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Jordan

«Pronti?» esclama Travis mentre accorcia le maniche della camicia. Scendo dall'auto, appoggio il piede sul cemento ed una scarica di adrenalina logora la spina dorsale. Percorro le scale della tenuta lentamente. I presenti si voltano a guardarmi, le donne bramano il mio tocco e gli uomini metà del mio denaro. Il rispetto deriva dal potere, potere è sinonimo di soldi. Lascio dietro di me una scia di profumo maschile, la flagranza è la stessa di sempre. Mio padre sarebbe fiero di me e della vendetta che sto per compiere, sarà tutto perfetto dopo la morte di ciascuno di loro. Attraverso il portico per entrare nella grande sala, centinaia di persone in abiti eleganti cedono alle conversazioni dei gangster. Tutto hanno in comune questi due ranghi sociali: la benevolenza, la compassione per il povero e l'oltraggio per gli onesti. Sono pezzi di puzzle incastrati per onorare le volontà del vecchio. I colori del tramonto filtrano dalle grandi vetrate, il giorno lascia spazio alla notte e mi chiedo se anche Jamie, in momenti come questo, abbia provato l'impulso di fuggire.

Osservo il riflesso del viso tumefatto allo specchio, delicatamente la donna cerca di stoppare il sangue che sgorga dal labbro. Macchie di un rosso scarlatto segnano i polsini della camicia, la rabbia funesta preme ancora nel petto.
Come ha potuto un semplice dipendente alzare lo sguardo sulla mia accompagnatrice?
Come ho potuto permettere tale mancanza?
Sussulto a contatto con il cotone bianco.
''Stai fermo'' sussurra. La lingua percorre il labbro superiore e si blocca lì, su quel rosa tenue della bocca. Venice è perfetta, mai avrei immaginato di avere una tale Dea al mio fianco. È ancora una ragazzina ma conosce bene il mio mondo e ciò che di disonesto faccio. Ci siamo incontrati una sera di Aprile e nonostante sia primavera in altri parti del mondo, a TysonVille, pioveva. Lei infreddolita attendeva l'autobus sul margine della strada, io attendevo che la notte mi risucchiasse nelle sue braccia e non mi lasciasse andare. Altair, la dodicesima stella più luminosa della costellazione, brillava come non aveva mai fatto. Fu lei a sceglierci. Non c'erano luci in quella strada ed il campo confinava con essa, non avevo mai portato nessuno fin lì. Mai nessuna ragazza ci era arrivata da sola, ma era lì.
Aspettava silenziosa, l'arrivo del mezzo che l'avrebbe scortata fino a casa. E sono stato io, quella notte, ad accompagnarla.
''Cosa ti è saltato in mente? Non mi ha nemmeno sfiorata'' dice.
Non urla mai, il tono di voce è sempre piatto ed atono. Vorrei che un giorno nostro figlio avesse il suo stesso autocontrollo, io sono l'opposto. È questo il motivo per cui insieme stiamo così bene.
''Sono geloso Ven. Ho visto come Colten ti ha guardata, anche Gareth l'ha notato'' dico amareggiato. 
''El Diablo ha anche riso di me, sai cosa vuol dire? Suo padre e mio padre sono soci in affari, mi sono mostrato debole davanti a tutti!'' alle mie parole i suoi occhi azzurri si riempiono di lacrime, le pareti del bagno diventano sottili e la paura che qualcuno possa sentire ciò che dico s'insinua in me.
''L'amore non rende deboli, rende umani Jamie'' abbranca le mie mani e le porta sul petto. Il cuore pompa velocemente, un battito alla volta. La collera sembra scemare, ai miei occhi non c'è nessun altro.
''Jamie ti aspettano tutti nella gr..oh! Scusate!'' il viso imbarazzato del mio migliore amico fa capolino dalla porta, il completo che il padre di Venice gli ha donato calza perfettamente le gambe toniche. È colpa del pugilato e della palestra, direbbe per giustificarsi.
''Gareth perchè ci sei sempre fra i piedi? Jamie è il mio futuro marito, non il tuo!'' esclama la ragazza, asciugandosi le lacrime.
''Lo so, lo so'' sbuffa il moro, ridacchiando. L'enorme sala è la stessa degli anni precedenti, stesse decorazioni, stessi addobbi. Oggi Felipe Fernandez, futuro giudice e figlio di Juan Fernandez, compie vent'anni. Il mio regalo è stato avermi come socio in affari, sono stato costretto da mio padre a cedere una parte del mio territorio. Una parte del Confine e dei miei uomini sono suoi adesso. 
''El Salvadores è un onore averti qui con noi questa sera, dopo quello che è successo non vorrei che tu andassi via!'' ghigna, enfatizzando sulla rissa di pochi minuti fa.
''Tranquillo, resterò fino alla fine'' pronuncio. Vorrei solo andare via.

The Boxer's Clan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora