Tangeri

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La telefonata di Zulema ci porta a sud di Tangeri, sullo stretto di Gibilterra "Questa volta voglio molta più discrezione" guardo la villa "Saray, voglio la planimetria della villa di Zulema. Riccia e Goya, controllate quante armi sono a nostra disposizione e preparate i borsoni. Alex.."

"Trovo un rifugio nel raggio di dieci chilometri dalla villa e preparo i miei uomini" mi anticipa lui e gli regalo uno sguardo d'intesa.

"Triana.. Zulema cambierà telefono, ne sono certa. Però hai ancora le immagini satellitari per osservarla da lontano. Non sono sicura che lei sappia che l'abbiamo rintracciata" la ragazza si mette immediatamente a lavorare, guardo le immagini sullo schermo gigante e sorrido: siamo di nuovo in pista.

Appena Alex ha trovato un punto d'appoggio, ordino alla mia squadra di prepararsi e carichiamo le Jeep con tutto il necessario. Saliamo a bordo e partiamo, il viaggio è lungo, prima arriviamo meglio è.

Saray è seduta accanto a me, mi lascia i miei spazi ma è una continua presenza "La rivedrai presto, lo sai" non rispondo. So a chi si riferisce. Zulema popola sempre parte dei miei pensieri, con la differenza che adesso sono tutti negativi. Faccio finta di non aver sentito "Cosa pensi di fare?" Insiste.

"Farò quello che ho detto" continuo a guardare la strada, ignoro il suo sguardo e la sua voglia di capire cosa mi passa per la testa. Sono convinta di quello che dico, Zulema ha davvero distrutto tutto quanto, temo sul serio che la prossima volta lamia rabbia agirà per me.

"Senza darle nemmeno il tempo di spiegarsi?" Non sono sicura che sappia quanto mi stia dando fastidio in questo momento, i nervi si tendono come corde di violino e accende un fuoco pericoloso dentro di me.

"Ha avuto tutto il tempo per farlo prima di spararmi" mi volto e la fulmino con lo sguardo. Anche se la Gitana la difenderà sempre, il mio unico pensiero è la facilità con la quale mi ha sparato. Io non lo avrei fatto "Saray, se sei così titubante forse non dovresti venire. Non voglio più persone che mi mettono i bastoni tra le ruote"

Sbuffa rumorosamente e lascia cadere il discorso. Poi sussurra a se stessa "Dico solo che la Maca che conosco non farebbe mai una cosa del genere" forse è questo il problema: quella Maca non è più qui.

Dopo cinque ore di viaggio, Alex svolta in una strada secondaria sulla destra e finiamo davanti a una villa a due piano con due guardie all'ingresso.

"Maca, questa villa è molto più sicura della precedente

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"Maca, questa villa è molto più sicura della precedente. C'è un piano di sicurezza di ultima generazione limitrofe e ho raddoppiato la scorta. Non c'è nulla a distanza di chilometri e sulla strada secondaria che abbiamo percorso ci sono dei sensori. Chiunque l'attraverserà, noi lo sapremo con largo anticipo e saremo pronti. È praticamente una fortezza" indica le telecamere, così piccole da non riuscirle quasi a vedere e i sensori sul perimetro.

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