Capitolo 6 - Chris

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Sento bussare insistentemente alla porta. Grugnisco. Sento bussare ancora. Apro piano gli occhi e li stringo. Un raggio di sole mi arriva sulla faccia. Mi guardo intorno ad occhi socchiusi. Ma dove diavolo sono? Questa non è la mia stanza. Sento bussare ancora e mi metto a sedere. In un attimo tutti gli avvenimenti del giorno precedente mi ritornano in mente. Oh Dio, allora non era un sogno!

<<Avanti.>> rispondo finalmente.

La porta si apre ed entra un uomo vestito di nero con un grande vassoio in mano. <<Buongiorno, signore. Mi chiamo Carl e sono al vostro servizio. Il Consigliere mi ha mandato qui per portarvi la colazione e per avvisarvi che se avete intenzione di parlare con lui è libero tra qualche ora e vi aspetta nel giardino del palazzo.>> mi spiega facendogli un piccolo inchino.

<<Grazie.>> rispondo ancora assonnato.

L'uomo poggia il vassoio sul mobile in legno vicino all'ingresso ed esce dalla stanza augurandomi una buona giornata. Ovviamente mi fa l'immancabile inchino.

Mi alzo lentamente ed apro di più la lunga tenda rossa che copre la finestra. Il sole illumina la grande stanza facendomi socchiudere ancora di più gli occhi. Ho dormito molto, sono crollato. Ho un mal di testa terribile, ma tutto sommato mi sento riposato.

Guardo fuori dalla finestra; è una bella giornata. Il panorama, poi, è bellissimo. Il giardino è immenso e riesco a vedere anche un piccolo laghetto in lontananza.

Il mio stomaco brontola forte e mi rendo conto di avere molta fame. Sono passate più di ventiquattro ore da quando ha mangiato l'ultima volta.

Raggiungo il vassoio con il cibo. <<Potrei abituarmi a questi risvegli.>> sussurro iniziando a divorare tutto. Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho fatto una colazione decente? Anni probabilmente.

Dopo aver divorato tutto mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia; ne ho davvero bisogno. Avrei dovuto farla ieri ma ero troppo distrutto per fare qualsiasi cosa.

Mi lavo velocemente ed esco. Ho bisogno di parlare con il Consigliere. Spero sia pronto a rispondere alle mie domande.

Ancora bagnato mi guardo al grande specchio nel bagno. Tutto sommato non sono conciato così male come pensavo. Sicuramente sono stato in condizioni peggiori. Riguardo le cicatrici sparse su tutto il mio corpo. Quelle che mi sono procurato ieri si aggiungeranno alla collezione.

Mi vesto velocemente ed esco dalla stanza. Mi guardo intorno, non so dove andare. Questo posto sembra immenso. Inizio a camminare cercando di ricordare la strada fatta ieri con il Consigliere. Cammino piano osservando tutto ciò che mi circonda. E' tutto molto, troppo, grande e sfarzoso. Ovunque risaltano il color oro e il rosso e la maestosità e l'antichità del posto trasudano da ogni oggetto e ogni quadro presente.

Mi ritrovo all'ingresso del castello ed esco immergendomi nell'immenso giardino. È bellissimo; ci sono un sacco di alberi, piante e fiori di tutti i tipi ed è tutto molto curato.

Mi guardo intorno e poco lontano scorgo il Consigliere, seduto su una panca di legno. Sta leggendo un libro e sembra molto preso dalla lettura. Mi avvicino piano e sento la tensione crescere in me. Lui sembra un uomo importante qui e io non so nemmeno dove mi trovo. Come sarà parlare con lui? Sarà disposto a rispondere alle mie domande?

L'uomo mi sente arrivare ed alza lo sguardo dal suo libro. Lo richiude tenendoci un dito dentro, per tenere il segno. Mi osserva e quando mi avvicino mi fa un sorriso gentile. <<Buongiorno, vedo che stai meglio.>> mi dice cordialmente.

<<Decisamente.>> rispondo rimanendo in piedi davanti a lui. Dovrei inchinarmi come fanno tutti?

<<Siediti qui, se ti va.>> mi dice indicando con il capo il posto al suo fianco. Mi siedo in silenzio. L'uomo sembra cordiale ma mi sento ancora nervoso. Questo posto mi mette un po' a disagio. Non ci sono abituato, mi sento fuori luogo.

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