Vamos

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Con l'uscita di Raquel dalla tenda, Benjamín con Marsiglia e la sua squadra si portarono all'interno del ristorante, scesero una scala posizionata dove c'era l'ascensore e raggiunsero la squadra che aveva già perforato 4m di tunnel. Il Professore rimase in costante contatto con loro per sapere quanto mancasse, dicendogli ogni volta che dovevano essere più veloci.

Sergio si mise in contatto con Palermo chiedendo aggiornamenti sullo stato di salute di Gandía chiedendo se poteva parlare. Cominciarono a discutere, la banda voleva ucciderlo ma il Professore aveva bisogno di averlo vivo per continuare con il piano e salvare Raquel. (...St4Ep8) Spiegò alla banda cosa fare con Gandía per poter portare dentro alla Banca, Lisbona.

Nel tribunale nazionale, alle 9.34, del giorno dopo il suo trasferimento in carcere, arrivò Raquel per deporre la testimonianza. Il giudice iniziò "Come è stato il suo rincontro con lui... con Sergio Marquina? Eravate d'accordo?" "Incontrai il Professore, un anno dopo la fuga, a Palawan, Filippine. Mi lasciò una specie di puzzle con le coordinate. Non sembra ma è un uomo molto romantico." Come le aveva detto Sergio gli raccontò tutto. Doveva avevano vissuto nei tre anni prima della rapina alla Banca, con quale frequenza avevano cambiato casa, dando i dettagli di ogni trasferimento. Dopo un'ora e mezza, iniziò a raccontare tutto il piano "Il piano è rubare le 90 tonnellate d'oro della riserva nazionale. Quello che stiamo facendo ora è fonderlo." "Lo stanno fondendo lì dentro?" "Certo. In questo momento, saranno a 50 tonnellate. Per questo stiamo utilizzando forni della marca Hormud." "Hormud..." "Tedeschi. Sono i migliori." Andò avanti spiegando il piano e dando tutti i possibili dettagli della fusione. Passò a parlare della camera blindata contenente l'oro. Proseguì a dare tutti i dettagli, compresi quelli sui segreti di stato. Il giudice la fermò "È quasi l'una del mattino. Forse è meglio prendersi una pausa. Se sono d'accordo il PM e la difesa." Esattamente come aveva previsto il Professore, il giudice aveva deciso di rimandare la testimonianza al giorno dopo. Tutto stava filando liscio.

Durante la notte i minatori continuarono a picconare il tunnel e, come previsto alle 4.15 arrivarono in fondo. Il Professore chiamò Shakir in Pakistan, gli fece cambiare le telecamere di sicurezza e Marsiglia si mise fuori in macchina con Sheila. Il Professore si mise in contatto con Marsiglia e Benjamin "Cronometro. - lo presero - Tre, due, uno, adesso." Marsiglia fece partire la musica e i minatori cominciarono con la fresa a perforare il resto di parete tramite il quale avrebbero avuto accesso al parcheggio. Il Professore sentì un poliziotto avvicinarsi chiedendo a Marsiglia cosa stesse facendo "Marsiglia, resisti. Resisti, Marsiglia." intervenne Benjamín "Un minuto!" dopo poco il Professore riprese "Benjamín?" "Trenta secondi!" "Non spegnerla, Marsiglia, non spegnerla." Benjamín intervenne di nuovo "Venti secondi!" il Professore si asciugò la fronte "Resisti, Marsiglia, resisti.... resisti." "Dieci secondi!... Cinque secondi!" il Professore controllò il cronometro e sentì Benjamín "La tana è aperta." Sergio si rivolse a Marsiglia "Siamo dentro." C'erano riusciti. Il tunnel era fatto ed erano riusciti ad entrare nel parcheggio come pianificato. "Benjamín, fase tre." "Sentito." Si misero a costruire la parete falsa per nascondersi.

Alle 8 della mattina dopo, Raquel uscì dal carcere, il Professore chiamò prima Benjamín "Lisbona è uscita ora di prigione. Prepariamoci." arrivò poi al parcheggio alle 8.35. Tutto con la stessa identica modalità del giorno prima. Durante il trasferimento, si mise in contatto con la banda. "Tokyo, prepara Gandía." Gandía chiamò, gli rispose un uomo "Centro di comando" "Sono César Gandía, capo della sicurezza del governatore della Banca di Spagna. - iniziò ad urlare - È un inganno, mi hanno preso! Vogliono tendervi una trappola!" "Gandía... sono il Professore. Sapevamo perfettamente che l'avresti fatto, però è stata l'unica opportunità che hai avuto per sbagliare. La prossima chiamata sarà a Tamayo. E se farai la stessa cosa... Tokyo ti giustizierà... Mi hai sentito Tokyo?" "Forte e chiaro." "Ascoltami Tokyo. Riattaccherai e lo giustizierai. Però mi piacerebbe che capissi una cosa, Gandía. Adesso non puoi vincere. Hai già perso, non lo capisci? L'unica eroicità che ti resta è vedere tua moglie e tuo figlio. Altrimenti ti perderanno. Ti perderanno. Mi hai sentito, Tokyo?" "Avanti." La telefonata si chiuse.

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