"Lei è morta"
Siamo avvolte da un silenzio assordante, ci guardiamo negli occhi senza proferire parola. Sa perfettamente che mi serve qualche minuto e mi lascia respirare "Il fatto che sia morta.. non cambia nulla.." cambia ogni cosa invece "Che ruolo aveva?"
"Mi stai facendo la stessa domanda" rispondo esausta.
"Forse perché stai facendo di tutto pur di non rispondermi" ha un tono scocciato e strafottente, mi tiene testa e sa che può farlo perché è un argomento che mi fa sentire a disagio.
Ci penso un po'. So che non andremo avanti finché non sarò sincera "Che razza di domanda è?!" Sbotto messa con le spalle all'angolo.
"Una di quelle semplici" insiste, mi sento alle strette, non capisco perché vuole a tutti i costi che risponda a una domanda che ritengo così maledettamente stupida.
"Questa domanda è tutt'altro che semplice... Non lo so. Che ruolo aveva? Chi era per me? Non lo so proprio!" dico più a me che a lei, irrequieta inizio a camminare avanti e indietro. Quanto vorrei non essere qui.
"Per porre fine a questa tua tortura psicologica sarebbe meglio che tu lo capissi.. per il tuo bene.. perciò chiediti.. Zulema Zahir, il fottutissimo elfo dell'inferno.. chi è per te? Una nemica? Un'amica? Colei che ti ha strappato via tutto? Quella che invece ti ha dato una nuova vita? È la maestra o la distruttrice?" dice, non la guardo, fisso per terra ma sento il suo sguardo scavarmi dentro. Vuole strapparmi via tutto il male che mi logora, è così doloroso da non permettermi di respirare.
"Credo che sia tutte queste cose" non ho più voce, sono confusa e molto tesa. Non mi sono mai soffermata troppo su tutto questo, ho sempre reagito d'istinto. Non mi sono mai posta tutte queste domande, non era necessario. Era tutto chiaro o forse volevo fingere che lo fosse.
"Mia cara Macarena.. Amore e odio sono le due emozioni più potenti che gli esseri umani possono provare e c'è una linea sottilissima che li separa.. L'evolversi di un rapporto è alla base della natura umana" le sue parole mi colpiscono come mille lame all'improvviso.
La guardo con occhi infuocati e scoppio in una risata isterica "Questa è bellissima! Stai insinuando che.." rido e mi vengono i brividi, non so più nemmeno io cosa sto provando "..Io la odiavo, okay? Sempre e solo odiata!" mento, mi rendo conto di mentire. Sento nascere un dubbio in un angolo remoto della mia mente ma lo elimino all'istante.
"Sto solo dicendo che la differenza tra amare qualcuno o odiarlo a volte può essere un po' meno chiara di quanto si vorrebbe ammettere" mi dice il tutto come se stesse leggendo un manuale di psicologia, detesto tutto questo. Mi irrita tantissimo. Ma quello che proprio non reggo è il suo sguardo, così dannatamente compassionevole.
"Non c'era amore nel nostro rapporto.. ci odiavamo" ribadisco a denti stretti, stringo i pugni, sono al limite della mia capacità di mantenere il controllo.
In un primo momento leggo della titubanza nel sguardo, ma poi reagisce, mi conosce fin troppo bene, sa che sono una bomba ad orologeria e sa che devo esplodere per tirare fuori ogni cosa "Stai cercando di convincere me o te stessa?" si alza, posando il taccuino e la penna sul tavolo, mantiene una certa distanza studiando ogni mia mossa "Cos'è che non mi stai dicendo? Cos'è che ti tieni dentro? Cosa non riesci a dirmi?"
"Smettila" la avviso, sento una forza crescere dentro, un fuoco.
"Ne eri fuori.. potevi ricominciare da zero, vivere la tua vita, voltare pagina.. potevi avere una famiglia, lasciarti ogni cosa alle spalle, evitare di metterti nei guai.. cosa ti mancava Macarena? Cosa ti ha spinto a mandare tutto a puttane?" continua a logorarmi, torturami, mi riempie la testa di domande, mi sta massacrando.
"Ti ho detto di smetterla" ringhio.
Ma lei continua "Ti sei lasciata trascinare nuovamente nel baratro o ti sei tuffata a capofitto? Perché hai deciso di allearti con la persona che ti ha tolto ogni cosa? Perché hai preferito lei alla tua famiglia? Perché?" mi sta massacrando senza pietà, mi tempesta di mille domande alle quali corrisponde un'unica risposta "Parla!" esclama con un tono più imperativo.
Esplodo. "Mi mancava Lei! Okay?" sento la testa pulsarmi "Mi mancava come mi faceva sentire averla accanto, come se tutto fosse possibile, come se fossi invincibile!" faccio una pausa e riordino le idee "Ricordo perfettamente il mio ultimo giorno al Cruz del Norte, erano passati cinque anni dalla rivolta. Cinque lunghi anni passati in un battito di ciglia in quella gabbia gialla, sognando la tanto amata e preziosa libertà. Ma niente nella mia vita è andato come da programma, nemmeno quello" ritorno a sedermi mentre lei mi segue con lo sguardo "Una volta superata la soglia del cancello principale, il profumo della libertà mi diede una sensazione di sollievo solo per pochi istanti. Mi ci vollero cinque secondi per scoprire che tutto ciò che avevo sognato al di fuori era solo qualcosa di immaginario, cinque anni di illusioni spazzati via in cinque cazzo di secondi. Perchè non c'era assolutamente niente al di là di quelle sbarre.. non avevo una famiglia da cui tornare, non avevo una casa e nemmeno una vita. Ero sola...completamente sola. Tentai invano di andare avanti ma semplicemente non potevo, non ci riuscivo. Mi mancava qualcosa" non la guardo, non ne ho il coraggio "Quando è uscita.. sono andata da lei, nemmeno cinque minuti dopo avevamo già litigato. Eravamo due bambole rotte. Avevamo perso entrambe. Lei è tornata da me e mi ha proposto di entrare in società.. ma non era importante. Non era sentimentale. Era solo per il brivido di sentirci vive.. non ci importava di altro" finisco il mio sfogo, mi calmo, respiro a fatica ma trovo il mondo di controllarmi. Solo adesso alzo lo sguardo su di lei.
Scuote la testa e sbuffa appena "Ancora una volta mi dici solo quello che vuoi che si sappia.. omettendo i dettagli" il suo sguardo mi penetra nella carne e io non riesco più a sopportarlo.
Mi alzo di scatto "Non so proprio cosa dirti. Mi sto davvero impegnando a raccontare tutte queste cose anche se è fastidiosamente difficile.. se non mi credi è un problema tuo" afferro la borsa e mi dirigo verso la porta.
"Maca.. tu stai solo dicendo la tua verità nascondendoti da te stessa" è ciò che sento prima di sbattere la porta e fuggire via da quei ricordi.
Aveva ragione lei? Davvero avevo accettato tutto per un'altra ragione? Io e Zulema ci amavamo? Impossibile.
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(NE SEI PROPRIO SICURA EH MACA?!)
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I am a warrior
Fanfiction(Dopo Vis a Vis - El Oasis) Dopo il Marocco, Macarena si trova ad affrontare un periodo buio. È possibile che la morte della sua nemica numero uno sia la causa del suo malessere? Tutto ciò che sa è che l'ultimo colpo l'ha segnata parecchio, Maca n...