Non voglio scrivere i soliti ringraziamenti strappalacrime. Vorrei, invece, raccontare come è nata. Il 2020 fu l'anno più brutto della mia vita, riemergevo da una ''relazione'' a distanza e da un'alimentazione che, come pasto principale, conteneva pillole perdi peso. Più vedevo il mio corpo cambiare e più avevo la sensazione di essere sana e binaria. Altea è stata la valvola di sfogo, la terapia. Non avevo mai raccontato a nessuno di quel periodo, più pasticche assumevo e più ne volevo. Una droga, ecco cos'era. Con il perdere kili, sono arrivati i primi complimenti. Mi dicevano: ''Stai bene così! A stento ti ho riconosciuta!'' ed era vero. Cominciavo a non riconoscermi neppure io, più dimagrivo e più le persone volevano essere mie amiche. Allontanai gli affetti più cari, gli amici di sempre. Quelli nuovi mi regalavano attenzioni che non avevo mai ricevuto, cominciai a fumare e bere. Proprio come spiego in alcuni capitoli, mi sentivo bene solo ed esclusivamente fuori da casa, ma appena ci rimettevo piede facevo i conti con me stessa. Quella non ero io, gli occhi non sorridevano e le fossette sulle guance spuntavano raramente. E ci fu l'ascesa. Caddi dal dirupo, di faccia e di testa. Cominciai a declinare tutti gli inviti, a mangiare sempre meno, a contare le calorie, a digiunare per giorni. La mia famiglia lo chiamava: perdere gli anni più belli. Io la chiamavo: ansia sociale. Il contatto umano divenne stomachevole, il concetto di trovarmi fra persone che non conoscevo mi nauseava. Ho trascorso così quattro mesi: ottobre, novembre, dicembre e gennaio. L'inizio del 2021 fu una boccata d'aria fresca, dopo mesi di notti insonne e paure incomprese. Comincia ad uscire con persone che non sentivo da anni, a viaggiare, a sorridere. Gettai le pastiglie prima di partire per Düsseldorf, decisi di smettere per me. Nessuno si era accorto di ciò che avevo attraversato e, finché non lo chiedi esplicitamente, nessuno si accorgerà di quello che stai passando... A differenza di Altea, non ho mai parlato con una psicologa, nessuno mi ha aiutata. Mi sono rialzata per chi continuava a ripetermi di farcela, di non cedere ai pensieri negativi. Ho ritrovato la mia Altair alcuni mesi dopo, sono tornata dove sentivo me, dove non ero giudicata per ciò che mangiavo, dove la mia passione non era definita strana, dove i miei sogni potevano divenire realtà. Il mio Jordan, stava seguendo esattamente la stessa direzione, ci siamo rincontrati un po' per caso ed è stato il caso più bello. Alcune persone sono giuste, ma si incrociano in momenti e tempi sbagliati. Bisogna avere pazienza e non cedere agli ostacoli, parola mia. Se Altea è stata il passato, Jordan è il futuro. Il coraggio di realizzare le proprie ambizioni e di raggiungere gli obbiettivi prefissati. Desiderio, rispetto, lealtà e fiducia. Due facce della stessa medaglia. Mi è stato chiesto il perché del finale, in realtà è semplice. Ho detto addio ad una parte di me che spero di non rivedere mai più, non voglio più svegliarmi ed avere a che fare con i demoni. Voglio lanciare un messaggio preciso: non cedete ai vostri pensieri. Lo so, non è facile. Parlatene, parlatene con chiunque. Uno sconosciuto saprà darvi consigli migliori, io sono qui per qualsiasi cosa. Non siate spaventati dal futuro, troverete qualcuno che non ne avrà, e potrete superarlo insieme. È arrivato il momento dei ringraziamenti, quelli veri però. Prima di tutti voglio ringraziare mia mamma, mi hai aiutato in questo lungo percorso, creato personaggi e ambienti. A te, che nonostante non comprenda questo mondo, ci sei sempre. A te, S. per aver distrutto tutti i muri che avevo costruito, il mio primo fan, il mio compagno di vita, la luce infondo al tunnel. A te, I. per aver compreso tutti i silenzi, per aver letto fra le righe quando stavo male, per aver distinto finzione e realtà. A te, A. che hai pianto lacrime ad ogni pezzetto, per aver detto ciao ad Altea prima di me. Alle ragazze che mi hanno sostenuto, supportato e sopportato. Senza, non ce l'avrei fatta. Ed infine a voi, lettrici silenziose. Non soffermatevi sulle apparenze e sugli aspetti esteriori. Guardate oltre il Confine, superate il Grande Ponte e troverete il Rifugio adatto a voi.
Vi voglio bene.Fatima.🥊
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The Boxer's Clan.
ChickLit🔞 Questa storia contiene: violenza, linguaggio scurrile e uso di stupefacenti. E se dalle scelte derivassero i problemi e le conseguenze di un'intera comunità? E se gli accordi con i soci saltassero da un momento all'altro? Tyson Ville non ha mai g...