No te voy a dejar sola

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Maggio - IV mese di gravidanza

La banda era andata via da quasi un mese e sul gruppo WhatsApp tutti i giorni c'era sempre qualcuno che chiedeva aggiornamenti. Raquel si stava preparando per andare alla visita di controllo, Sergio andò in camera, chiuse la porta. "Pronta?" le sorrise, lei annuì, le andò vicino, lo abbracciò, la prese tra le braccia, lo strinse per quanto possibile visto che la pancia cominciava a farsi vedere "Non ti lascerò sola." la compagna rimase tra le sue braccia "Ho bisogno di sentirmelo dire." lo guardò, lui le diede un bacio sulla testa "Non ti lascerò sola. - lo abbracciò, la tenne tra le braccia - Raquel, starei così per tutta la vita ma facciamo tardi." annuì, lo lasciò, le diede un altro bacio sulla fronte. Uscirono dalla camera "Vado a salutare mia madre e Paula." "Ti aspetto in macchina." sorrise. Raquel andò in giardino, andò a salutare la madre e poi andò da Paula "Amore, noi andiamo. Non far arrabbiare, d'accordo?" "Papà?" "Mi sta aspettando in macchina." sorrise "Posso venire a salutarlo?" "Certo, vai." arrivò anche Clea "Sergio e io andiamo, torniamo il prima possibile." "Va bene, non si preoccupi." sorrisero, Raquel andò verso la macchina, il compagno, che era con Paula, la vide "Dai che sta arrivando mamma e dobbiamo andare." si abbracciarono, le diede un bacio sulla tempia "Paulita... guarda che andiamo a fare una visita... mica in guerra." sorrise, nel frattempo Raquel arrivò "Amore, dai che altrimenti facciamo tardi." "A dopo." Sergio sorrise, Paula scese, diede un bacio alla mamma. I genitori aspettarono che entrasse in casa e poi andarono. "Mi ha detto che ci ha visti preoccupati." "Direi che tranquilli non siamo nessuno dei due, no?" "Non ho detto il contrario." Raquel lo guardò "Scusa, non volevo risponderti male..." "Tranquilla." sorrise, gli mise la mano sulla mano che aveva sulla leva del cambio. "L'unica cosa che mi fa pensare bene è che non ho più nausea da qualche giorno e il seno non mi fa male... però... non so." si accarezzò la pancia "Non fasciamoci la testa prima di rompercela. Aspettiamo..." lei annuì, mise la testa sul poggiatesta, guardò il compagno e sorrise leggermente.

Arrivarono in ospedale e fece la visita di controllo, compresa l'ecografia. La sensazione di Raquel non era sbagliata. Andava tutto bene. Cresceva san@ e forte, ed erano fuori pericolo, entrambi. Poteva riprendere una vita normale senza, ovviamente, fare sforzi eccessivi. La dottoressa le diede gli esami da fare e andarono. Quando uscirono si abbracciarono. Erano felici come non mai, non si sarebbero più staccati e a fatica contenevano le lacrime di felicità "Andiamo a casa a dare la notizia?" "Sì." sorrisero, Raquel gli diede un bacio "Lo so che non vuoi ma non..." lui gliene diede un altro che lei gli ricambiò. Erano nel centro del corridoio del reparto ma la felicità era più forte di qualsiasi imbarazzo.

Andarono a casa. Sergio andò a parcheggiare. Raquel entrò, Paula le corse incontro "Com'è andata?" "Benissimo, amore." le sorrise. Era tornato il sorriso radioso che aveva quando le aveva detto che stava arrivando il fratellino o la sorellina. La bambina abbracciò la mamma "Piano, amore. - sorrise - Va tutto bene ma non stringere troppo. Deve starci anche lui o lei. D'accordo?" "D'accordo." Paula le toccò la pancia, era la prima volta che lo faceva, Raquel sorrise "Che succede?" "Niente." sorrise, le tolse i capelli dal viso mettendoglieli dietro l'orecchio. Sentirono la porta aprirsi, entrò Sergio si girarono e guardandolo sorrisero, Paula gli corse incontro e gli saltò in braccio, la prese "Paulita, aspetta un attimo che metto giù le chiavi." Mise a posto le chiavi tenendola in braccio, la bambina gli si attaccò al collo. La coppia si sorrise, il papà la coccolò, Raquel intervenne "Vado a salutare mia madre. Amore, la nonna dov'è?" Paula si girò a guardare la mamma senza scendere da Sergio "In giardino con Clea." Raquel andò, la piccola guardò il papà "Mamma mi ha detto che è andata benissimo." "Sì, è vero." sorrise "Posso guardare l'ecografia?" "Stasera la guardiamo insieme. Va bene?" "Va bene. Ma adesso com'è?" "Dovresti dirmelo tu... Hai divorato il libro." rise, i genitori le avevano comprato un libro per darle un'idea della crescita del fratellino o della sorellina e lei l'aveva letto in mezza giornata per la sete di sapere che aveva leggendolo più e più volte, quindi lo sapeva benissimo, ma come la mamma, le piaceva ascoltare Sergio spiegare. "Non mi ricordo." sorrise "Stasera, mentre guardiamo l'ecografia, guardiamo anche il libro. Ok?" "Sì." sorrise.

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