"Maca.." dal suo sguardo capisco che sono nella merda "..com'è morta Zulema?"
"Si è fatto davvero molto tardi" mi alzo e pulisco il tavolo.
"Macarena" mi richiama.
"Laura.. sono stanca e non mi va di parlarne" sono imperativa e lei capisce che per oggi abbiamo finito.
"Va bene Maca.. ci vediamo domani" si infila la giacca.
"Domani non abbiamo una seduta" dico confusa.
"Ho annullato gli impegni in agenda" afferra la borsa "Battiamo il ferro finché è caldo" il suo tono non ammette repliche.
"Va bene, Laura..grazie" l'abbraccio.
Vedo sparire la luce dei fari della sua macchina all'orizzonte.
Sono semplicemente stanca. Stanca di soffrire, stanca di pensare, stanca di sentirmi così.. così sola. Sento che sto sbagliando ogni cosa e mi rendo conto che devo assolutamente trovare un modo per uscire da questa situazione. Sto annegando. Non respiro. Mi sento ovattata e totalmente in gabbia, imprigionata in uno stato d'animo che non riesco nemmeno a definire. Mi sento delusa da me stessa, vorrei essere più forte di così. Reagire al problema, se solo capissi quale sia il problema. Come si risolve un enigma se non lo si conosce?
Senza nemmeno programmarlo afferro il telefono e compongo un numero "Pronto?" Dall'altra parte la mia amica ha una voce assonnata, l'ho sicuramente svegliata.
"Saray.. sono Maca" ho un filo di voce. E ora? Che le dico?
"Cazzo Bionda.. ma è notte fonda.. che c'è di così importante?" Guardo l'ora e mi accorgo che sono le due del mattino.
"Hai ragione Gitana scusa.. è che non me ne sono nemmeno accorta.. non ti preoccupare, torna a dormire, ci sentiamo in un altro momento.." cerco di spiegarmi.
"Maca.. non fa nulla.. ti ho detto io di chiamarmi.. che ti serve?" La sua voce è più rassicurante, capisco che ormai tanto vale parlare.
"Saray.." trovo molta difficoltà anche solo a capire cosa vorrei chiederle.
"Dimmi Bionda" mi incoraggia, sa che sono instabile.
"..ti ho chiamata per una ragione specifica" mi siedo sul letto prendendomi la testa tra le mani.
"Stai tranquilla Bionda...qualsiasi cosa sia puoi fidarti.. coraggio dimmi tutto!" Nonostante sappia che sto per chiederle qualcosa che mi fa sentire molto a disagio, il tono amichevole e scherzoso non la abbandona mai, nemmeno alle due del mattino quando sicuramente preferirebbe dormire.
Ci penso e so cosa le voglio chiedere ".. c'è una domanda.. che mi frulla in testa.. solo tu puoi rispondere e spero con tutto il cuore che tu sia sincera" faccio una pausa, sta rispettando i miei tempi "Sono passati mesi ormai.. la verità è che l'ho presa peggio di quello che mi sarei aspettata e non so cosa mi stia accadendo.."
"Forse semplicemente non vuoi vedere quello che ormai penso sia abbastanza chiaro" è la prima volta che la sento così seria "Qual'è la domanda?"
"Ho avuto modo di pensare molto a tutto ciò che è successo.. tutto ciò che è stato.. ed è assurdo perché io stessa non so come definire il rapporto che avevamo" non serve nemmeno che le dica il soggetto del nostro discorso, lo sa perfettamente, altrimenti non avrei chiamato proprio lei ".. c'è forse una remota possibilità che lei in qualche modo provasse qualcosa per me?" La prendo molto alla larga, sono imbarazzata e incredula delle mie stesse parole. Razionalmente penso che Saray potrebbe scoppiare a ridere a momenti per solo il fatto di averlo pensato. Perché è ridicolo. Vero?
Lei rimane in silenzio. Non ride affatto. Sospira rumorosamente "Maca..."
Non dice altro per questo continuo a parlare io "Ho bisogno di saperlo.. dico davvero. Sto troppo male e non riesco ad andare avanti, non posso andare avanti.. non ce la faccio a voltare pagina senza sapere che cazzo è successo.." mi agito "Saray.." una sola lacrima mi solca il viso "Io devo sapere se ho soffocato tutto quanto per niente e ho perso l'occasione di essere felice davvero oppure era tutto solo nella mia testa e non mi sono persa niente"
"Maca io..." sento quanto fa fatica a rivelare qualcosa di così privato della sua migliore amica ma io lo so, ne sono assolutamente certa che lei sa la risposta. Zulema diceva ogni cosa a Saray in carcere e sono pronta a scommettere che non è cambiato nulla una volta fuori.
