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~Aron~

Esco dalla doccia e prendo un asciugamano e lo avvolgo in vita e con un'altra piccola asciugamano strofino i capelli per far togliere l'acqua in eccesso e li lascio umidi.
Ripenso a ciò che ho fatto prima. Ma che coglione sono ! So che era imbarazzante dopo avergli fatto un ditalino in aereo ma le ho fatto salire quattro piani .
"Aron muoviti" mi urla il mio migliore amico dalla porta del bagno.
Il nostro appartamento è grade ma l'unico problema è che non ci sono i bagni nelle nostre camere e siamo costretti a dividerci l'unico bagno che abbiamo nel cordoio.
La mia camera ha un letto matrimoniale, con difronte un armadio grigio . Le pareti della camera sono di un grigio scuro quasi tendente al nero. Ho una scrivania enorme in legno e di fianco c'è un balcone dove si vede mezza città.
La camera di James è bianca e nera , ed anche lui ha un letto matrimoniale e una scrivania enorme in legno, anche se non ha il balcone ma ha una finestra.
La cucina è piccola , ma la cosa più bella è il salotto!
Si trova un divano enorme e molto spazioso . È di colore marrone ed è in tessuto , dietro ad esso si trova un tavolo stretto e lungo ,in vetro nero .Difronte si trova una televisione con uno schermo molto grade . Tutta la casa è color grigia , ne scuro e ne chiaro.
Esco dal bagno con solo un'asciugamano addosso.
"Eddai amico potevi pure portarti dei vestiti" dice compendosi gli occhi.
"James abbiamo entrambi il cazzo , se lo vedi non ti scandalizzi"
"Non mi importa, adesso spostati che devo farmi una doccia. Puzzo come un cane bagnato"
"Fai schifo" vado in camera mia e chiudo la porta. Dal comodino vicino al letto prendo un paio di box neri e me li infilo. Vado verso l'armadio aprendo le ante e vedo cosa indossare. Decido di indossare un paio di jeans neri , e una camicia bianca . Indosso prima il jeans, che calza a vita bassa , e poi indosso la camicia lasciando tre bottoni aperti sul petto in modo da far intravedere il tatuaggio.
Mi avvicino alla scrivania e prendo il mio profumo preferito, Boss, e lo spruzzo un pó sui polsi e sul collo. Me lo regaló mia madre un anno fa ,prima che mi lasciasse...
Scaccio questo brutto ricordo, sistemo i miei capelli con le mani scompigliandoli .
Prendo le Nike air Ford bianche e le indosso, metto una collana di acciaio ed esco fuori la stanza.
"James hai finito?"
"Si" esce dalla camera . È vestito uguale a me ma invertendo il colore dei vestiti.
"Mi hai copiato" diciamo insieme , ridacchiamo e usciamo insieme dalla porta di casa.
Appena chiudo la porta mi giro e vedo le due ragazze anch'esse chiudere la porta. L'unica che guardo è la ragazza dai capelli ramati..
Ha un vestitino bianco, a bretelle . La gonna è svolazzante ma non molto ,e sul seno è aderente lasciando intravedere tutta la sua forma.
"Che ci fai qui" dice la bionda , rivolgendosi in modo sgorbutico.
"Ci abito" dico non chalance
"Ti rendi conto che per colpa tua non ho potuto mettere i tacchi perché ho dovuto salire quarto piani e mi fanno male i piedi !?"alza la voce , sembra una gallina.
"Si era chiuso l'ascensore da solo" dico guardando avanti e passando d'avanti a loro e James mi segue ed entriamo nell'ascensore .
"Chiuso da solo? Sul serio?" dice il mio migliore amico
"Cosa avrei dovuto dire?"
"Sono stupide , ci avranno creduto"
"Già" premo il pulsante del piano terra.

~Liz~

"Si. Era. Chiuso. L'ascensore. Da solo!? Sul serio!" urla Gemma
"Gemma calmati è un coglione non lo pensare"
"Non so tu come fai a restare calma ma io al posto tuo gli prenderei il cazzo e glie lo staccherei" si appoggia alla parete del muro vicino alla porta "e per di più è anche il nostro vicino di appartamento" mi teme le mani in faccia.
Che coglione, che scusa è mai questa! Sono così sfortunata che mi è capitato come vicino. Prendo la mano di Gemma e ci avviamo al l'ascensore che è già sceso al piano terra. Premo il pulsante per chiamarlo e dopo un cinque minuti si aprono le porte ed entriamo e premiamo il pulsante per il piano terra.
Usciamo dal l'ascensore e troviamo tutti nell'atrio.
"Ragazzi vi lasceremo la serata libera, come tutto l'anno del resto"
Esultiamo tra di noi.
Ormai non siamo più dei ragazzini, ma stiamo crescendo e sappiamo badare a noi stessi, siamo qui per i nostri studi e per il nostro futuro .
"Che bello siamo liberee" urla di gioia Gemma alzando le braccia in aria, ridacchio .
"Dove vogliamo andare?" domando
"Per festeggiare questo viaggio andremo in qualche locale"
"Ci sto"
"Strano pensavo dicesti di no"
"Ho deciso di dare qualche cambiamento alla mia vita ed essere un po' più libera"
"Già mi piace questa nuova Liz" dice fiera di me.
Mi prende la mano e usciamo fuori dall'atrio e ci imbarchiamo nella grande città di New York .

Passeggiamo per le strade e in ogni punto della città troviamo negozietti  , bar, caffetterie e tanto altro.
Camminando più avanti troviamo una fila di gente entrare in un locale . Decidiamo di andare anche noi.
Ci mettiamo in fila e aspettiamo che si smuova e andare nel locale man mano.
Dopo una ventina di minuti finalmente entriamo!
È strano questo posto......
L'ambiente è soffuso da luci led rosse , odore di alcol, e in fondo alla sala c'è un piccolo palco con dei pali. Vediamo delle ragazze ,ma anche donne, mezze nude con soltanto un paio di slip molto fini è un reggiseno che compre a mala pena i capezzoli .
"Liz"
"Gemma"
"Tu pensi che"
"È prorpio quello"
"Siamo finite in uno street club" diciamo insieme sbalordite.
"Come abbiamo fatto a non accorgercene con l'insegna -entra e sarai soddisfatto- con delle gambe sexy che spuntano da dietro la scritta" continua Gemma un po' nervosa.
"Eravamo troppo prese dal momento che eravamo libere per la serata"
"Ok andiamocene perché vorrei ballare ,no vedere delle ragazze nude" sembra molto nervosa
"Gemma tranquilla non è niente , sono solo delle ragazze mezze nude che ballano"
"Non mi interessa ha rovinato la nostra serata" mi prende per mano e ci incamminiamo all'uscita.
Usciamo e Gemma fa un sospiro per cacciare tutta la tensione. La conosco , quando fa così è molto nervosa .
"Gemma cos'hai?"
"Niente" mente
"Stai mentendo ! Ti conosco Gemma, tu non sei così. Ci avresti riso sopra e invece sei molto agitata"
"Liz" mette le mani in faccia "sono molto confusa , ma non me la sento di parlare e non è nemmeno il momento"
"Va bene , ma promettimi che me lo dirai" gli tolgo le mani dalla faccia . Lei annuisce .
"Bene andesso non pensiamoci e andiamo a divertirci sul serio"
"Va bene andiamo" la prendo per mano e ci incamminiamo alla ricerca di qualche locale.

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