Tú eres la mejor que pueda tener

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Settembre

Sergio si svegliò, guardò Raquel dormire accanto a lui, sorrise. Poco dopo si svegliò anche lei, gli sorrise "Buongiorno." si stropicciò un occhio "Buongiorno..." si diedero un bacio, Raquel si appoggiò a lui "Stavo pensando... che ne dici se portiamo la bambina al Giardino delle Farfalle? Gliel'avevo promesso quando siete arrivate... Sempre se anche lei è d'accordo. E poi, se vuol venire, anche tua mamma vedrebbe qualcosa di diverso." lo guardò "Dico che è una bellissima idea - sorrise, gli diede un bacio lungo accarezzandogli la guancia - Voglio che sia tu a dirlo a Paula." "Sicura?" "Certo. Da quando siamo qui è come se fossi suo padre... di te si fida, ti vuole bene" sorrise, Sergio la guardò sorridendo "Mi fa piacere sentirtelo dire ma... lei un padre ce l'ha già, Raquel." "Che non è qui e non perché gliel'abbia portata via, cioè, anche quello però, il vero motivo è che mi è stato accanto solo i primi tempi e gli ultimi lo sai... Sergio, Paula ha bisogno di una figura maschile di riferimento e... tu sei la migliore che possa avere. - sorrise, Sergio le diede un bacio, le andò sopra accarezzandole il fianco, Raquel lo guardò, gli diede un bacio, gli strofinò il naso dolcemente  - Ho voglia anch'io ma... tra poco si sveglia..." annuì sorridendo, si diedero un ultimo bacio prima che Sergio si mise dalla sua parte, lei lo abbracciò e gli accarezzò il petto.

Dopo poco arrivò Paula che si affacciò alla porta. Aveva preso l'abitudine, la domenica mattina, di voler andare sul lettone prima di iniziare la giornata. Raquel non era molto d'accordo ma dopo un po' di richieste della figlia, cedeva e le permetteva di salire. Si mise in mezzo a loro, la mamma le accarezzò i capelli. "Amore, Sergio ti deve fare una proposta" Sergio si mise gli occhiali "Ti volevo proporre, se ne hai voglia, di andare al Giardino delle Farfalle." Paula si illuminò, felice "Davvero??" "Se vuoi, possiamo andarci." "Sìììì" gli saltò addosso abbracciandolo, felicissima. Dopo un attimo di perplessità Sergio le ricambiò l'abbraccio. Era la prima volta che Paula lo abbracciava e lui, a parte Raquel ovviamente, non era abituato ad abbracciare le persone così facilmente. Di norma avrebbe fatto un passo indietro o sarebbe rimasto fisso come un palo, ma quell'abbraccio lo sciolse. Raquel guardò la scena, si accorse dell'incertezza iniziale del compagno, sorrise. I due si guardarono, Sergio allungò la mano libera verso di lei che gliela prese, si avvicinò e gli abbracciò entrambi. Paula spuntò fuori "Che succede?" Raquel sorrise "Nulla, abbiamo fatto il panino. Tutti e tre abbracciati, non ti piace?" "Sì, tanto." sorrise "Paulita, c'è da andarsi a preparare però se vogliamo andare." quando la mamma, sentì Sergio chiamare Paula con il diminutivo, le si sciolse il cuore, sorrise con gli occhi lucidi. "A che ora partiamo?" "Beh, direi di vestirsi, far colazione e andiamo. Che ne dici?" "Sì, va bene. Mi vado a vestire."

Sergio e Raquel la lasciarono andare, una volta uscita Paula dalla camera si guardarono, lui rimase perplesso guardandola "Che c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?" lei scosse la testa "Sei perfetto così. Mi sento la più fortunata dell'universo ad avere a fianco un uomo come te. E poi... non mi aspettavo che la chiamassi 'Paulita'" sorrisero "Sono io che sono fortunato ad avere te, anzi... voi." sorrise, Raquel gli diede un bacio lungo, Paula arrivò in camera vedendo la mamma e il compagno baciarsi uscì subito rimanendo fuori dalla porta "Dai che facciamo tardiii" le rispose la mamma "Arriviamo." si guardarono sorridendo dandosi un altro bacio e poi si alzarono, Sergio andò a fare il caffè e a preparare la colazione per la bambina.

Dopo essersi preparati e aver far fatto una colazione abbondante partirono. Con loro andò anche Marivi, dopo un'oretta di strada arrivarono ed entrarono. Paula tirò fuori la macchina fotografica e stette davanti con Sergio prendendogli la mano. Raquel un po' più indietro con la madre. Sergio passò tutta mattina a spiegare tutto quello che sapeva sulle farfalle, compreso il processo di nascita e crescita. Paula lo ascoltava curiosa "Quindi la farfalla, prima di essere farfalla, è un verme?" lui sorrise "Eh... diciamo di sì dall'uovo esce il bruco che si trasforma in pupa, chiamata anche crisalide, e alla fine nasce la farfalla." "Ma che schifo!" intervenne Raquel "Paula." "Scusa, mamma." il Professore la guardò "Sarà brutto il bruco ma... guarda che bella che è la farfalla." gliene indicò una colorata, Paula la guardò "Ma come fa da una cosa così brutta a nascere una cosa così bella?" "Questo è il mistero della natura, cose che noi umani magari non lo sapremo mai." sorrise.

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