¿Vale?

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Paula guardò la mamma che stava sorridendo ad Andrés, non molto convinta della frase che le aveva detto "Me lo prometti?" Raquel la guardò, non sapeva cosa rispondere. Le avrebbe voluto dire che si sarebbe sistemato tutto, che sarebbero tornati felici come lo erano quando erano arrivate a Palawan la prima volta e gli anni passati insieme fino a prima della rapina alla Banca di Spagna ma... non aveva più la certezza come a quei tempi "Te l'ho detto amore, andrà tutto bene." Paula annuì non troppo convinta. Arrivò in camera Sergio "Scusate..." "Di cosa?" "L'irruzione, non volevo disturbare così." "E da quando disturbi?" Raquel sorrise per dare un'apparenza di tranquillità alla figlia "Paula, ti stavo cercando, sono arrivati Naima e Felipe." "Vado allora." sorrise, diede un bacio alla mamma "Fai la brava..." "Sì." andò dagli amici. Sergio entrò e chiuse la porta, guardò la compagna "Senti... ho pensato a quello che ci siamo detti prima." "Mh... e?" "Tu sei sicura che Andrés sia in buone mani?" "In che senso?" "Stare qui con Stoccolma e gli altri." "Sergio, è questione di qualche ora. ORE, non giorni... in cui, per altro, dormirà per la maggior parte del tempo." Andrés finì di mangiare, la mamma si ricoprì e prese il piccolo in braccio in posizione eretta "Quindi sicura?" "Sergio, non metterei mai nostro figlio in mani di cui non mi fido, MAI. Ti è chiaro?" "Sì..." "Quindi?" "Andiamo stasera." "Sicuro?" "Sì... però..." "Però?" "No, nulla." si guardarono "Ti supplico, dimmi cosa c'è che non va..." "Niente." sorrise. "Niente... - sospirò - Paula prima mi ha chiesto se va tutto bene. Se ti chiede qualcosa, le ho detto di sì." Andrés fece il ruttino, la mamma gli accarezzò la schiena, lo voltò e gli diede un bacio "Amore, hai visto che c'è papà?" il piccolo sorrise sgambettando, Sergio si sedette con loro sul letto "Ciao..." sorrise, gli accarezzò la gambina. Sentirono bussare alla porta "Sì?" aprì e si affacciò Stoccolma "È pronto a tavola." Raquel intervenne "Arriviamo, grazie." sorrise, Stoccolma sorrise e chiuse la porta.

Dopo poco andarono a mangiare e nel pomeriggio Raquel si mise sul letto con Andrés mentre Sergio era andato a fare una passeggiata in spiaggia con Paula quando gli amici erano andati a casa "Papà?" "Dimmi." "Tu vuoi bene alla mamma?" "Certo che le voglio bene, perché?" "E lei a te?" "Dovresti chiederlo a lei... perché queste domande?" "Perché vi vedo tristi..." "Non siamo tristi, Paulita." "Però mi ha detto che avete discusso..." Sergio si sistemò gli occhiali "Sai, i grandi ogni tanto discutono ma poi fanno pace... non preoccuparti." "Mi ha detto la stessa cosa mamma." "E ti fidi?" "Sì, certo." "Allora puoi stare tranquilla. Andrà tutto bene." "Va bene. Andiamo a fare un giro tutti e cinque domani?" "Noi con mamma, nonna e Andrés?" "Sì." "E dove vorresti andare?" "Al Giardino delle Farfalle." "E i coccodrilli?" "No, sono brutti i coccodrilli... meglio le farfalle." "Dopo sentiamo cosa dice mamma e decidiamo." Continuarono a camminare e a parlare. Al momento di tornare a casa Paula guardò il papà "Mi metti sulle spalle e andiamo a casa così?" "Non sei un po' grandina per stare sulle spalle?" rise "Dai papà..." "Questa è l'ultima volta però." "Sì." Paula si mise in groppa, Sergio la lasciò fare "Ci sei?" "Sì..." "Andiamo." tornarono a casa.

Seduta sul patio trovarono Raquel, con in braccio Andrés, che li vide arrivare "Signorina, non sei un po' grande per stare lì sopra?" "Me l'ha chiesto anche papà." "E cosa gli hai risposto?" "Dai papà..." "Ecco... mi pare giusto." Sergio la fece scendere, si stirò la schiena, la compagna lo guardò "Tutto bene?" "Sì..." "La schiena intendevo." "Sì, sì. Tranquilla." sorrise. Paula giocò con Andrés lasciandolo in braccio alla mamma, ad un certo punto il piccolo si stropicciò gli occhi "Ha già sonno?" "Probabile amore, vedrai che tra qualche mese dormirà come te e quindi potrete stare insieme." sorrise, la figlia guardò il fratello che si era rannicchiato sulla mamma che aveva iniziato a coccolarlo. Stoccolma chiamò Paula per sapere se aveva voglia di giocare con lei e Cincinnati, la bambina accettò e corse da loro. Sergio si sedette di fianco alla compagna "È stata brava?" "Sì, è sempre brava." sorrisero. Andrés si addormentò, Raquel continuò a coccolarlo e guardò il compagno "Dove vuoi andare in barca stasera?" "Andiamo in quella baia nascosta? Quella dell'ultima volta..." "Va bene." "Tua mamma?" "È a fare una passeggiata in paese con Clea. È voluta uscire oggi." "Sono contento. - sorrise - Paula mi ha chiesto se domani andiamo al Giardino delle Farfalle, dice che i coccodrilli non le piacciono." risero "Per me va bene. Ma tutti insieme o solo noi?" "Noi tre, Andrés e tua madre." "Per me va bene." "Penso che voglia stare sola con noi per qualche ora almeno."  "Stoccolma mi ha detto che loro si trasferiscono la settimana prossima, hanno trovato casa a 500 metri da qui." "Bene, li avremo vicini così." "Sì, sono contenta anch'io. Hai notizie di Rafael?" "Mi ha mandato una mail ieri. È in Italia, a Firenze. Non se la sente di tornare in Spagna." "Parla italiano?" "Sì, correntemente." Raquel accarezzò la guancia ad Andrés dato che dormiva, lo andò a mettere nella culla. Tornata sul patio, trovò il compagno seduto sul gradino. Sergio le sorrise "Posso?" lui si spostò e aprì le braccia e lei si andò a sedere tra le sue gambe e appoggiò la schiena sul suo petto "Sei comoda?" "Perfettamente." sorrise guardandolo, gli diede un bacio accarezzandogli il viso. Fu Palermo a interromperli "Se sono di troppo, me ne vado..." "No..." sorrise "Stasera fate i babysitter..." "Allora uscite?" "Sì, ma torniamo presto." "Per me potete star fuori fino a domattina." rise, intervenne Raquel "Vallo a dire al bambino di tre mesi che sta dormendo nella culla in camera nostra..." "Guarda che è in ottime mani." "Se sapessi di lasciarlo in mani non sicure, non ve lo lascerei neanche un nano secondo." "Esagerata..." "Realista Martín, realista." Sergio intervenne "Domani noi non ci siamo." "Dove andate?" "Paula ci ha chiesto se andiamo al Giardino delle Farfalle a Puerto Princesa." "Verso che ora partite?" "Direi subito dopo colazione." guardò la compagna "Direi di sì. È tanto che chiedeva di tornarci, da quando siamo tornati." "Sì, più o meno, sì." "Va bene, tanto noi ci trovate qui."

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