Dato il traffico lungo la strada arrivarono a casa verso le 18. Salutarono tutti, l'unico a non esserci era il Professore. "Mamma!" Paula le corse incontro, l'abbracciò "Amore..." le diede un bacio "Ho una cosa per te..." le diede la maglietta, Paula la guardò "È bellissima." l'abbracciò ringraziandola. Raquel andò a mettere la borsa con il vestito in camera loro, uscì e chiuse la porta, guardò Paula "Sergio dov'è?" "Di sopra in studio." "In studio? Sai a fare cosa?" "Boh... si è rinchiuso dentro..." vedendo la faccia di Raquel, e conoscendo il Professore, la banda rise "Vado..." guardò la banda "Lo vado a stanare...". Raquel salì le scale, andò davanti alla porta dello studio, bussò e senza aspettare che gli rispondesse entrò e chiuse la porta alle spalle. Sergio non si accorse di nulla, lei aspettò che finisse di scrivere e gli mise una mano sulla nuca, passandogliela tra i capelli, lui si girò di scatto "Raquel, mi hai fatto prendere un colpo..." gli sorrise "Che fai?" sorrise "Niente..." coprì le carte "Sergio, non starai progettando un'altra rapina..." si sistemò gli occhiali "Doveva essere una sorpresa..." Raquel lo guardò aggrottando le sopracciglia "Ne parliamo a letto, fidati che non te ne pentirai..." sorrise, gli diede un bacio lungo accarezzandogli il viso sorrisero, Sergio si spostò dal tavolo, lei gli si sedette in braccio "Mettiti a cavalcioni..." "Se mi metto a cavalcioni sai perfettamente come finisce e non possiamo adesso..." risero, gli accarezzò il viso, lui le mise una mano nella maglia accarezzandogli la schiena "Come state?" le accarezzò la pancia "Bene... - sorrise - ora chiamo per fissare la visita, spero di trovare qualcuno che parli inglese..." "Vuoi che provi io?" "No, tranquillo. Hai preferenze di un giorno al posto di un altro?" "Mercoledì arriva Rafael, tutti gli altri giorni, sai i miei impegni." sorrise "Va bene. Senti... è pronta la barca?" "Sì... è sempre là ormeggiata... - gli diede un bacio - stasera si esce?" annuì "Direi proprio di sì." sorrise "Hai comprato qualcosa?" "Mi hanno obbligato a comprarmi un vestito e ho preso una maglietta a Paula... dobbiamo ancora darle il peluche che le abbiamo preso a Firenze, giusto?" "Sì, credo che sia ancora in valigia." "Andiamo?" "Sì." Raquel gli diede un bacio e si alzò.
Scesero dagli altri, il Professore portò le carte in camera e poi li raggiunse, Palermo li guardò "Cominciavamo a darvi per dispersi." sorrisero "No, tranquilli." "Mia mamma?" "È in giardino." guardò il compagno "Vado a salutarla e chiamo." annuì, Sergio rimase con la banda "Allora, mercoledì arriverà Rafael con la moglie..." Bogotá lo guardò "Moglie?" Palermo ironizzò "Sì, è rimasto tutto in famiglia..." Sergio lo guardò, poi guardò Bogotá "L'ex moglie di mio fratello, si è sposata con mio nipote. Quindi per... - si girò vedendo dov'era Paula, la vide fuori con la mamma e la nonna - il guadagno della rapina prima di mercoledì non se ne parla. Conosco Tatiana e vorrà che ci siamo tutti per vedere che si facciano parti giuste." "Scusi Professore, ma... l'oro è stato restituito." "Beh... non proprio. - guardò Palermo - è stato restituito ottone in un bagno d'oro." tutti lo guardarono increduli, Helsinki in particolare "Come ottone, Professore?" "I lingotti che abbiamo restituito, erano lingotti di ottone. La Spagna, per quanto ci riguarda, è sotto scacco. Se non si comporteranno bene con noi... noi abbiamo la possibilità di provare che quello che c'è nella camera blindata, non è oro ma semplice ottone. Quindi si creerebbe quello che si è creato quando è accaduto tutto. Il sistema finanziario crollerebbe etc. etc." "Ma a lui andrà di meno, vero professore?" "Sì, Denver. L'ho già concordato." "Ah ok, no perché tutto il lavoro l'abbiamo fatto noi." "Lo so, tranquillo che lo so." Arrivò Clea nella sala "Io vado. A domani." "A domani Clea, grazie." sorrise, rientrò Raquel per preparare la cena. Sergio andò in cucina "Raquel gliel'hai già dato il peluche?" "No, glielo dai tu?" "Certo, Felipe e Naima sono andati a casa?" "Sì, sono andati con Clea." "Va bene. - andò in camera, prese il peluche e arrivò sul patio - Paula, vieni che ti devo dare una cosa?" "Arrivo." lo raggiunse, le diede il peluche "È bellissimo." lo abbracciò "Davvero ti piace?" "Sì, tanto." "L'abbiamo scelto mamma e io." "Vado a ringraziarla." "Vai..." sorrise, andò dalla mamma, lui uscì rimase con Marivi "Buonasera." "Buonasera." vide che continuò a guardarlo, si avvicinò e si abbassò alla sua altezza "Marivi, sono Sergio, il compagno di Raquel." "Sì, sì, certo. Sergio." sorrise "Tutto bene?" "Sì, grazie, lei?" "Tutto bene, grazie." Raquel vide la scena da dentro, Paula uscì a giocare dopo aver portato il peluche in camera sua e Sergio rientrò, trovò davanti la compagna "Ehi..." sorrisi, lei gli prese il viso tra le mani e gli diede un bacio "Grazie." "E di cosa?" "Di tutto quello che fai... - le diede un bacio - La cena è quasi pronta." "Va bene."
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Estoy contigo
ФанфикLiberamente ispirata alla serie TV Netflix "La Casa de Papel". Ho provato ad immaginare quello che non è stato raccontato, nelle stagioni andate in onda, a Raquel e Sergio: - l'arrivo di Raquel a Palawan dopo un anno - la vita dopo la rapina a...