Rientriamo a casa amareggiate e sconfitte in religioso silenzio. Nessuna ha il coraggio di esprimersi. Io sono scossa e sento il bisogno di una doccia rigenerante. Alex ferma la macchina davanti al cancello principale e mi rendo immediatamente conto che qualcosa non va "Dove sono le due guardie?"
Zulema alza la spalle non capendo cosa stia realmente accadendo. Scendiamo dalla jeep e le vediamo stese a terra dietro una siepe in un bagno di sangue. Io e lo scorpione controlliamo loro il battito cardiaco, ci guardiamo ed entrambe scuotiamo la testa: Le hanno uccise. Il cancello è aperto e questo mi fa allarmare TRIANA. Goya è fuori di sé ma Saray cerca di contenerla.Tiriamo fuori le armi e le impugnamo saldamente. Io e Zulema entriamo per prime. Accantoniamo i nostri problemi e affrontiamo la situazione fianco a fianco. Comunichiamo a piccoli gesti o attraverso gli sguardi, non mi piace ammetterlo ma nonostante tutto siamo in sintonia. La casa è vuota, arriviamo davanti alla porta della sala operativa. Zulema apre la porta e io entro per prima con l'arma puntata. Ramala, Genaro e i loro uomini sono tutti lì che ci puntano le pistole contro: ci stavano aspettano. Uno di loro tiene Triana sotto tiro. Sono in troppi rispetto a noi. Capisco immediatamente che siamo alla resa dei conti.
"Okay.. tutti calmi" alzo le mani e metto giù l'arma. Ci sono troppe teste calde con armi cariche "Ramala.. falle uscire. La cosa riguarda noi.. loro non c'entrano nulla" indico le mie compagne "Sei un uomo intelligente a cui non piace sporcarsi le mani inutilmente.." lo fisso negli occhi, non ho paura di morire "Due dei nostri sono già stati uccisi" mi riferisco alle guardie "Non c'è bisogno di far scorrere altro sangue"
Lo vedo osservarci tutte e poi prende la decisione più saggia "Fatele uscire".
Mi volto verso la mia squadra "Abbassate le armi e lasciate la villa" esitano "È un ordine!" Le vedo tentennare ancora un momento e poi fanno ciò che ho chiesto, tranne lei. "Vattene di qui" non glielo dico gentilmente, sono così stupida che nonostante tutto la voglio salvare.
Non si muove di un centimetro "Uguali o niente" mi ripete e le rivolgo un sorriso spontaneo. È una sua decisione e la rispetto.
Torno a guardare il mio nemico, mi siedo sulla sedia e lo guardo, consapevole che il mio destino è nelle sue mani adesso.
Scacco matto
"Credo che sia arrivato il momento di mettere le carte sul tavolo" dico appoggiando i piedi sulla scrivania.
"Onestamente Macarena, mi sei sempre piaciuta.. ti ho detto che mi rivedo in te da giovane. Vedi.. io ho sempre provato ammirazione nei tuoi confronti: Vuoi atteggiarti da grande figlia di puttana ma il tuo cuore è troppo grande e fondamentalmente sei un'ingenua" mi parla con estrema tranquillità.
Ci penso su "Non so se essere lusingata o offesa"
"Questa storia è molto più grande di te.. non sei mai stata all'altezza di giocare la partita" mi spiega sedendosi di fronte "Sei arrivata in Marocco credendo di poter spostare le montagne.. il tuo problema è che ti fidi delle persone sbagliate" scuote la testa come un padre deluso.
"Genaro mi ha fregato per bene.. credo che la disperazione giochi brutti scherzi" sorrido amara.
"È qui che ti sbagli.. lui sicuramente è un pezzo di merda ed è per questo che è il mio braccio destro.. sono mesi che miriamo a tua figlia e lui ha eseguito un ordine.. noi tutti qui stiamo eseguendo degli ordini.. " rivolgo lo sguardo a quello psicopatico, i suoi occhi sono assetati di sangue "Il fatto è che qualcuno muove le fila e tu sei scomoda. La tua reazione è stata scomoda ammazzando due dei miei. Tu dovevi morire quella notte"
Capisco dove vuole arrivare "Mi ammazzerai, vero?"
"Non io.." ha un sorriso comprensivo "Ti ho avvertita appena sei arrivata.. non riconosci gli amici dai nemici.. Il punto è che non stavo affatto parlando di lui" indica Genaro. Sono confusa. Ma poi il mio istinto collega tutti i tasselli. Zulema non era sorpresa dello coinvolgimento di Ramala, Cepo che non sapeva nulla sulla sua sopravvivenza. Mi giro di scatto alzandomi in piedi e guardo lo scorpione "Sei venuta in Marocco per combattere il nemico. Ma non hai capito che il tuo nemico dormiva nel tuo stesso letto"
Lei mi sta puntando la pistola contro "Scusa Bionda" fa spallucce.
Sono incredula. È un incubo e adesso sto per svegliarmi. Lo so. "È così Macarena.. a volte semplicemente non vediamo ciò che non vogliamo vedere" Ramala è una voce di sottofondo. Non sto capendo più nulla, la guardo negli occhi. Non sta accadendo davvero. Non può avermi tradita in questo modo "Uccidila".
Infilo le mani in tasca e sento un pezzo di carta, lo tiro fuori e leggo la frase del volantino che avevo trovato in quel hotel maledetto. Alzo lo sguardo sulla mia esecutrice. Lei mi restituisce lo sguardo puntandomi l'arma contro, la carica. Una parte di me è convinta che non riuscirà a spararmi ma la testa mi dice che forse non l'ho mai capita veramente. Non la conosco. Quella davanti a me è un'estranea. Ho paura. Sofia, penso alla mia bambina, aggrappandomi al suo ricordo. Che ne sarà di lei?
Ti ho salvato per ucciderti io stessa.
Forse sta solo mantenendo la sua promessa "Zulema?" Il mio stupido e ingenuo cuore crede ancora in lei. Chiudo gli occhi in una frazione di secondo sento uno sparo. Un dolore atroce non mi permette di respirare. Sento freddo. Cado a terra ma i miei occhi non si staccano dai suoi. Il suo sguardo. I suoi lineamenti arabi. Più la guardo e più non riesco a riconoscerla. Chi è lei? Che succede adesso? Morirò?
Il buio.
Be a warrior not a worrier, Macarena
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I am a warrior
Fanfiction(Dopo Vis a Vis - El Oasis) Dopo il Marocco, Macarena si trova ad affrontare un periodo buio. È possibile che la morte della sua nemica numero uno sia la causa del suo malessere? Tutto ciò che sa è che l'ultimo colpo l'ha segnata parecchio, Maca n...