"Sii sincera. Anche se fa male. Non provava nulla per me vero?" Le chiedo, quasi sperando che mi dica che ho ragione. Che ci odiavamo. Che non le importava nulla al di fuori di sé stessa.
"Perché credi che ti abbia salvata da quella lavatrice? Perché pensi che ti abbia cercata al lavoro? Pensi davvero che non aveva altre persone da contattare? Ha convissuto con te per anni!" Sapevo che le aveva detto ogni cosa ma adesso sentire tutte quelle cose ad alta voce era come un pugno secco in pieno viso "Maca, lei è venuta a letto con te.." fa una pausa, lo dice piano, in un modo così delicato molto distante dai suoi modi di fare bruschi "..era la prima volta con una donna.. pensi davvero che non abbia significato qualcosa? Eppure eri nel letto con lei.." Involontariamente mi sta facendo una doccia gelida "Maca.. sai già la risposta" fa una pausa e io ho il tempo di passarmi una mano sul viso "È scritto ovunque, basta solo prestare attenzione" e poi il colpo di grazia "Maca è morta per te, per tua figlia".
Panico. Credo di non aver mai sentito un dolore al petto così forte. Quelle parole stanno facendo tanto, troppo rumore. È questo il suono di un cuore spezzato? Ancora una parte di me nega l'evidenza, forse quella parte che sta cercando disperatamente di sopravvivere ad una consapevolezza che ormai è chiara a tutti, compresa me "Saray io non ci credo finché tu non lo dirai ad alta voce" il mio è un sussurro, lieve, quasi impercettibile.
"Con Zulema.. non so se fosse amore.. ma ci si avvicina molto" confessa tutto in un fiato. Non sento più nulla. Sono totalmente priva di qualsiasi reazione "Le costava parecchio ammetterlo ma finalmente dopo tanti ostacoli sentiva che con te aveva una possibilità di essere felice.. ma la conosci.. era orgogliosa quanto te.. poi con il cancro.. ha cercato di trattenerti con la scusa del colpo ma sapeva che avrebbe dovuto darti la possibilità di una vita migliore senza di lei.. d'altronde è ciò che volevi" fisso il vuoto senza rendermi conto che le lacrime stanno scendendo a fiumi senza possibilità di fermarsi. Non avevo capito nulla.
Non so con quale forza ma mi riprendo "L'ho persa, Saray. Sono stata stupida.. avrei dovuto.. fare molte cose diversamente"
"No Maca, non ti incolpare! L'ostacolo fra voi non era l'assenza di sentimenti.. quelli c'erano.. ci sono sempre stati anche da parte tua, inutile negarlo.. si vedeva chiaramente! Voi non avete avuto abbastanza tempo. Il tempo serviva a curare il passato e ad accettare il presente.. voi non lo avete avuto" la Gitana aveva una visione di ogni cosa molto più chiara della mia, forse perché non è direttamente coinvolta, eppure adesso ogni cosa stava finalmente avendo un senso.
"Saray.." dico asciugandomi le lacrime con le maniche della felpa.
"Dimmi Bionda" sorrido a sentirla richiamarmi con il nomignolo che lei stessa mi aveva dato, ma non era la stessa cosa.
"Grazie" non c'è altro da dire, semplicemente tutti quei pezzi di puzzle dentro di me si stavano unendo, formando un'immagine che io stessa riuscivo a vedere in maniera limpida. "Vorrei che fosse qui..In qualche modo non se n'è mai andata via" mi guardo intorno, vedo tutta la sua roba, lei è qui senza esserci davvero.
"Manca anche a me, Maca" la sento singhiozzare e capisco che anche per lei non deve essere facile. Si riprende solo per aggiungere "Prenditi cura di te e di tua figlia.. lei vorrebbe questo".
Capisco che è giunto il momento di prendere in mano le redini della mia vita e voltare finalmente pagina.
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Non so voi ma l'intervento di Saray lo vedevo necessario..
Cavoli Maca.. vuoi proprio essere cieca eh!Come state? Vi sta piacendo? Fatemi sapere:)
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I am a warrior
Fanfiction(Dopo Vis a Vis - El Oasis) Dopo il Marocco, Macarena si trova ad affrontare un periodo buio. È possibile che la morte della sua nemica numero uno sia la causa del suo malessere? Tutto ciò che sa è che l'ultimo colpo l'ha segnata parecchio, Maca n...