Era arrivato il momento di fare la prima chiamata alla tenda.
"Buongiorno Colonnello Prieto, sono il Professore. Spero si senta meglio." "Ragazzi, è il Professore." "Mi spiace molto averle fatto lasciare così il dentista, però spero di non averle recato troppo disturbo." "Lei non disturba mai, Professore." "Colonnello, mi aiuti perché sono un po' confuso. È lei che sta gestendo le operazioni o è Tamayo?" "Parla il Colonnello Tamayo. A partire da ora sono io al comando." "Piacere di conoscerla Colonnello Tamayo. Visto che non ci conosciamo vorrei chiederle una cosa... lei è innamorato?" "Sono sposato da più di 17 anni, una cosa che non si usa più. Questa è la prova irrefutabile del mio amore, Professore." "Sì, capisco, tuttavia... mi scusi ma... credo che in realtà non lo sia. Perché quando uno è innamorato, vede la vita di colore rosa, tutto gli sembra bello, si trasforma in una specie di orsetto di peluche che sorride a tutte le ore. - lui e Raquel si guardarono, lei gli sorrise, si alzò e, mettendogli una mano sulla spalla, andò a prendere il manuale dei protocolli per la negoziazione - Una persona innamorata non si lascia andare a grida vessando costantemente i colleghi di lavoro. Per questo che glielo chiedevo..." (...St3Ep4) "Sa cosa? Credo che sia diventato cieco e sordo, per questo il telefono di Prieto è suonato un secondo prima che uscisse. - Tamayo fece una risata sarcastica - Comincio a pensare che sia ben fottuto, Professore. - Sergio si alzò camminando nervoso - Questo non è come la spiaggia paradisiaca in cui è stato dopo la rapina alla Zecca, vero? A proposito, com'è stata la fuga? Come sta... Murillo?" - si guardarono e Raquel lo fermò facendogli capire che avrebbe risposto lei, si andò a sedere "Salve Colonnello Tamayo, Colonnello Prieto, Ángel... suppongo che anche tu sia lì ad ascoltare." - ci fu un attimo di silenzio - "Ciao Raquel, come stai? Ci manchi qui nella tenda..." le vennero gli occhi lucidi "Grazie. - sorrise - e... scusa per essere andava via così, senza avvisare. Come stai?" "Beh... tu mi conosci, io sono un lottatore..." "E... Mari Carmen come sta?" "Mari Carmen? Mi ha lasciato. Ci ha messo anche troppo, non credi?" "Mi dispiace molto, Ángel." "Raquel, si può sapere che cazzo stai facendo? Stai buttando la tua vita nella spazzatura." "Senti... questa ora è la mia vita - il Professore era in piedi dietro di lei ad ascoltare la conversazione, cercando di mantenere la calma - e sai cosa? È mille volte migliore di quella di prima." "Ma cosa pensi di vivere in un film o cose così? Ascoltami bene Raquel, anche i film finiscono, e non sempre con un finale felice. - sospirarono, sia lei che Ángel - Sai che ti inseguirò, vero?" - le vennero le lacrime agli occhi, sorrise - "Beh, non è una novità. - accennò una risata - Tu mi hai sempre inseguita." Sergio si intromise "Mi dispiace interrompere. Colonnello è ancora lì? Mi ascolti. La chiamerò tra un'ora e le anticipo che per quel momento libereremo cinque ostaggi, faremo le cose per bene questa volta." (...St3Ep4)Il Professore si tolse le cuffie e le buttò sul tavolo. Raquel lo guardò. Dopo poco Sergio ricambiò lo sguardo "Come stai?" Raquel si tolse le cuffie ripensando a quello che le aveva detto Ángel sulla fine dei film, poi guardò il compagno, gli sorrise "Bene. - si alzò in piedi per guardarlo meglio - Il Professore che mi diventa geloso...?" "Non sono geloso." "Mh mh..." "Forse un po'..." Raquel rise "Non c'è bisogno, se avessi voluto lui... non sarei qui con te, non credi? - il compagno annuì, gli diede un bacio - Riprendiamo." Si misero davanti agli schermi, il Professore seduto e Raquel, in piedi, dietro di lui, aspettando il termine per l'apertura delle porte della Banca "Quanto manca?" "Cinque secondi." entrambi cominciarono ad avere una respirazione accelerata. Ad un certo punto videro Denver uscire sventolando bandiera bianca, rimasero entrambi con gli occhi sgranati sul monitor "Che sta facendo? Che sta facendo?" lo videro con in mano le cassette rosse in cui erano contenuti i segreti di Stato ma non era quello il piano, sarebbe dovuta uscire la scorta del Governatore con quelle. Raquel aveva la mano nel collo di Sergio, gli stava accarezzando i capelli, gliela passò sulla spalla e lui gliela prese. Dopo un attimo di stasi, videro tutte le forze speciali retrocedere, avevano annullato l'attacco. Quel momento li aveva fatti restare con il fiato sospeso. Il Professore si alzò dalla sedia, ripresero fiato come se si fossero attaccati ad una bombola di ossigeno, lui si girò verso di lei, dalla gioia si baciarono. Uscirono dal camper, si fermarono davanti, Raquel rimase sulla porta. Si guardarono e si sorrisero felici, corsero verso la spiaggia, lui arrivò un attimo prima, si fermò e urlò di gioia. Arrivò Raquel "Ehi!" gli saltò al collo e ripresero a baciarsi tra una risata di felicità e l'altra. Andarono sulla battigia, caddero sulla spiaggia, Raquel sopra di lui e ripresero a baciarsi, Sergio invertì le posizioni e andò sopra di lei, lei rise e ripresero con dei baci veloci ma continui.
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Estoy contigo
FanfictionLiberamente ispirata alla serie TV Netflix "La Casa de Papel". Ho provato ad immaginare quello che non è stato raccontato, nelle stagioni andate in onda, a Raquel e Sergio: - l'arrivo di Raquel a Palawan dopo un anno - la vita dopo la rapina a...