¿Podemos? Podemos

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Due giorni più tardi

Raquel si svegliò, guardò Sergio dormire accanto a lui e subito dopo sentì, dal walkie-talkie, Andrés piangere. Per fortuna la sera prima aveva messo l'apparecchio dalla sua parte, lo spense, si alzò e andò dal piccolo. Quando il bambino la vide fece un sorrisone alla mamma "Ma buongiorno... - sorrise - anche stamattina ci siamo svegliati presto." lo prese e, dopo qualche coccola, lo cambiò. Uscì con lui, si sedette sull'amaca sul patio e lo allattò. Le piaceva allattare sentendo il rumore del mare, la rilassava. Andrés le mise una manina sul seno e lei gli accarezzò il viso sorridendogli.

Dopo una decina di minuti arrivò Sergio "Ero sicuro di trovarvi qui..." Raquel si girò e gli sorrise "È il nostro posto la mattina... - guardò Andrés - rilassa tutti e due, vero?" Il piccolo continuò a mangiare e lei guardò il compagno "Ti abbiamo svegliato?" "No, no. Mi sono svegliato, ho allungato la mano e ho capito che non c'eri così sono uscito." sorrise "Ti avvicini che io non posso?" lui si avvicinò "Dimmi." lei gli diede un bacio "Buongiorno." sorrise "Anche a te." le ricambiò il sorriso "Ti siedi qui con noi?" "Sì, per un po' e poi mi vado a mettere la camicia. Tra poco arriverà Clea." "Guarda che... secondo me, si rifarebbe gli occhi." trattenne una risata "In che senso?" "Nel senso che l'uomo con cui si frequenta, non è figo come il mio compagno." sorrise "Esagerata." sorrise arrossendo, lei guardò Andrés "Sai che il tuo papà è il più figo di tutta l'isola ed è diventato tutto rosso?" rise "Non sono arrossito." "Oh sì che lo sei... - rise - Sai quando l'altra sera ti dicevo che mi sento una privilegiata?" "Ieri mattina - si aggiustò gli occhiali - la mezzanotte era già passata. - lei lo guardò - Scusa... dicevi?" "Mi sento una privilegiata anche per questo. Di tutta la banda sei il più bello." "Beh... da quello che mi è parso di capire - si aggiustò gli occhiali - anche Denver e Rio sono molto apprezzati." "Sì... ma Rio, potrebbe essere mio figlio... e anche Denver è troppo giovane. E delle donne?" "Che cosa?" "Chi è la più apprezzata?" "Non ne ho idea..." "Dai, Sergio." "No, davvero, non lo so. Per me la più sexy del mondo sei tu..." "Devo dirti che è stato bello sentirselo dire per radio davanti a tutta la banda..." "Perché davanti a tutta la banda?" "Eh, perché in quel momento eri collegato con tutti, nessuno escluso." "Stai scherzando..." "No, amore." Sergio si mise una mano sulla faccia "Che figura di merda..." "Perché? Hai solo fatto un complimento alla tua compagna, nulla di che... e gli altri erano troppo presi da altro, non so se qualcuno abbia capito o si ricordi." "Ma... quando mi hai risposto... eri da sola?" "Mh... non ricordo adesso. Mi pare che ci fosse Stoccolma con me." "Quindi... ha sentito la risposta." "Eh, amore... direi di sì. - lui si mise di nuovo la mano sulla faccia - Guarda che in una coppia, giocare, è la normalità." "Senza farlo sapere al mondo, magari..." "Era un momento di tensione... ci è scappata... e comunque, ti ripeto come ti dissi quando ci sentirono quel pomeriggio al Monastero, tutti adulti, maggiorenni e vaccinati. Non si scandalizza nessuno. - sorrise, spostò lo sguardò su Andrés - vero che sono tutti grandi? - lui la guardò mangiando - Mi prosciughi amore stamattina." sorrise "Vado a mettermi la camicia e cambiarmi i pantaloni." "Va bene." sorrise, lui andò in camera, lei lo guardò, poi portò lo sguardo di nuovo sul figlio che si staccò. Raquel si coprì e si sedette sulle gambe Andrés che cominciò a balbettare "Siamo di discorsoni stamattina?" sorrise, il piccolo rise. Il papà tornò, il bimbo lo indicò a riprese a balbettare "Stamani siamo di chiacchiere." risero, Andrés guardandoli si mise a ridere. Restarono con lui, verso le 9 arrivò Clea e alle 9.30 si alzarono Paula e Marivi. Paula si mise a giocare con il papà e il fratello, Raquel ricevette una telefonata e andò a rispondere. Il piccolo sbadigliò "Non è ora di andare a letto." "Paulita, lui è sveglio dalle 7, è normale che dorma un'oretta adesso." sorrise, la mamma tornò "Tra una mezz'ora vengono Stoccolma, Denver con Cincinnati." Sergio sorrise "Bene." "Naima a che ora arriva?" "Ha detto Clea verso le 10.30, amore. Hai fatto colazione?" "No." "Dai allora..." sorrise, Sergio prese in braccio Andrés "Vado a fare la colazione a Paula, prendi lui? Ha già sbadigliato due o tre volte quindi penso che sia cotto a puntino." sorrise, la mamma lo prese "Amore mio, andiamo a fare le nanne? Sì... - sorrise, guardò il compagno - Vai pure da Paula che io sto con lui." Sergio andò in cucina da Paula e lei portò Andrés a letto. Il papà le fece la colazione "Che vuole stamattina, signorina?" "Latte con i biscotti, per favore." "In arrivo." le diede tutto "Grazie." sorrisero, Raquel arrivò in cucina, il compagno la guardò "Dorme?" "Crollato..." sorrise.

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