Vendetta

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UNA SETTIMANA DOPO IL MIO RISVEGLIO

Finalmente riesco ad alzarmi dal letto, il braccio è ancora praticamente inutilizzabile: non riesco a muoverlo e lo sento totalmente staccato dal corpo. Questo fatto influenza molto il mio stato d'animo, non parlo con nessuno nonostante tutti cerchino di tirarmi su il morale. Ma il punto è che ho bisogno solo di stare bene. Ho bisogno solo di me stessa. Il proiettile mi ha lasciato una ferita a circa cinque centimetri dal cuore, dicono sia stata molto fortunata, ne resterà una bella cicatrice. Cinque centimetri più in là e non sarei qui.

Sono davanti alla piscina, cerco un po' di calma in questa tempesta e vedo un ragazzo in lontananza che veglia su di me "Alex"

Si avvicina e rimane in piedi sull'attenti "Buongiorno.. come posso esserti utile?" Non mi chiede come sto e non ha idea di quanto le sono grata.

"Tu e i tuoi uomini siete ancora pagati da lei?" Lo guardo dritto negli occhi.

"Sì, signora" ormai il tradimento di Zulema non faceva più notizia.

"Signora no.. Macarena" lo corressi "Quanto le siete leali?" Lo studio, voglio capire se ho ancora dei traditori in casa.

"Siamo un servizio a pagamento.. non si parla di lealtà" mi spiega "Soprattutto quando si ha un capo come Zulema Zahir" effettivamente Zulema non è mai stata brava nei rapporti umani.

"Lavoreresti per me al giusto prezzo? I soldi non sono un problema" Gli chiesi assottigliando lo sguardo.

"Si certo, Macarena" annuisce convinto "Se posso essere sincero, personalmente preferisco lavorare per te" mi sono sempre trovata bene con lui e sento che mi è fedele.

"Bene allora.. considerati assunto insieme al resto dei tuoi uomini" gli sorrido.

Fa per andarsene ma poi si gira "Non sono venuto a trovarti, non perché non mi interessasse il tuo stato di salute.."

"Ma perché hai capito che avevo bisogno di spazio" annuisco "L'ho capito e lo apprezzo, Alex" mi sorride e poi torna in posizione sul perimetro.

UN MESE DOPO IL RISVEGLIO

Riesco per la prima volta a muovere il braccio completamente e finalmente posso tenere le posate con entrambe le mani. Posso prendere oggetti leggeri e vestirmi da sola. Tutto questo non mi sembrava possibile un mese fa ma oggi.. oggi posso farcela! La fisioterapia e le medicine finalmente fanno l'effetto desiderato ma la strada è ancora lunga.

Sono seduta sul divano a leggere quando si siede accanto a me Triana. Non riesce a parlarmi ma so cosa la turba "Non è colpa tua"

"Se ti avessi avvisata" ha le lacrime agli occhi.

La guardo "Non potevi fare nulla. Non è colpa tua e hai rischiato molto.. ti è andata bene ma poteva andare peggio. Non sentirti in colpa, tutto sommato sto bene!" le faccio un piccolo sorriso. La colpa è solo mia, mi sono fidata della persona sbagliata. Zulema più di una volta mi ha dato dimostrazione di essere totalmente inaffidabile, ma il cuore è cieco. Non permetterò più di farmi controllare dai miei stessi sentimenti. Goya e Riccia ci raggiungono.

Iniziano a parlare fra di loro ma io mi estraneo completamente dal discorso. Riesco a stare bene solo isolandomi. Mi alzo e vado sul balcone che da sul mare, mi accendo una sigaretta e cerco il mio equilibrio. "Non dovresti fumare" sento Saray alle mie spalle. Non c'entra nulla ma questo suo gesto mi fa innervosire forse perché immagino che Zulema avrebbe fatto la stessa cosa.

"Saray, ti prego.. lasciami" cerco di usare un tono educato ma comunque distaccato.

"Mi odi?" Mi fa questa domanda a bruciapelo, appoggiandosi alla ringhiera accanto a me.

"No" non riesco nemmeno a guardarla "Non ce l'ho con te.. ma non riesco a starti vicina per il momento"

"Ti ricordo lei" non è una domanda, lo sa. Lo ha capito "Ma io non sono come Zulema"

"E questo è il motivo per il quale non sei ancora morta, Gitana" mi giro e la guardo piena d'odio "Anche se ogni volta la tentazione è decisamente troppo alta"

"Sai è buffo.. tu da quando ti sei svegliata sei uguale lei" sento che mi sta dicendo la verità senza volermi provocare ma dovrebbe sapere che certe parole sarebbe meglio non dirle.

Scatto su di lei, puntandole la pistola contro "No.. Sono decisamente molto peggio" sorrido appena "Si dice che per vedere un cattivo devi fare incazzare un buono e indovina un po' Gitana.. sono incazzata da morire!" abbasso l'arma e cerco di calmarmi "È tutto molto recente e mi sento una bomba a orologeria.. finché non sarò totalmente guarita, ti consiglio
di starmi alla larga" dico digrignando i denti. La lascio lì mentre rientro.

UN MESE E MEZZO DOPO IL RISVEGLIO

Il mio braccio è quasi totalmente guarito anche se lo sento ancora un po' debole. Posso fare qualsiasi cosa! La dottoressa mi ha detto che posso piano piano tornare a tirare al sacco facendo molta attenzione a non sforzare. Sono felice di poter tornare ad allenarmi, è una cosa che mi è mancata molto durante questa convalescenza.

In cucina, le ragazze sono impegnate in una conversazione animata mentre preparano la cena ma, appena mi vedono entrare, il gelo cala nella stanza.

Sono stata molto pesante nell'ultimo periodo ma non ho intenzione di scusarmi per questo. Fino ad ora mi sono limitata al saluto, le guardo un po' e poi siedo accanto a Saray "Che si mangia oggi?" Basta solo questa innocente domanda a farci tornare come un tempo.

"Pollo al curry, Biondina!" Esclama Goya agitando il mestolo.

"E vi fidate?" Chiedo un po' sospettosa.

"Nel dubbio cerco il numero di una pizzeria a domicilio" ride la Riccia.

"Ehi! Guardate che il mio amore cucina benissimo!" La difende Triana.

Appoggio la testa sulla spalla di Saray e lei mi lascia un bacio veloce sulla testa "Bentornata Biondina" mi sussurra.

OGGI

Sono ancora a terra, dolorante a causa dello sforzo fisico dovuto al duro allenamento.

Rialzati cazzo. C'è ancora del lavoro da fare. Ti ho detto di rialzarti Macarena!

Sento la voce di mio padre risuonarmi nelle orecchie come se fosse accanto a me.

Saray entra in palestra e mi porge la mano che io afferro immediatamente "Vai a farti una doccia, è il momento di tornare a lavorare"

Una parola è scolpita nella mia mente: VENDETTA.

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Buongiorno Splendori!☀️

Maca cazzuta Ferreiro è pronta a rimontare in sella.

Prevedo il disastro 😅

I am a warrior Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora