Sergio e Marsiglia arrivarono come previsto alle 3 vicino a Palawan e alle 3.30 erano a casa. Entrarono e si diedero la buonanotte. Sergio entrò in camera facendo più piano possibile, Raquel, ovviamente, dormiva già, convinta che arrivasse in giornata. Si cambiò, si tolse gli occhiali e si sdraiò. Lei si svegliò di soprassalto sentendo muovere il letto, lo guardò "Sergio, mi hai fatto prendere un colpo..." si sdraiò di nuovo, prese fiato "Scusa, non volevo svegliarti..." sorrise guardandolo "Ma che ore sono?" "Le 3.40, è notte. Dormi..." "Ma non dovevate tornare..." Sergio la fermò "Sì, ma abbiamo trovato un ragazzo che stava andando a Narra e ci ha dato un passaggio." Raquel andò ad accoccolarsi al compagno, le diede un bacio sulla fronte, lei si allungò, gli diede un bacio lungo, gli accarezzò il petto, Sergio la guardò "Come state?" le accarezzò il ventre "Bene... adesso anche meglio." sorrise, gli strofinò il naso e poi gli diede un bacio accarezzandogli la barba "Dormiamo che sarai stanco?" "Sì, direi che sono un po' cotto... - sorrise - Posso chiederti una cosa?" "Certo." "Ti giri?" "Perché?" "Non preoccuparti..." Raquel si girò dandogli le spalle, Sergio la abbracciò da dietro, le mise una mano sulla pancia, gliela accarezzò "Meglio." Lei sorrise mettendo la mano sopra la sua, girò il viso e si diedero un bacio "Buonanotte Professore." "Buonanotte Ispettrice."
Verso le 7 Sergio si svegliò, rimase a letto, si mise a pensare. Raquel si svegliò, lo guardò e si girò verso di lui, si guardarono. "Buongiorno..." "Buongiorno." gli diede un bacio accarezzandogli il viso, si mise sulla spalla accarezzandogli il petto, le accarezzò la schiena "Come state stamattina?" "Lui o lei credo bene... io con la solita nausea mattutina... però bene..." sorrise "Oggi fissiamo la visita però..." "Va bene, Professore..." lui sorrise e la baciò. Gli accarezzò la barba continuando, le tolse la maglia, si staccarono giusto il tempo di toglierla e le andò sopra "Te la senti?" "Possiamo fare stasera? Ho un po' di nausea." "Certo... - le accarezzò il viso - Quando vuoi alzarti dimmelo." "Starei qui con te tutto il giorno... - sorrise, ripresero a baciarsi gli accarezzò il petto - Andiamo in barca stasera?" "Con qua tutta la banda?" "Sono tutti maggiorenni e autonomi... e noi... ci prendiamo un po' di tempo per noi... è tanto che non ce lo concediamo..." Sergio le accarezzò il viso "Va bene." sorrise, Raquel gli baciò il collo, le accarezzò i fianchi. Sentirono le voci di Manila e Stoccolma, lui la guardò "Mi sa che si siano messi in moto." "E... direi che non ci interessa..." risero, gli accarezzò la barba, lui le accarezzò il seno più delicatamente possibile, si strofinarono i nasi, gli diede un bacio, lui la riprese con un bacio lungo, lento, toccò la sua lingua per poi intrecciarle e giocare. Continuarono per un'oretta continuando ad accarezzarsi. Raquel lo guardò accarezzandogli il viso "Cominciamo la giornata?" "Mi sa che dobbiamo..." - fecero un mezzo sorriso, si diedero un altro bacio, si alzarono e si vestirono. Passarono un attimo dal bagno e andarono in cucina, diedero il buongiorno a tutti. Facendo colazione Denver li guardò "Allora? A quando le nozze?" Raquel e Sergio si guardarono, rispose Sergio "Credo che le nozze, verranno rimandate..." lo guardarono tutti increduli, Palermo li guardò con un piccolo sorriso "Come rimandate?" "Ma perché?" Raquel li guardò "Eh... sì... è successa una cosa e il matrimonio è rimandato..." "Ma cos'è successo?" la coppia si guardò e poi guardarono la banda, fu Raquel a parlare "Aspettiamo un bambino." "Ma dai!" "E ce lo dite così?!" risero, Stoccolma e Raquel si abbracciarono, Palermo andò ad abbracciare Sergio "Come ho già detto a Lisbona, sono contento per voi..." "Grazie." sorrise, Rio lo guardò "Ma tu lo sapevi?" "Sì, ieri Lisbona non si è sentita bene ed ero con lei." "Ho avuto solo forte nausea e un giramento di testa... però voleva chiamare aiuto e - guardò Sergio e poi la banda - volevamo dirvelo insieme ma per calmarlo gliel'ho dovuto dire - guardò Palermo - ragion per cui, se mi vedete star male, non preoccupatevi non è niente. È normale, cioè, non è normale ma è normale." risero. "Caffè?" "Sì, grazie." "A me decaffeinato... grazie!"
