Respira

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Respira. Tu non sai in cosa sei coinvolta. Un colpo. Non sai chi è il tuo nemico. Un altro colpo. Sei ingenua. Un altro colpo. Hai perso. Non fermarti Maca. Sofia era l'obiettivo. Ancora un colpo. Sei scomoda. Urlo. Il nemico ti dormiva nel letto. Continuo a colpire il sacco ancora e ancora e ancora. Finché non do un colpo un po' troppo forte e mi ritorna contro colpendomi in faccia, facendomi cadere a terra. Sei debole. Urlo. Urlo come una pazza e tiro fuori tutto. Appoggio la fronte al pavimento e chiudo gli occhi. Non sei mai stata in grado di vincere la partita. Piango come una disperata. Sono spezzata. Sono di nuovo caduta. Sono di nuovo a pezzi. Sono stanca di sentirmi così.




DUE MESI PRIMA

Buio.

Dicono che quando sei morta non senti dolore, se c'è una cosa che ormai mi è chiara è che non sono affatto morta perché mi sto dissanguando sul pavimento e il male che sento non mi permette di muovermi.

"Controllala" sento la voce di Ramala.

Sento il suo tocco. Lo riconosco anche ad occhi chiusi "È morta" si? Sono morta? Allora è tutto finito. "Stai giù Maca" la sua voce. Sento di nuovo la sua voce in un lieve sussurro e la sua mano mi scivola lungo il viso in una carezza. Che cazzo sta succedendo?

"Macarena! Bionda! Bionda mi senti??" Questa è Saray. Qualcuno mi solleva da terra. Poi è tutto nero.

Il rumore del macchinario dei parametri vitali mi pulsa in testa. Mi sento tutta intorpidita, faccio fatica ad aprire gli occhi e a mettere a fuoco la stanza nella quale mi trovo. Pensavo di essere in ospedale ma questa è una camera da letto normale. "Ehi! Buongiorno Bellissima!" mi volto, una testata di treccine lunghe mi guarda amorevolmente "Vado a chiamare la dottoressa" ho male ovunque e il mio corpo è collegato attraverso dei fili a una sacca di sangue e una flebo. Non sono morta, ed è un sollievo. Ma sto comunque da schifo.

Entra in camera una donna con il camice bianco, prima controlla i parametri vitali sullo schermo e poi si rivolge a me regalandomi un sorriso comprensivo "Bentornata tra noi, Macarena.. come ti senti?"

"Sono stata meglio" cerco di alzarmi, ho un forte dolore alla spalla e sono senza forze, lei mi dà una mano a mettermi seduta.

"Hai perso molto sangue, per questo c'è stato bisogno di una trasfusione.. Ti ricordi che è successo?" La mia testa si sforza. Le immagini riaffiorano come un fiume in piena e vengo travolta da tutto quello che è successo. Zulema mi ha tradita. La macchina dei parametri vitali impazzisce. Riccia mi prendere la mano e me la stringe, non so perché ma mi infastidisce questo gesto ma lascio correre.

"Lei mi ha sparato" dico gelida, mi rendo conto che il mio sguardo è cambiato perché entrambe fanno un leggero sussulto "Quanto ho dormito?"

"Sei stata in coma farmacologico per due settimane, Maca" mi risponde Riccia comprensiva. Due settimane. 15 giorni di totale buio. Per colpa sua. Queste informazioni si fissano nella mia mente.

"Ad ogni modo posso dire che sei totalmente fuori pericolo.. sei stata colpita alla spalla, il proiettile ha danneggiato il tessuto.. ti servirà molta fisioterapia per acquisire nuovamente le funzionalità. Il tuo corpo ha reagito male a causa anche dello stress accumulato.. ti consiglio riposo e di prendere le medicine che ti ho prescritto. Armati di molta pazienza.. " dice il tutto con una certa comprensione, la sua voce è calda e confortevole.

"Grazie, dottoressa" le rivolgo un sorriso e poi mi volto verso la Riccia "Saray?"

"È di là... Le dico che vuoi vederla" escono e il mio sorriso cortese svanisce.

