Si llevas puesto este reloj... te creerá

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Antoñanzas andò in bagno senza accendere la luce, l'unica luce che c'era, era quella dei lampioni fuori di casa. Il Professore si mise alle sue spalle "Antoñanzas." l'agente saltò dallo spavento "Che ci fa qui? È in arresto." Antoñanzas sentì una persona dietro, cercò di guardare, il Professore lo guardò "In ginocchio." "Ci stavo solo provando." Marsiglia si intromise "In ginocchio." l'agente si inginocchiò "Per favore, mia moglie e mia figlia sono a letto." "A loro non succederà nulla. Devi solo seguire le mie istruzioni e rispondere a qualche mia domanda." In effetti al Professore non gli importava della famiglia. Aveva solo bisogno di sapere di Raquel e, per avere informazioni, quello era l'unico modo. "Non parlo con nessuno, mentre mi puntano alla testa." il Professore guardò Marsiglia facendogli un segno con la testa, Marsiglia intervenne "Parlerai." "Questo è un attentato a Pubblico Ufficiale. Non sa in che casino si sta mettendo. Siamo in tregua." "A volte le tregue sono più importanti della guerra." Antoñanzas ebbe un attacco di panico (...St4Ep2-3) "L'ispettore Murillo... è viva?" "Beh... potrebbe essere." Sergio prese fiato "È nella tenda?" "Potrebbe essere." "Ho bisogno che le comunichi che il Professore sa... che è viva." "Non mi crederà. Se fossi stato con lei, l'avrei arrestata." Sergio si tolse l'orologio "Se indossi questo orologio... ti crederà." gli diede l'orologio. Sergio era riuscito nel suo intento, aveva avuto la certezza che Raquel fosse viva e aveva trovato il suo cavallo di troia proprio come nella rapina alla Zecca. "Oltre a dirle che so che è viva. Gli dirai anche 'Sono con te.' in modo che lei sappia che non la abbandonerò e le dirai 'Parigi'. Lei capirà."

Nella tenda, Sierra continuava a provare a manipolare Raquel emotivamente per farla parlare, facendo un po' di scena con bamboline e un veicolo giocattolo. "Abbiamo... uno: l'ambulanza. - Raquel la guardò aggrottando le sopracciglia - Due: la nonna pazza - alzò un sopracciglio - Tre: la bambina senza una madre - cercò di non far uscire le lacrime per poi continuare a guardare Sierra con le sopracciglia aggrottate - Quattro: l'amore del Professore. Che durerà due telegiornali quando entrerai in carcere - Raquel cominciò ad essere scocciata - E ora... lo scenario finale. - Sierra buttò tutto a terra, lei la guardò - Se collabori il PM ti darà dodici anni che diventeranno dieci. Uscirai in cinque. La tua vita come potrebbe essere? Se non collabori, trent'anni. La tua vita come potrebbe essere? Decidi tu, ispettrice." Raquel la guardò con gli occhi pieni di lacrime, imponendosi di non crollare, di non piangere. La lasciarono tutta notte seduta sulla sedia. Appoggiò i gomiti sul tavolo e la testa tra le mani. Si addormentò.

La svegliò un tonfo e si ritrovò Sierra davanti "Sono le 6 del mattino. L'ambulanza è nel laboratorio della scientifica e in un'oretta, o così, ci sarà Alberto. Come un cane da caccia. Annusando le tracce della sua nuova preda: vostra figlia." "Credi che abbia lasciato il suo indirizzo con una calamita al frigo?" "Credo che tu abbia il senso di colpa della cattiva madre. Tu non vai... ad una rapina, una settimana, senza fare una telefonata. O no? E il complesso della cattiva figlia, come lo porti? Perché tua madre... uff! Non si può lasciare da sola neanche per prendere un Petit Suisse. Come facevi? Nel camper con il professore, come facevi per chiamare?" "Beh, ti sorprenderà ma ci è venuto in mente di pensare, quindi può entrare Alberto come un maiale in cerca di tartufi, non troverà nulla." Raquel sapeva perfettamente che alla fine di ogni telefonata, bruciava la SIM, quindi non c'era pericolo. (...St4Ep3) "Non hai nulla. E mi stai minacciando con un: 'Forse troviamo qualcosa.' - si mise a ridere - Scusa. Sai cosa ti succede? Che la gravidanza ti ha messo in circolo un sacco di estrogeni e ti fa credere di essere la persona più positiva del quartiere. Ma non servono per lavorare, servono per affrontare bene il parto che è molto doloroso. Cosa farai quando nascerà? È femmina o maschio? - data la non risposta dell'ispettrice, Raquel continuò - Non lo sai? - sospirò - Povera creatura." le due donne si guardarono.

Nel frattempo il Professore arrivò alla rete di raccolta dell'acqua piovana e collegò il centro operativo. Chiamò l'interno della banca per parlare con Tokyo "Avevi ragione, Lisbona è viva." "Dov'è?" "Al momento è nella tenda. Immagino che la stiano interrogando." "Quanto possono tenerla lì?" "Non lo so. Però credo che se ne fregheranno delle 72 ore di arresto preventivo." "Però in un momento dovranno spostarla. Puoi salvarla?" "Non posso farlo nello spostamento. Sarebbe molto stupido da parte nostra, l'abbiamo già fatto con te. Sarebbe un completo suicidio." "E cosa farai? Hanno Lisbona con tutto il piano in testa. Incluso il posto da dove mi stai chiamando, Professore. Professore?" ancora una volta Tokyo non si fidava di Raquel "Non lo so. Sono molto stanco, Tokyo. Non posso pensare. Troverò una soluzione, non preoccuparti." il Professore sentì un tintinnio, si girò verso Marsiglia "Faccio ravioli. Ha bisogno di energia." riprese a parlare con Tokyo "Palermo è ancora legato?" "Sì." "Voglio che ti avvicini e gli dici questo..." lei lo interruppe "No, no, no, non gli dirò nulla. Mi morderebbe la faccia come un animale." "Devi farlo. Digli esattamente questo: 'Hai un messaggio del Professore. Lisbona è viva. È arrestata nella tenda e ho bisogno che pensi qualcosa per salvarla." "Non lo farò." "Ascoltami, Tokyo. L'unica cosa che pretendo... è che Palermo torni ad innamorarsi del piano per averlo di nuovo dentro. Tu vai e diglielo, io penserò a qualcosa. Capito?" "Capito." Chiuse la chiamata. Sergio aveva già tutto il piano Parigi da attuare, non aveva bisogno di Palermo. Ma non poteva dire a Tokyo che era già tutto programmato. Non poteva farglielo sapere. Inoltre Palermo era l'unico dentro a sapere esattamente come fare per tirare fuori l'oro.

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