Raquel era entrata ufficialmente nel settimo mese di gravidanza e Marta sarebbe stata con loro ancora per qualche giorno.
Sergio si svegliò e guardò l'ora: le 06.30. Ancora decisamente troppo presto per alzarsi. Guardò Raquel e rimase incantato a guardarla dormire. Una mezz'ora dopo si svegliò anche lei, sorrise vedendolo "Buongiorno..." "Buongiorno." le sorrise e si diedero un bacio "Dormito bene?" "Sì... abbastanza, a parte qualche calcio." gli accarezzò la guancia, lo vide pensieroso "A che pensi?" "Nulla in particolare." "Sergio... - lui la guardò - che c'è?" "Nulla... pensavo a quanto mancasse a che l'avremo qui con noi." le accarezzò la pancia, lei sorrise "Sì, e questo è molto bello, però c'è dell'altro, no?" gli accarezzò la guancia "Niente, Raquel sono preoccupato... tutto qui." "Andrà tutto bene. Siamo insieme, no? Mi hai promesso di non lasciarmi sola. - annuì sorridendo - Vedrai che saranno solo cose belle. - si toccò la pancia sentendo un calcio, Sergio sorrise accarezzandogliela - lo dice anche lui o lei che andrà tutto bene." risero "Lo sai come sono..." Raquel sorrise annuendo e gli diede un bacio. "Ci alziamo?" "Che ore sono?" "Le 07.20." lei si stirò la pelle "Cominciamo la giornata... tanto tra poco si alzano tutti. Volenti o nolenti..." sorrise.
Si alzarono, si vestirono e andarono in cucina. Trovarono già Marta seduta con il caffè in mano. Si salutarono, Sergio guardò la compagna "Tè?" "Sì, grazie. - si andò a sedere e guardò la sorella - Hai già cominciato le valigie?" "Sì, qualcosina sì." sorrisero. Raquel si mise una mano sulla pancia facendo una smorfia di dolore "Raqui, che c'è?" il compagno si voltò di scatto "No, nulla, è un calcio. Tutto bene, tranquilli." "Sbaglio o anche Paula scalciava?" "Uh... e non sai quanto." "Da qualcuno ha preso..." risero, continuò ad accarezzarsi la pancia. Arrivò Marivi dando il buongiorno a tutti. Come tutte le mattine, vedendo Marta, le chiese dove avrebbe portato Paula e perché era arrivata così presto. Le rispose come al solito e Raquel cercò di cambiare discorso, Marivi la guardò "Tesoro, dimmi una cosa." "Dimmi mamma. - Sergio portò il tè alla compagna e il caffè alla suocera - Grazie." "Grazie. Mi ricordi di quanti mesi sei?" "Sono entrata oggi nel settimo mese." arrivò Rafael, lo salutarono e poi Marta guardò la sorella "Sai che non mi ricordavo e ti credevo più avanti?" "Mi stai dando della grassa?" "Un po'... - risero - Scherzi a parte, non eri così grossa quando eri incinta di Paula." "Normale, al secondo si vede prima la pancia e cresce di più rispetto al primo." Rafael si andò a sedere al tavolo con il caffè che gli aveva preparato lo zio, Marta continuò "Io dovrei andare al Centro Commerciale, come ci posso arrivare?" Rafael intervenne "Se vuoi... ti posso accompagnare." Sergio proseguì "Sì, è l'unico modo qui, mezzi pubblici non ce ne sono." "Marta, non siamo in Spagna eh." risero "Sì, scusate - guardò Rafael - Davvero non ti dispiace?" "No." "Sicuro?" "Sì." "Grazie." Sergio intervenne "Prendi pure la macchina nuova." "Se non ti dispiace prendo la tua, sono più sicuro." "Zero problemi." sorrisero. Arrivò Clea, la salutarono. Raquel sentì un'altra fitta, Sergio la guardò "Raquel... che succede?" "Nulla, tranquillo. Oggi ha deciso di voler fare Karate. Se non vi dispiace, mi vado a sdraiare. Provo a vedere se si tranquillizza." gli altri non ebbero nulla in contrario, il compagno la guardò "Vuoi che venga con te?" "No, tranquillo, sto bene." sorrise e andò in camera. Sergio seguì con lo sguardo Raquel come per assicurarsi che arrivasse in camera, Marta riprese a parlare "Quanto ci si impiega ad arrivare?" fu Rafael a risponderle "Circa un'oretta. Quando vuoi andare, andiamo." "Facciamo tra un'ora?" "D'accordo." "Mi vado a preparare." "Va bene." sorrisero, Marivi andò in giardino con Clea. Rafael si fermò con Sergio, quando Marta andò in camera guardò lo zio "Sergio... ma... un'ora per prepararsi per andare al centro commerciale?" sorrise "Beh... sì. Non sono semplici come noi." "Ma perché?" "Non ne ho idea... devo ancora capirle."