Arrivò Paula "Ciao..." la salutarono "Amore, che ci fai sveglia?" "Ho sentito del rumore." Sergio, si avvicinò "Paulita..." la bambina gli saltò in braccio felice di vederlo "Piano amore..." Sergio la strinse "Che c'è?" "Mi sei mancato." sorrise, le diede un bacio sulla tempia. La banda li guardò meravigliati del comportamento del Professore, Raquel sorrise e lui coccolò Paula fregandosene altamente se tutti li stavano guardando "Visto che sono tornato?" "Sì." le accarezzò la schiena. "Fai colazione?" "Abbiamo tutto il giorno per stare insieme." "Va bene." sorrise, la mise giù, Raquel le preparò la colazione. Stoccolma guardò Raquel "Lisbona, c'è qualche posto qui intorno per un po' di shopping?" Denver la guardò "Madre mia." risero tutti "Era solo una domanda..." Raquel le rispose "Qui a Palawan, no. Sono a Puerto Princesa." "Distano molto?" "Un'ora e 45, in macchina. Possiamo andare insieme, se vuoi." sorrise, Stoccolma guardò Manila "Vieni con noi?" "Volentieri." sorrise, Denver guardò il Sergio "Professore, siamo fregati." Raquel lo guardò "Non sei obbligato a venire eh... andiamo da sole... Shopping tra ragazze." sorrise, accarezzò i capelli di Paula "I soldi della ra-" il Professore gli diede una gomitata essendoci Paula "I soldi in banca, spariscono oggi." "Quante storie, mamma mia..." "Ma come ci andate?" "In macchina." "Da sole?" "Denver... siamo nel XXI secolo, te ne sei accorto? Sì?" "Che c'entra, Lisbona?" "C'entra che ce la facciamo benissimo da sole..." Sergio intervenne "Stai tranquillo che sono autonome." Paula guardò Raquel "Posso venire?" "Amore, tu devi fare lezione e poi non vengono Naima e Felipe?" "Sì..." "Ci andiamo un altro giorno tutti e tre, va bene?" "Va bene." sorrise felice, la mamma le diede un bacio "Quando andiamo noi di solito stiamo fuori a pranzo. Se volete, altrimenti rientriamo..." "Come volete..." "Con Cincinnati?" "Denver, sempre perché siamo nel XXI secolo, esistono anche i padri." Stoccolma lo guardò senza dire nulla, la guardò "Chiaro, ci penso io." Denver uscì "Scusate." Stoccolma lo raggiunse, Manila guardò Raquel "Io vado a prepararmi." "Va bene. Vado anch'io, ora..." le due donne andarono nelle rispettive camere, Sergio raggiunse Raquel "Sicura che te la senti di guidare?" "Perché non dovrei?" "La nausea e i giramenti di testa come vanno?" "Bene, tranquillo." "Va bene, se hai bisogno chiama..." sorrise, Raquel finito di prepararsi gli andò incontro, gli mise le braccia intorno al collo "Grazie. - sorrisero - Stai tu con Paula?" "Tranquilla, ci penso io..." gli diede un bacio, uscirono dalla stanza, Manila era pronta, aspettarono Stoccolma, Raquel salutò Paula e sua mamma, che rimase con Clea, e partirono.
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Estoy contigo
FanficLiberamente ispirata alla serie TV Netflix "La Casa de Papel". Ho provato ad immaginare quello che non è stato raccontato, nelle stagioni andate in onda, a Raquel e Sergio: - l'arrivo di Raquel a Palawan dopo un anno - la vita dopo la rapina a...