Introduzione

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"È passato esattamente un anno dalla rapina alla Zecca di Stato.
Quella che è considerata la più grande rapina della storia, rimane un caso irrisolto.
Non si sa, infatti, dove siano finiti i sequestratori, scappati con una refurtiva di oltre mille milioni di euro..."
È iniziato così l'ennesimo servizio al telegiornale. Raquel li aveva sentiti praticamente tutti, o quasi.

Era sul letto e, improvvisamente, le vennero in mente le cartoline che Sergio le aveva regalato, e che custodiva gelosamente in un libro, l'unico ricordo che aveva dell'uomo di cui si era innamorata perdutamente in meno di una settimana, che era riuscito a far cadere tutte le sue barriere e aveva sconfitto tutte le sue paure. Dopo essere stata lasciata libera dalla polizia, era tornata all'Hanoi a riprenderle. Era arrivata un attimo prima che Antonio, il titolare, le buttasse pensando che fossero semplici cartoline lasciate lì. Ma per lei erano molto di più. 

Tornò in camera, si sedette sul letto, spense la TV e le guardò. Le vennero alla mente le parole che le disse quella mattina, a letto, l'uomo che lei conosceva come Salva "Andiamo via. Andiamo in un paese dei Caraibi.". Per lei era un'idea folle, lasciare tutto da un momento all'altro, ma era troppo innamorata per pensare a mente fredda e non si immaginava di fare altro.

Girò la cartolina di Palawan, quella che aveva pescato lui, alla caffetteria, per scegliere insieme la destinazione, e notò che sul retro, nell'angolo in basso a sinistra, c'era una riga con scritto '0" N'. Un attimo di smarrimento. Girò le altre 3 cartoline, e vide che agli angoli delle altre cartoline c'era la stessa riga con dei numeri. Le unì. Erano delle coordinate. Prese il cellulare, aprì l'applicazione delle mappe e inserì quello che aveva trovato. 10° 0 N, 118°50 0 E - Filippine.

Come sempre, il Professore aveva calcolato tutto nei minimi dettagli. Prima di uscire dall'hangar non le aveva voluto dire dove sarebbe andato, sapeva perfettamente che l'avrebbero ricattata con la minaccia di toglierle la custodia di Paula, la cosa più preziosa che aveva, se non avesse dato le indicazioni per catturare il cervello di tutta l'operazione però, conoscendo la donna intelligente che era, le aveva lasciato gli strumenti per farsi trovare.

Si organizzò nel più breve tempo possibile e, con la scusa di voler staccare un po' la spina e partire da sola, lasciò Paula con la nonna, prese il primo volo disponibile e andò dove era sicura di trovarlo.

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