<<Sembri così delicata. Quando ti tocco ho quasi paura di romperti.>>
Jake continua ad accarezzarmi la schiena delicatamente e io seguo mentalmente la traiettoria delle sue dita. Rabbrividisco per il suo tocco sulla mia pelle.
È notte fonda e lui, come al solito, è nella mia stanza.
Ultimamente non ho potuto fare a meno di notare che l'atmosfera tra di noi è cambiata ma ho fatto finta di nulla. Non voglio che le cose cambino, non voglio cambiare nulla del nostro rapporto. È perfetto così.
Jake mi tira leggermente il braccio per farmi girare. Mi ritrovo poco distante dalla sua faccia. Lui mi scruta attentamente soffermandomi di più sui miei occhi.
<<Se dovessi andartene credo che la cosa che mi mancherebbe di più sarebbero i tuoi occhi.>> mi dice piano senza distogliere lo sguardo dal mio.
<<Non me ne andrò.>> Ultimamente mi ripete sempre questa cosa dell'andare via e cerco sempre di reprimere il fastidio che sento quando lo fa. Non voglio andare via, non ne ho nessuna intenzione e non voglio che lui pensi il contrario.
<<Io sento che sarà così. Mi lascerai solo e mi mancherai troppo. Non so se riuscirò a stare senza di te.>>
<<Jake, ma che dici. Dove vuoi che vada? Il mio posto è qui, con te e con i miei genitori.>> rispondo in tono sicuro.
Lui sposta lo sguardo verso la finestra. Osserva la luna con la stessa intensità che ha riservato ai miei occhi. <<Mia, credo che andrai via. Questo non è il tuo posto. Appartieni ad un altro mondo. Forse sei figlia della luna.>>
Rido piano cercando di non svegliare i miei genitori. <<Ti rendi conto di quello che stai dicendo?>> chiedo senza riuscire a smettere di ridere. <<Figlia della luna?>>
Lui torna di nuovo a guardarmi. È serio, non ride con me. <<Credi di appartenere a questo mondo?>>
Il sorriso sparisce dal mio viso. <<Non lo so e la cosa non mi interessa. Smettila di dire queste cose, Jake. Mi terrorizzano.>> rispondo stizzita.
<<Okay, scusa.>> si scusa lui per poi fare un sospiro. Sa che mi infastidisce sentirgli dire certe cose. <<Ho solo paura.>> continua, accarezzandomi un braccio.
<<Di cosa?>> Mi giro facendo aderire la schiena al suo petto.
<<Che ti portino via. Se ne andrebbe una parte di me.>> risponde lui.
Non rispondo e lui mi abbraccia da dietro circondandomi con le sue braccia forti.
<<Resta con me, Mia.>> sussurra vicino al mio orecchio.
Mi sveglio e tocco la parte del letto al mio fianco. Naturalmente è vuota. Jake non è qui con me e non ci sarà più. La sensazione familiare di vuoto si fa spazio nel mio petto.
Mi metto a sedere sul letto stropicciandomi gli occhi e poi alzo la testa di scatto. Ho una strana sensazione. <<Chris!>> urlo spaventata. <<Maledizione.>> aggiungo a voce un po' più bassa.
Lui sobbalza e si alza dalla sedia di fronte al mio letto portandosi una mano al petto, come me. <<Scusa, scusa, scusa.>> dice con gli occhi spalancati.
Mi rendo conto che ho il coltello puntato verso di lui e lo abbasso. <<Che ci fai qui?>> chiedo, sedendomi sul bordo del letto e rimettendo il coltello sotto il cuscino.

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Revenge
FantasyMia conduce una vita apparentemente normale: vive con i suoi genitori, va a scuola e si diverte con Jake, il suo più caro amico. Sente che in lei c'è qualcosa di diverso dai suoi compagni ma non riesce a capire cosa finché un giorno finisce per far...