Revenge

Capitolo 40 - Mia

Qualche istante dopo gli uomini davanti ai cancelli mandano l'allarme. I Ribelli sono arrivati.

Tutti si precipitano nel giardino e perdo di vista l'uomo.

<<Maledizione!>> ringhio. Non me lo farò scappare adesso che l'ho trovato.

Mi rendo conto che Kalindi non è più al mio fianco; probabilmente è corsa dal Re per avvisarlo o per proteggerlo. Non mi importa. In questo momento non mi interessa nulla neanche di questa battaglia per il Regno; ho qualcosa di più importante a cui pensare.

Inizio a muovermi verso la folla, guardandomi intorno. Vedo il Consigliere uscire dal castello e lo raggiungo correndo. Anche lui si guarda intorno. Mi sta cercando?

<<Principessa! Eccovi.>> esclama vedendomi. Sembra sollevato.

Mi fermo davanti a lui e senza pensarci due volte afferro la sua collana dal collo e gliela strappo, come ho già fatto in passato.

L'uomo rimane paralizzato al suo posto e leggo la confusione nel suo sguardo.

<<Tornerò il prima possibile, ve lo prometto.>> gli dico con sicurezza. Gli ho promesso che li aiuterò e lo farò ma prima ho bisogno di risolvere questa questione. <<E questa volta ve la riporto indietro.>> aggiungo guardandolo intensamente negli occhi. Voglio che si fidi di me.

Lui mi guarda e, anche se la sua espressione è preoccupata, annuisce.

Mi metto la collana al collo e mi giro guardandomi intorno. Cammino tra la folla e nessuno mi attacca come la volta precedente. Gli uomini del Re credono che sia dalla loro parte e anche i Ribelli. È un vantaggio per me, così posso spostarmi senza intoppi, cercando il mio uomo.

Mi guardo intorno finché qualcuno mi tocca una spalla. Mi giro di scatto afferrando un coltello dalla mia cintura. Davanti a me, però, c'è Chris. I suoi occhi verdi mi travolgono e sento la rabbia crescere ancora di più dentro di me. Per una volta quegli occhi non mi tranquillizzano ma mi motivano ancora di più a cercare quell'uomo.

Lui mi sorride, felice di avermi rincontrata ed ignaro dei sentimenti che sto provando in questo momento. Ha una spessa catena in mano, sicuramente l'ha presa davanti ai cancelli che hanno dovuto sfondare per entrare nel giardino.

Sposto lo sguardo dai suoi occhi e afferro bruscamente la grossa catena dalle sue mani. <<Devo andare.>> dico semplicemente girandomi e lasciandolo lì impalato. Non ho tempo da perdere.

<<Mia!>> mi richiama lui, confuso dal mio atteggiamento.

Non posso lasciarlo così. Non so neanche se lo rivedrò più. Chi lo sa, potrei morire. Mi giro e mi avvicino velocemente a lui. Prima che possa anche accorgersene appoggio le mie labbra alle sue e gli do un bacio veloce. <<Cercherò di tornare da te ma adesso devo andare.>> gli dico guardandolo negli occhi mentre lui mi guarda scioccato.

<<Devi tornare per forza da me!>> mi urla dietro mentre mi allontano da lui.

Chris non cerca di fermarmi, non mi chiede nulla, e gliene sono grata. Non ho tempo, devo sbrigarmi.

Cerco il mio uomo come un segugio ed intanto rivedo quella scena nella mia testa migliaia di volte. Se non lo trovo subito, impazzirò.

Poi, come se fosse un miraggio, lo scovo. Sta combattendo con una ragazza quasi vicino all'entrata del castello. L'uomo è sospeso in aria a causa di una cosa mi sembrano radici di alberi. Vedo il suo viso tendere al blu e capisco che gli sta mancando l'aria.

Corro verso di loro avvicinandomi alla ragazza. <<Lascialo.>> ordino.

La ragazza corruga le sopracciglia ma, dopo avermi guardata, esegue l'ordine e si allontana. Le radici scompaiono e l'uomo cade a terra con un tonfo. Si tocca il collo e cerca di riprendere fiato.