Non spegnerti, Biondina

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Almeno che non lo fermiamo prima

Lo scorpione prende in mano la situazione "Va bene.. ci sono ancora delle cose da sistemare.. pensateci voi!" mi guarda "Mentre io e te andiamo in ospedale"

La guardo contrariata "Non ci vado in ospedale" protesto ma lei mi afferra per un braccio e mi strattona fino alla sua auto "Si può sapere che cazzo ti prende?" Le urlo liberandomi dalla sua presa una volta salita a bordo.

"Per spaccare il culo a Ramala devi essere totalmente in forma" mette in moto "E per esserlo devi guarire"

Rimango mezza giornata bloccata in pronto soccorso. Sono entrata da sola perché non volevo gente intorno e perché sentivo la necessità di staccare un attimo. Esco a passo sicuro ma inizio a sentire il peso della stanchezza, dovrei dormire almeno un paio d'ore ma so che non c'è tempo da perdere. Non mi posso fermare. Ho come il presentimento che se mi fermassi anche solo un minuto, la mia maschera cadrebbe e sarei travolta dai miei stessi sentimenti. Ormai il sole sta quasi tramontando, vedo Zulema che mi aspetta appoggiata alla sua auto fumando una sigaretta e ha un'espressione indecifrabile sul viso. Getta la cicca a terra e la pesta con l'anfibio.

"Tre settimane di riposo, ghiaccio e questi antidolorifici" dico lanciandole il tubicino arancione.

Legge il nome del farmaco "Uh antidolorifici da cavallo.. deve proprio farti male" dice ripassandomi la confezione.

Alzo le spalle "Non sento niente" dico fredda.

Mi afferra per un polso e mi tira a sé, sbatto contro il suo corpo e il suo profumo mi manda a puttane il cervello all'istante. Mette una mano proprio lì dove più mi fa male e gemo dal dolore "Niente eh? Non sto nemmeno facendo pressione" mi osserva da vicino scrutandomi con quegli occhi magnetici.

"Lasciami!" dico cercando di togliere la mano.

Lei invece mi avvicina di più a sé e abbassa la testa per lasciarmi dei baci umidi lungo il collo "Lasciati andare" mi sussurra, sentirla così vicino è una bella sensazione che mi rilassa appena. Le sue mani scivolano appena sotto la maglietta toccando la mia pelle che subito prende vita al suo tocco. Ha un cazzo di potere su di me ma non è questo il momento di giocare.

Con la pochissima forza di autocontrollo che mi rimane mi divincolo dalla sua presa. Le afferro il collo e stringo, spingendola contro la portiera "Te l'ho detto.. non sono più quella di prima" ringhio.

"Ah no eh?" leggo negli occhi sfida. Con un gesto rapido inverte le posizioni e mi spinge contro la macchina mentre mi bacia la mascella, il collo, la spalla ed è evidente che il mio corpo prende vita al suo tocco perché in un secondo è pieno di brividi. Non sono una macchina, lei significa molto per me. Anche se sto affogando in una pozza di fango e sono a pezzi è inevitabile per me non reagire a lei "E adesso?"

"Niente" mento e lo sa perfettamente. Ogni parte di me sta gridando il contrario.

Sorride sulla mia pelle e mi prende velatamente per il culo "Sei una testa di cazzo"

La sua presa salda sui fianchi e le sue labbra ovunque mi creano dei problemi seri di autocontrollo "Perché tu invece no eh?" Sto lottando contro me stessa per non darle quello che vuole: vedermi cedere "Zulema, perché lo stai facendo?"

Continua a passare le mani ovunque, stando attenta a non farmi male e le sue labbra stanno disegnando prepotentemente una mappa lungo la mia pelle "Non spegnerti, Biondina.. poi non si torna indietro" è un sussurro caldo.

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