Tre mesi più tardi - ore 21.30
Raquel si mise sul patio a rilassarsi, Marivi era già a letto e Sergio era con Paula e Andrés. Dopo un po' arrivò Paula, Raquel guardò l'orario, le 22.45 "Amore, che ci fai ancora sveglia?" "Vado a letto ora, ho aiutato papà ad addormentare Andrés." "Dammi un bacio e vai." sorrise porgendole la guancia, la figlia le diede un bacio e la buonanotte. Visto che, nel frattempo, era arrivato anche Sergio, salutò anche il padre e andò a letto. Raquel guardò il compagno "Mi ha detto Paula che avete addormentato Andrés." "Sì, è in camera sua. In ogni caso, giro ancora con il walkie-talkie." sorrise facendoglielo vedere "Servirà ancora per qualche tempo... - sorrise - Ti siedi qui con me?" "Sì. - sorrise, si sedette di fianco a lei - Come si sta qui?" "Bene... - si appoggiò al compagno mettendogli una mano sul petto, lui la abbracciò - con te anche meglio..." sorrise, lui le diede un bacio sulla testa "Raquel, stavo pensando." "Dimmi." "Dato che Andrés, quando ci sposeremo, avrà già un anno... che ne dici di fare il viaggio, una settimana? Dici che sia troppo piccolo?" "L'importante è che attorno abbia delle persone che lui conosce. C'è la sorella, c'è la nonna, Clea... non dovrebbero esserci dei problemi. Dove vorresti andare?" gli accarezzò il petto "Beh... si era parlato di Venezia." "Il piano Venezia?" risero "Il piano Venezia." "Va bene. Avrà più di un anno sì, anzi avendo otto mesi, ne avrà quasi due... ho letto che per il certificato ci vorrà almeno un anno. La domanda l'hai fatta qualche giorno fa... possiamo aspettare e sperare. - Sergio le diede un bacio sulla testa - Perché l'hai fatta la domanda, vero?" "Certo." "Ma ti hanno almeno risposto alla mail?" "Chi?" "Quelli del consolato." "No, te l'avrei detto. - si sistemò gli occhiali - Vedrai che arriverà..." "Tra un anno?" "Non ci corre dietro nessuno, no?" "No. - sorrise - Dovremo anche chiedere di un funzionario che parli spagnolo perché imparare il filippino in un anno... la vedo dura." "Faremo tutto, stai tranquilla." sorrisero, Raquel si avvicinò, si diedero un bacio accarezzandosi il viso, Sergio ruppe il momento di silenzio "Si sono invertiti i ruoli qui?" "Perché?" "Perché, di solito, sei tu quella in ansia, non io..." "Ogni tanto, capita anche a me... ma solo perché non vedo l'ora di chiamarti 'marito'" sorrise, si baciarono. All'improvviso, sentirono Andrés piangere, si guardarono e andarono a vedere. Entrò Raquel per prima e lo prese in braccio "Amore... che c'è?" sorrise, cercò di calmarlo, il piccolo la guardò con le lacrime, la mamma gliele asciugò. Sergio rimase sulla porta a guardarli, il piccolo si mise le mani in bocca e riprese a piangere, Raquel guardò il compagno "Lo prendi che vado a prendergli una cosa? Credo di aver capito." il padre lo prese e il piccolo si calmò "Non è un capriccio?" "Non credo, arrivo." la compagna andò via e lui rimase nella camera a coccolare il piccolo "Ehi... che succede? Ora mamma arriva." gli sorrise coccolandolo. Raquel tornò dopo poco con un massaggia gengive. Non sentendo piangere Andrés, si fermò, appoggiata allo stipite della porta, a guardarli con il sorriso stampato sul viso. Dopo un po' Sergio alzò lo sguardo e la vide, spostò lo sguardo sul piccolo "Sai Andrés che mamma ci fissa? Secondo me sta controllando che io non faccia danni..." sorrise, Raquel entrò sorridendo "Guardavo la meraviglia che siete." gli diede il massaggia gengive "Cos'è?" "Quello di cui, secondo te, non avevamo bisogno... - sorrise - prova a metterglielo in bocca..." "Così freddo?" "È giusta la temperatura, fidati." sorrise. Messo in bocca il massaggia gengive Andrés tirò quasi un respiro di sollievo, Raquel lo guardò "Abbiamo capito..." "Eh... - lui si aggiustò gli occhiali - io in verità no... che è successo?" "Massaggia gengive refrigerato, stanno uscendo i denti e gli fanno male. - Andrés guardò la mamma restando in braccio al papà, lei gli sorrise - Vero amore che fanno arrabbiare quei dentini?" sorrise gli accarezzò il braccio. Sergio non parlò per tutto il resto del tempo, stettero con il piccolo finché non si addormentò di nuovo intorno alle 23.40. Il papà lo mise nel lettino e gli aggiustò il lenzuolo, Raquel abbracciò il compagno da dietro "Andiamo a nanna anche noi?" gli diede un bacio sulla spalla, Sergio annuì sorridendo senza aprire bocca.
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Estoy contigo
FanfictionLiberamente ispirata alla serie TV Netflix "La Casa de Papel". Ho provato ad immaginare quello che non è stato raccontato, nelle stagioni andate in onda, a Raquel e Sergio: - l'arrivo di Raquel a Palawan dopo un anno - la vita dopo la rapina a...