Continuando a parlare andarono a casa, pranzarono tutti insieme e mentre Marivi era a riposare, Rafael stava leggendo e Sergio era con Paula a studiare, Raquel andò con Marta in camera loro. Marta stava per mettersi dalla parte dove di solito stava Sergio "Marta, vai dall'altra per favore... mi metto io lì..." sorrise. Si misero sul letto "Allora?" "Dove eri rimasta?" "Sei arrivata qui." "Ah sì." "L'ho ritrovato, sono rimasta quattro giorni, se non ricordo male, e il giorno prima che partissi mi ha detto che non voleva che me ne andassi. Ne abbiamo parlato mi ha dato un piano per tornare facendo sparire tutte le tracce in modo che non si sapesse che ero qui." "Ma perché e come?" "Sergio, dato quello che era successo alla Zecca un anno prima, aveva un mandato di cattura a livello internazionale addosso, non potevamo permettere che si sapesse che era qui, e il come... nello stesso modo in cui ho saputo dove abiti e che ti sei separata, un server in Pakistan." "In Pakistan?!""Sì... Marta, i dati, di chiunque sia sul pianeta, sono in server informatici. Basta che questi server vengano hackerati e si sa tutto di tutti..." "E tu come li conosci questi hacker?" "Sergio li conosce." "Andiamo avanti..." "Sono tornata a Madrid ne ho parlato con mamma e Paula ed entrambe mi hanno detto di sì. Siamo partite, abbiamo impiegato vari giorni..." "Come vari giorni?" "Non abbiamo viaggiato in aereo... Ci siamo spostate prima in nave, poi in macchina, poi in elicottero..." "Continua..." "Abbiamo vissuto due anni da sogno, in totale felicità. Alcuni momenti in cui ci dovevamo capire perché ci siamo innamorati in più o meno cinque giorni, ero e sono innamoratissima di lui ma ha dei momenti in cui esce prepotentemente la sua parte nerd, come gli dico sempre esce la personalità del Professore, quello con cui negoziavo, e allora devo, passami il termine, recuperarlo. E anche per i suoi incubi."
"Ma sbaglio o ha un tic?" "Che tic?" "Quando si aggiusta gli occhiali..." Raquel sorrise, sapeva perfettamente che Sergio lo faceva quando era nervoso o a disagio ma, conosceva anche molto bene la sorella e sapeva che se le avesse detto la verità l'avrebbe fatto apposta "Non è un tic, è il suo modo di aggiustarsi gli occhiali." sorrise "Incubi, perché?" "All'interno della Zecca, ha perso tre persone. Una di queste tre era suo fratello, il padre di Rafael. Ha sentito mentre le forze speciali lo crivellavo di colpi." "In che senso?" "Si parlavano tramite l'auricolare. Io non c'ero perché o ero da Ángel in ospedale o mi avevano presa o ero già alla tenda." "Li ha ancora?" "Di meno." "Cosa è successo in Banca?" "Lui non è entrato nella Zecca, aveva la sua banda all'interno. Quando sono scappati li ha sparpagliati per il mondo e gli aveva dato delle regole, niente Europa e niente telefoni, neanche satellitari. Tre persone non l'hanno ascoltato, hanno preso dei telefoni satellitari al mercato nero. Sergio li ha mandati via a coppie e Tokyo e Rio si sono separati." "Alt... Tokyo e Rio?" "Sì. Sergio... non voleva che ci fossero relazioni personali tra i componenti della banda, in modo che non ci fossero coinvolgimenti emotivi, quindi hanno preso nomi di città. Ma purtroppo, o per fortuna, ci sono stati: Tokyo e Rio sono stati i primi poi Denver e Stoccolma e... beh, io e lui." sorrise "Stanno ancora insieme?" "Denver e Stoccolma sì. Hanno un bimbo, Cincinnati." "Tu e Sergio sì... Tokyo e Rio, giusto?" "Sì, Tokyo e Rio... - Raquel volle rimandare il discorso per non farlo due volte - se mi fai andare avanti, ci arrivo." "Dai." "Tokyo e Rio erano nei Caraibi. Quando Tokyo se n'è andata, hanno usato i telefoni satellitari pensando non fossero registrati, invece non solo erano registrati ma il libico che glieli ha venduti li aveva anche denunciati. Quando li hanno accesi per sentirsi, l'Europol li ha intercettati. Sono riusciti a catturare Rio e invece Tokyo, grazie ai trasportatori, è riuscita ad arrivare qui." "Trasportatori?" "Sì, sono... cellule dormienti che avremmo potuto attivare noi o il Professore in caso di pericolo e, quindi, per eventuale richiesta di aiuto. All'arrivo di Tokyo abbiamo parlato. Rio era stato catturato da undici giorni, non era stato pubblicato nulla. Lo stavano torturando per avere informazioni su dove fosse il Professore. A quel punto, Sergio ha deciso di riunire la banda, chiamare dei rinforzi e andare a rubare le 90 tonnellate d'oro della Banca di Spagna per negoziare e riuscire così a salvare Rio. Siamo partiti e dopo due mesi più o meno di studio del piano a Firenze..."
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Estoy contigo
FanficLiberamente ispirata alla serie TV Netflix "La Casa de Papel". Ho provato ad immaginare quello che non è stato raccontato, nelle stagioni andate in onda, a Raquel e Sergio: - l'arrivo di Raquel a Palawan dopo un anno - la vita dopo la rapina a...