Solo noi

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Buonasera Splendori notturni!

Vi lascio un capitolo.. 🌶️🔞🌶️🔞
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Prendo la busta gialla che mi ha lasciato quel bastardo e mi chiudo in camera. Mi siedo sul letto e mi prendo qualche secondo prima di aprirla: sono foto di Sofia.

Promemoria

Sì un promemoria di cosa mi sto perdendo, lei cresce a vista d'occhio ogni giorno e io non so nemmeno se e quando la rivedrò.

Questa storia è una matassa di fili senza senso che non riesco a sbrogliare. Il mio istinto mi dice che ho davanti a me la soluzione ma che semplicemente non riesco a vederla. Mi stendo ed esausta mi addormento. 

Sofia è in braccio a me, gioca con i miei orecchini e ride. Mi piace tanto la sua risata. Qualcuno entra in camera. È Genaro, sono contenta di vederlo è tornato presto dal lavoro. Tira fuori una pistola e mi spara. Sono a terra e non riesco a muovermi. Lo vedo portare via Sofia. Buio pesto.

Mi sveglio di soprassalto con il cuore in gola  "Ehi Bionda" Zulema è seduta accanto a me e mi sta accarezzando la schiena.

Ho ancora il fiato corto e sono agitata "Era solo in incubo.. puoi andare" guardo la sveglia sul comodino: le cinque del mattino. Ho dormito due ore.

Ignora la mia richiesta, continua ad accarezzarmi mentre cerco di fare dei lunghi respiri per ritrovare il controllo perso "Respira a fondo.. così brava"

"Mi dispiace averti svegliata" la guardo negli occhi, è stanca. Ma è sempre bellissima.

"Stavi urlando come una pazza" ride appena. 

Mi passo una mano sulla fronte "Zulema è presto.. torna a dormire"

Non si muove di un centimetro, resta al mio fianco "Stai bene?"

"Non mi va di parlarne" non le mento. Non sto bene. Ma non voglio affrontare questo discorso. Annuisce e si alza privandomi del suo tocco.

"Come vuoi" si dirige verso la porta un po' delusa anche se cerca di nasconderlo, la fermo richiamandola. Se richiudo gli occhi ho paura di ritornare al punto di partenza.

"Zulema" sto per chiederle qualcosa che entrambe non avremo mai creduto possibile, ma mai come ora sento il bisogno di averla accanto "Resteresti con me?"

Annuisce e si infila sotto le coperte. Rimane sul bordo, non mi sfiora nemmeno, è una situazione nuova per entrambe. Sento di aver bisogno del suo contatto fisico. Mi faccio piccola, mettendo la testa sulla sua spalla e inizio a disegnare dei cerchi con le dita sul suo ventre. È rigida sotto di me. Sento quanto è a disagio, un po' mi diverte percepirla così: la grande Zulema l'indomabile a disagio a causa mia. Non mi ha ancora chiesto di smetterla. Alzo un po' la testa e le lascio dei piccoli baci sul collo. Il suo respiro si fa più pesante e la sento rilassarsi, sta reagendo al mio tocco. Non so perché sto facendo tutto questo. Forse è perché vorrei provare qualcosa che non sia dolore emotivo. Voglio sentire qualcos'altro. Voglio sentire lei

"Non te ne approfittare" mi avverte scostandomi appena, mantiene un tono dolce come se non lo pensasse veramente. 

"Perché?" Sono sicura che le piaceva. Il suo corpo me lo stava chiaramente dicendo. 

"Non sei lucida" e da quando si fa questo scrupolo?

"Non lo ero nemmeno la prima volta" le ricordo quasi divertita.

Sbuffa diverso"

Questa conversazione mi sta piacendo un sacco, è la prima volta che ne parliamo e che soprattutto mi risponde "In che senso?"

I am a warrior Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora