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~Liz~

Mi giro nel letto ma di fianco a me sento una presenza , familiare, con un odore molto forte e delizioso. Serro leggermente gli occhi , ma la figura alla mia destra è sfocata quindi li apro del tutto.
Vedo Aron a pancia in giù , con le mani sotto al cuscino dormire profondamente. È mezzo nudo, porta soltanto i boxer blu elettrico che gli fanno un bel sedere. Ho dei ricordi sfocati della sera precedente, penso e ripenso a ciò che ho fatto. Il suo membro avvolto tra le mie labbra , lui che ansima e geme, io che mi eccito solo al pensiero che lui possa avere piacere. Non era la prima volta che lo facevo, ma con lui era diverso. O perché ero ubriaca o forse il suo negare di fargli un pompino mi eccitava ancora di più. Decido di alzarmi dal letto e scopro che indosso soltanto l'intimo.
"Gemma!" metto le mani sulla faccia e prendo il mio telefono che si trova sul comodino difianco a me.
Dieci chiamate da mia madre e dieci da Gemma.
Decido di chiamare mia madre per prima. Sono le otto, starà già sveglia a quest'ora.
<Liz Rodríguez! Come ti è venuto in mente di dormire a casa di Gemma senza avvisarmi!?> adoro quella ragazza, gli ha detto che dormivo da lei.
<scusa mamma, stavamo vedendo un film e avevo spento la suoneria del telefono e poi mi ero addormentato e non ti ho più chiamata>
<Liz mi hai fatto prendere un colpo sai? Non farlo mai più> ha la voce dura ma allo stesso tempo piena di delusione e preoccupazione.
<scusa ancora>
<Bhe i libri per l'università c'è li hai o te li devo portare da Gemma?>
<NO! Me li presterà lei tranquilla>
<va bene, vado a lavoro>
<a dopo>
<ciao> e stacca
Adesso chiamo Gemma.
<brutta stronza perché non rispondevi!?> anche lei è arrabbiata .
<Gemma mi dis->
<ti rendi conto che ho passato tutta la sera a cercarti?>
<mi dispiace>
<con chi eri!?> dice alzando la voce
<Aron> dico a bassa voce
<Liz non voglio che lo frequenti>
<non ci stiamo frequentando> mi alzo e vado vicino alla finestra appoggiandomi sul davanzale.
<allora perché eri con lui!?>
<ero ubriaca >
<ti ha obbligato a scopare?>
<cosa? No>
<e allora che avete fatto>
<Gemma lui non voleva sono stata io ad insistere>
<non puoi fidarti di lui >
<perché!>
<Liz si scopa ogni ragazza che incontra>
<non provo niente e non voglio saperne niente è stato un errore come la prima volta>
<prima volta? Liz sei stato con lui apre volte?> è nervosa
<si>
<ne parliamo da vicino , a dopo> non mi da il tempo di salutare che stacca.
Mi giro e vedo che il ragazzo moro si sta svegliando. I miei vestiti sono a terra ai piedi del letto, mi avvicino e li prendo . Comincio ad infilare i jeans ,
"Buongiorno" dice il moro mettendosi seduto e stropicciandosi gli occhi .
"Giorno" metto la maglia, non penso sia adeguata per l'università.
"Dobbiamo andare a lezione" dice sbadisgliando
"Bhe..."
"Ti darò un passaggio" sapendo che l'università è lontana rispetto alla confraternita.
"Grazie" sorrido
"Sei molto sexy con questa maglietta, ma lì non penso che ti facciamo entrare così, ti do una mia maglia" si alza dal letto
"Non c'è né bisogno posso chiamare la mia am-"
"Tieni" mi lancia una t-shirt bianca a maniche corte. Mi andrà enorme! Tolgo la mia maglia senza vergogna, ormai mi ha già vista nuda ed anche in intimo, ed infilo la sua t-shirt. Dato che è molto lunga la infilo nei pantaloni , ma non tutta.
"Sei molto bella con la mia t-shirt" arrossisco non sapendo perché, e mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Vado a farmi una doccia" prende la sua roba e va nel poccolo bagno e si chiude dentro. Dopo un po' sento l'acqua della doccia accesa, è entrato sotto la doccia.
Come dovrei comportarmi dopo ieri sera. Gli ho fatto un pompino, bhe non c'è niente di male ma non stiamo neanche insieme ! Sapevo che dovevo fermarmi alla prima bottiglia di birra, e invece ho ceduto facendomi trasportare dall'atmosfera dell'ambiente. La cosa che non riesco a capire e il perché ho voluto continuare per poi imploralo di fargli un pompino. Non è da me ...

"Liz andiamo" mentre riflettevo e mi perdevo tra i miei pensieri non mi ero accorta che Aron era uscito dalla doccia ed è già vestito e profumato.
Mi alzo dal letto e prendo il mio telefono e lo metto in tasca .
Usciamo dalla camera e scendiamo le scale ,vedo che ci sono ancora delle persone della festa di ieri.
"Non farci caso, andiamo" camminiamo e usciamo di casa . L'aria fresca mi invade le narici e mi rilassa.
"Liz"
"Arrivo" lo raggiungo e salgo nella sua macchina.
È molto spaziosa e grande, i sedili sono in pelle e profuma di menta.
"Vuoi un po' di musica?" annuisco e accende la radio.
Venti minuti dopo siamo arrivati all'università . Parcheggia la macchina e scendiamo ,
"Ci vediamo in giro?" dice
"Si va bene" dico e vado verso l'entrata .
Percorro il corridoio ed entro  nella mia aula che si trova in fondo al corridoio.
"Buongiorno" dico con l'affanno.
"Signorina Rodríguez è cinque minuti in ritardo" il professore di giurisprudenza è molto severo.
"Mi scusi , stamattina ho fatto tardi e-"
"Si sieda" annuisco e con il fiatone , perché ho corso mi siedo accanto a Gemma.
"Dopo ti racconto" dico alla bionda , e lei annuisce trafiggendomi con lo sguardo.

Dopo tutte le lezioni finalmente usciamo e pranziamo nel nostro piccolo posticino.
"Aron Parker? Sul serio Liz? Non è un buon ragazzo" dice Gemma.
"Posso sapere il perché?" domando addentando il tramezzino al tonno che ho comparato alla mensa.
"Andava a letto con tantissime ragazze"
"Bhe andava" puntualizzo
"Liz sicuramente ci andrà ancora, al liceo dove andava lui era sempre il più popolare e aveva la fila di ragazze"
"Bhe a me non importa Gemma ,era solo sesso"
"Era o è ancora?"
"Gemma"
"Liz non sarà mai solo una volta"
"Bhe se ci saranno altre volte sarà solo sesso"
"Non voglio che ci resti male" mi appoggia la sua mano sulla mia gamba
"Gemma tu gli andavo dietro?"
"Assolutamente no, io ero presa da David"
"Ricordo" ridacchio
"Già" ridacchia anche lei "mi prometti che starai attenta?"
"Si capo"
"Hey ma quella t-shirt?"
"È di Aron"
"Liz"
"Me l'ha voluta prestare" alzo le mani e lei mi brucia con lo sguardo.

Nel pomeriggio ritorno a casa e saluto mia madre. Salgo le scale ed entro in camera mia ,entrando immediato nel bagno pronta a farmi una doccia calda. Mi spoglio e lascio i miei indumenti per terra.
Entro nella doccia e apro il getto d'acqua calda che tocca la mia pelle e mi rilasso cercando di essere spensierata.
Fortunatamente il prossimo esame lo avrò ad ottobre , e per un bel po' non dovrò essere sotto stress.
Finita la doccia esco fuori e prendo due asciugamani, uno me lo avvolgo in testa come turbante è un altro intorno al corpo.
Vado in camera mia e sento il telefono squillare .
<Gemma>
<hai letto l'email dell'università ?> dice entusiasta
<no, perché?>
<perché la settimana prossima andremo a New York per tutto l'anno a studiare>
<cosaaa?> dico emozionata
<sii>
<vado subito a leggere l'email> attacco e apro l'email dell'Università .

Cari ragazzi,
Buon inizio anno scolastico a tutti voi.
Volevo informarvi che tutti noi professori abbiamo deciso di farvi fare un viaggio a New York per studiare e fare anche un alternanza lavoro se ci saranno le possibilità .
Spero che possiate partecipare tutti .
Il viaggio è gratuito ovviamente e non preoccupatevi di niente, dormirete in un appartamento. Sarete  assegnati  per coppia da due persone.
Saluti dalla professoressa Pattinson .

"Siii oddiooo un sogno che si avvera" scendo immediato giù in cucina e dico della notizia a mia madre. È molto felice ma anche triste perché starò via per molto tempo, ma è un sogno che si avvera per me .

SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazzi!
Scusate per la mia inattività, ma non avevo molte idee.
Spero che questo capitolo vi piaccia!
Buona lettura ❤️

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