Capitolo 34 - Mia

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Guardo l'uomo con gli occhi sbarrati. Non riesco a crederci. Sbatto le palpebre più volte nella speranza che l'immagine davanti ai miei occhi cambi. Non può essere. Non lui. Sento un dolore simile ad una pugnalata nel petto che non mi permette di respirare. Gli occhi mi bruciano e mi rendo conto che sto cercando di non piangere.

Il Consigliere si avvicina a Dimitri e gli posa una mano sulla spalla, come se volesse sostenerlo. La sua espressione è rilassata, come sempre. Sembra la stessa persona di sempre ma ai miei occhi non è più lo stesso. Ha ancora addosso la divisa del Regno, come Dimitri, e non sembra preoccupato come lo è il suo protetto.

<<Tutto ciò che vi ha raccontato Dimitri è la verità.>> rompe il silenzio con il suo solito tono calmo.

Sentirlo parlare fa aumentare il dolore che sento. Mi alzo di scatto dalla brandina su cui mi sono seduta per paura di cadere a terra. <<Che diavolo sta succedendo?>> chiedo scandendo bene le parole. <<Cos'è una specie di prova da parte di mio padre? Vuole vedere se gli sono davvero fedele o se lo tradirei?>>

Il Consigliere sospira. <<Mi dispiace ma non c'è nulla di finto.>> mi risponde.

<<Tranne voi due che siete due traditori.>> ribatto.

Lo sguardo del Consigliere si rabbuia. <<Non è la prima volta che mi date del traditore.>> mi ricorda guardandomi intensamente.

<<Perché lo siete.>> lo accuso in tono duro.

Il Consigliere si avvicina alle sbarre, non sembra aver paura di me come Dimitri. <<Prima di accusarci, pensate a ciò che vi è stato raccontato. Riflettete attentamente e ditemi se non credete che sia la verità.>> mi dice infervorato.

Riesco a vedere i suoi occhi neri che brillano e il suo sguardo determinato come non mai; vuole che io gli creda.

<<Dimitri ha ragione. Io non ho visto altro che il castello in questo Regno, non posso sapere se sia la verità o no. Devo solo basarmi su ciò che mi dite e per quanto mi riguarda potrebbero essere enormi stronzate.>> rispondo incrociando le braccia al petto.

Il Consigliere fa un piccolo sorrisino e si allontana dalle sbarre mentre io lo seguo con lo sguardo. <<Proprio per questo ho chiesto ad una mia cara amica di venire qui, oggi.>> dice facendo un cenno agli uomini alle sue spalle.

Le guardie si avvicinano scortando una donna, minuta e vecchia. Cammina piano, quasi fosse priva di forze.

<<Lei è Magdalena.>> la presenta il Consigliere.

La donna si avvicina alle sbarre e mi osserva con i suoi occhi chiari. Sembrano quasi bianchi, come se non vedesse. In realtà credo che veda perché i suoi occhi puntano direttamente nei miei. Non si inchina a me, non sembra importarle di essere al cospetto di una principessa.

<<Vorrei che vi avvicinaste qui, entrambi.>> ci invita il Consigliere rivolto a me e Chris.

Non mi sposto dal mio posto ma vedo Chris lanciarmi un'occhiata e poi camminare verso la donna.

<<Chris?>> lo richiamo. Cosa ha intenzione di fare? Non conosciamo quella donna e questi due ci hanno appena detto di far parte dei Ribelli! Non possiamo fidarci di loro.

Lui si gira a guardami, ormai vicino all'anziana. <<Mia, non abbiamo nulla da perdere. Sentiamo tutto ciò che vogliono dirci e poi valutiamo cosa fare.>> mi dice con una scrollata di spalle.

Ha ragione. Con un sospiro frustrato mi avvicino anche io alla donna. La guardo con sospetto e lei continua a fissarmi in modo un po' inquietante. Solleva lentamente le mani rugose e le avvicina alle sbarre facendole passare all'interno e avvicinandole a noi.

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