Il mio viso si spegne ulteriormente quando la Gitana entra nella stanza, il suo sorriso giocoso sparisce appena vede la mia espressione sostituito da uno sguardo colpevole. Sapeva. Il dubbio del suo coinvolgimento diventa realtà. "Siediti per cortesia" indico la sedia accanto al mio letto e il mio tono non permette di replicare in alcun modo "Ti consiglio calorosamente di raccontarmi tutto senza omettere nulla.. Gitana? La verità"

"Maca.. ti sei appena svegliata.. non possiamo rimandare questo discorso a quando starai meglio?" Mi chiede prendendomi la mano.

Mi libero immediatamente. Rido. Non passerà un altro secondo senza che io sappia la verità "Inizia a parlare"

Prende un lungo respiro "La mattina stessa in cui tu hai deciso di attaccare, lei mi è venuta a parlare" ricordo quando le vidi litigare in disparte "Mi ha detto di quella notte, penso che sia stato quello a.."

"Non mi interessa ciò che pensi! Non voglio parlare di quella notte. Non c'è mai stata come non c'è stato tutto il resto" pura rabbia e odio mi scorrono nelle vene. Gli ultimi avvenimenti hanno passato la spugna sui ricordi belli, cancellandoli completamente "Attieniti ai fatti senza giudizi, grazie"

"In quel deserto, è stata salvata da Ramala che ha visto in lei un'opportunità. Con le sue risorse l'ha salvata, curandola anche dal cancro e in cambio della vita lei avrebbe dovuto soltanto fare una cosa.. ammazzarti e rapire Sofia" racconta tutto con un certo coinvolgimento. Io al contrario rimango impassibile. Nulla a questo punto può stupirmi "All'inizio accettò.. ma quando ti ha rivista.. sono cambiate un po' di cose e si è rifiutata. Per questo l'ha fatto Genaro: Lei non sapeva che lui era un uomo di Ramala, quel mafioso ha fatto in modo di avere un piano B"

"Poi che è successo?" La sto guardando gelida come ghiaccio. Non mi sento umana. Ho perso la mia umanità perché ho perso l'unica persona che mi rendeva ancora umana, l'unica che mi faceva provare qualcosa di diverso si è rivelata la persona peggiore di tutte e si è portata via quel poco che rendeva me.. Maca. Ora c'è solo odio, rabbia, risentimento. Ora c'è solo oscurità.

"Siamo arrivate in Marocco e lei ha cercato di mediare con lui per restituirti tua figlia ma non c'è stato verso.. quella mattina mi ha raccontato tutto fino a qui ma non so che è successo dopo. Probabilmente le ha chiesto una prova di lealtà.. non la vedo e sento da quel giorno e non ho avuto modo di contattarla" fa un respiro profondo e mi guarda "Mi ha fatto promettere di non dirti nulla, io non volevo mentirti..ti prego Maca, dì qualcosa.. "

Abbasso la testa, tutte queste informazioni sono un fardello molto pesante. Mi prendo un attimo per elaborare e poi arrivo alla conclusione definitiva "Mi avete tradita" scandisco le parole.

"No Maca.. Zulema non ti avrebbe mai fatto del male" scuote la testa convinta di quello che dice.

Scoppio a ridere "Scusa ma mi hai vista?!"

"Lei..." prova a dire.

"Lei.. un cazzo, Gitana!" Ringhio "Se credi il contrario allora sei folle"

"Dici così solo perché sei ferita" ha uno sguardo quasi di rimprovero, nonostante tutto difende a spada tratta la sua migliore amica.

"Dico così perché la verità non mi è mai stata così chiara fino ad ora" la correggo. Non sono ferita. Non provo nulla, sono un lavandino senza tappo "Dove cazzo mi trovo?" Le chiedo ricordandomi che non ho le forze nemmeno per guardare fuori dalla finestra.

"Siamo ancora in Marocco, in un'altra casa sicura vicino al mare.. ce l'ha rimediata Alex. Lui e i suoi uomini sono ancora qui. Siamo ancora tutte qui.." guarda la finestra e mi scosta appena le tende per farmi vedere il mare fuori "..appena avrai riacquistato le forze, ti farò fare un giro. È molto bello.."

Sento la stanchezza impossessarsi del mio corpo, sono senza forze
"Lasciami sola" acconsente capendo che mi serve ancora tempo per digerire tutto.

Non sono arrabbiata con Saray, ma tempo stesso la sua vicinanza mi infastidisce perché mi ricorda troppo Lei.


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Credetemi... Soffro con voi💔
Buonanotte ✨

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