Altea Mavis aveva sempre ammirato suo padre sin da bambina, vantava il suo cognome come una medaglia d'oro da portare al petto. Tutte le mattine si nascondeva dietro le gambe della madre per fissare con aria furbetta il capo della famiglia: si abbottonava la camicia, si stirava la giacca con dei gesti veloci delle mani e scappava via lasciando la scia del suo profumo. Aveva sempre un'aria stanca, ma i suoi occhi brillavano d'orgoglio ogni volta che si parlava di processi e di giustizia. Altea era solo una bambina ma sapeva benissimo che avrebbe voluto un giorno rendere fiero suo padre, avrebbe avuto anche lei un piccolo spazio in cui parlare delle continue ingiustizie del mondo.
Jordan Jones era un bambino tranquillo. Non parlava mai, gli piaceva restare in silenzio per guardare i gesti dei suoi coetanei, per riuscire a scovare i loro punti deboli. Da subito suo fratello, quello più grande dei tre, gli aveva insegnato che trovare qualcosa o qualcuno che fosse la vulnerabilità di qualcun altro avrebbe creato un vantaggio verso sé. Era un bambino normale anche se spesso si guardava allo specchio e non capiva perché Travis, il suo compagno delle mille avventure, fosse così diverso da lui. Il colore della pelle era solo uno dei tanti motivi, ma Jordan sapeva benissimo di essere speciale e di avere un dono dentro di sé. Tutti i pomeriggi si intrufolava nella palestra per ammirare i pugili del quartiere: i suoi occhi luccicavano alla vista dei guantoni rossi da combattimento. Era solo un bambino, ma sapeva benissimo che un giorno sarebbe salito sul ring e avrebbe scalato le classifiche di tutto il mondo.
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The Boxer's Clan.
ChickLit🔞 Questa storia contiene: violenza, linguaggio scurrile e uso di stupefacenti. E se dalle scelte derivassero i problemi e le conseguenze di un'intera comunità? E se gli accordi con i soci saltassero da un momento all'altro? Tyson Ville non ha mai g...