che ha bisogno ancora di me. Deve capire che questa è la realtà e che ha fatto la scelta giusta a non uccidersi.

Do una testata ad una delle due guardie che, presa alla sprovvista, allenta la presa sul mio braccio. Approfitto del momento e mi libero per poi scagliare un forte pugno sul volto dell'altra guardia. L'altra guardia mi riafferra ma gli sferro una ginocchiata nello stomaco. Riesco a liberarmi e, prima che possano riprendermi, mi avvicino velocemente a Mia.

<<Chris.>> sussurra Mia dopo essersi messa in piedi a fatica. La gamba ha perso troppo sangue e sembra faccia davvero fatica a muoverla.

<<Sono io.>> la rassicuro. <<E' tutto ok.>> le dico velocemente.

<<Questo è reale?>> sussurra.

Sembra sotto shock. Cosa le ha fatto vedere quel maledetto?

<<Maledetto!>> sento urlare dietro di me.

Il Re deve aver capito che il fallimento del suo piano è dovuto a me.

Mi metto davanti a Mia per difenderla ma il Re sembra intenzionato ad uccidere me, almeno per ora. Cerca di colpirmi più ma riesco ad evitarlo.

Vedo la sua fronte impregnata di sudore; deve essere stancato molto prima. I suoi movimenti, infatti, sono leggermente più lenti dei miei ma nonostante questo continua a provare ad attaccarmi con ferocia.

Gli sferro un pugno nello stomaco e l'uomo si piega di poco per il dolore. Ne approfitto per togliergli il coltello dalla mano colpendolo forte con un calcio. Sento un rumore e penso di avergli rotto il polso.

L'uomo, però, si butta in avanti colpendomi con forza con la testa nello stomaco. Mi butta a terra ed inizia a colpirmi ripetutamente con dei forti pugni mentre mi blocca con le gambe per non farmi rialzare. Usa solo una mano e capisco che gli ho rotto davvero il polso.

Lo afferro di forza e lo butto di lato, cercando di allontanarlo da me. I suoi tratti sono cambiati, niente in lui ricorda un Re: sembra una bestia.

Non so come ma si rialza velocemente e mi sferra un forte calcio nella pancia mentre io sono ancora a terra.

Mi rialzo tossendo e lo vedo avvicinarsi con una spada. Dove diavolo l'ha presa? Forse da uno dei combattenti fermi a guardare la scena. Faccio qualche passo indietro guardandomi intorno. Devo recuperare un'arma o mi ucciderà.

<<Chris.>> sento dire a Mia.

Quella specie di supplica sembra distrarre il Re che si ferma e la guarda con un ghigno.

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