Un urlo sovrumano esce dalla bocca di Mia. La guardo con gli occhi spalancati.
Geremia la lascia andare cadendo all'indietro, travolto dall'ondata troppo forte delle sue scosse. Il suo corpo, ora, sembra essere intoccabile. Riesco a vedere le scintille blu danzare sulla superficie del suo corpo.
Nessuno tra gli uomini esegue l'ordine di Geremia. Mi tengono ancora fermo per terra ma nessuno si muove.
<<Jake!>> urla Mia, adesso in ginocchio, piangendo e allungando la mano verso di me.
Un rumore fortissimo mi fa sussultare. Lampi e tuoni squarciano il cielo, diventato ancora più nero di prima.
Guardo Mia che sembra in uno stato di trans nonostante abbia gli occhi aperti e guardi verso di me. I suoi lineamenti sono deformati dal dolore. Non sembra la ragazza sicura di sé che ho visto fino a questo momento. I suoi profondi occhi neri sono spalancati e pieni di lacrime.
<<Mia.>> cerco di chiamarla ma lei non sembra sentirmi.
<<Jake!>> urla di nuovo. Questa voce non sembra neanche la sua. Sento i brividi attraversarmi il corpo e non è a causa del freddo.
Adesso anche la terra inizia a tremare. La rabbia e il dolore della ragazza sembrano essere insopportabili anche per la terra. Mi chiedo se questo sia possibile. Cosa succederà? Tutto questo non promette niente di buono.
<<Mia!>> grido spaventato da ciò che sta succedendo. <<Mia, basta!>>
Mia continua a guardami ma sembra non vedermi. Cosa le succede? Devo cercare di farla ritornare in sé. Mi divincolo ancora ma gli uomini mi tengono ben saldo per terra.
<<Lasciatelo andare immediatamente.>> sento dire da una voce profonda che supera il frastuono dei tuoni.
Un uomo è apparso vicino a noi ed osserva la scena con i lineamenti contratti. È vestito esattamente come Geremia ma c'è qualcosa di diverso in lui.
Gli uomini che mi tengono fermo eseguono gli ordini e mi lasciano immediatamente andare ed io mi avvicino velocemente a Mia. Mi inginocchio davanti a lei e poggio le mani sulle sue spalle. La scuoto con forza cercando di farla tornare in sé. Una forte scarica mi attraversa il corpo e allontano subito le mani che sembrano aver preso fuoco. Le guardo e le scuoto; bruciano maledettamente. Non posso toccarla ancora o ci rimarrò secco.
<<Mia! Mia, sono qui. Sto bene, è tutto ok.>> le dico parlando ad alta voce, cercando di superare il rumore dei tuoni che squarciano il cielo su di noi.
Mia non mi sente e continua a sussurrare quel nome come un mantra. Un vento forte inizia a soffiare intorno a noi.
La scuoto di nuovo questa volta, però, urlando per il dolore. Le scariche sembrano entrarmi nel corpo e bruciarmi gli organi.
Vedo una scintilla passare negli occhi di Mia. Sbatte più volte le palpebre e spero significhi che è tornata in sé. La natura intorno a noi si calma all'improvviso. Il suo corpo non emette più scariche elettriche. Mantengo le mani sulle sue spalle e la osservo, preoccupato. Respiro affannosamente. Tutto il corpo mi fa male e sono sudato nonostante senta freddo.
Mia alza la mano e la porta sul mio viso, accarezzandolo delicatamente. <<Jake...>> sussurra.
La guardo ma non le rispondo. Evidentemente non è tornata completamente in sé ma almeno intorno a noi non sembra stia per arrivare la fine del mondo.
<<Jake, stai bene... sei qui con me.>> sussurra ancora Mia per poi sorridere. E' il primo sorriso che vedo sul suo volto, un sorriso stanco, pieno di amarezza, ma pur sempre un sorriso.
STAI LEGGENDO
Revenge
FantasyMia conduce una vita apparentemente normale: vive con i suoi genitori, va a scuola e si diverte con Jake, il suo più caro amico. Sente che in lei c'è qualcosa di diverso dai suoi compagni ma non riesce a capire cosa finché un giorno finisce per far...