Videro arrivare Paula "Paulita, buongiorno." "Buongiorno." "Colazione?" "Sì. Dov'è mamma?" "In camera a riposare." "Posso andare?" "Prova a bussare, se ti risponde entra." Rafael, dopo aver scambiato due parole con lo zio mentre lui stava preparando la colazione per la piccola, andò a cambiarsi. Paula andò da Raquel e bussò. La mamma guardò la porta "Sì?" la figlia aprì leggermente "Posso?" "Certo, vieni amore." entrò, chiuse la porta e si andò a sedere sul letto incrociando le gambe mentre la mamma si stava accarezzando la pancia "Stai male?" "No, solo un po' di calci in più del solito. - sorrise - E tu? Fatto colazione?" "No, mi sono appena alzata e non ti ho trovata." "Amore, non scappo." sorrise "Ma mi hai detto che quando nascerà andrai via qualche giorno." "Sì, devo andare in ospedale ma c'è ancora un po' di tempo. Non preoccuparti. A proposito, quando succederà, potresti vedermi star male ma anche lì non ti devi preoccupare, è normale. D'accordo?" "Va bene. Posso stare un po' qui con te?" "Vieni." Raquel allungò il braccio e Paula si andò ad accoccolare alla mamma "Zia?" "Zia tra poco va al Centro Commerciale con Rafael." "Posso andare?" "Non vengono Naima e Felipe?" "Sì..." "Stai con loro, ci vai un altro giorno. La zia starà con noi ancora qualche giorno, vi potete organizzare e ci andate domani." "Okay." sorrisero. Arrivò in camera Sergio "Vi siete rintanate qui?" "Ci stavamo coccolando e parlando, chiacchiere tra ragazze." "Ah beh, allora vado di là." intervenne Paula "No, resta." lui entrò e chiuse la porta, si sedette sul letto "Allora?" "Ti sdrai con noi?" Sergio si tolse gli occhiali mettendoli sul comodino e si sdraiò "Amore, a che ora arrivano Naima e Felipe?" "Alle 10." Raquel guardò l'ora "Sono le 9.30, non ti conviene andare a vestirti e a fare colazione?" "Va bene." Prima di andar via, diede un bacio sulla pancia di Raquel, lasciando la mamma senza parole, poi si alzò e andò a vestirsi. Poco prima che uscisse Sergio la fermò "Paula, c'è il succo e la merendina sul tavolo." "Va bene." uscì e chiuse la porta. La coppia si guardò "Che c'è Raquel?" "Non l'aveva mai fatto." "Che cosa?" "Non mi ha mai baciato la pancia." sorrisero "C'è sempre la sua sorellina o il suo fratellino." lei annuì "Hai ragione." sorrisero "Resti qui?" "Sì, ti dispiace?" "Tranquilla, se hai bisogno chiamami." si diedero un bacio e Sergio uscì lasciando riposare la compagna.
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Estoy contigo
ФанфикLiberamente ispirata alla serie TV Netflix "La Casa de Papel". Ho provato ad immaginare quello che non è stato raccontato, nelle stagioni andate in onda, a Raquel e Sergio: - l'arrivo di Raquel a Palawan dopo un anno - la vita dopo la rapina a...