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~Liz~

Il mese di settembre è passato. Dopo quel giorno in cui Aron mi chiese scusa il resto dei giorni passarono bene. Ridevamo , scherzavamo , scopavamo. Uscivamo anche , con Gemma e James. Finalmente siamo andati in una discoteca , che per me era la prima volta e devo dire che è stato molto divertente, togliendo il fatto che ho vomitato tre volte su una ragazza, e togliendo i mal di testa che mi sono venuti il giorno dopo. Ma c'è una prima volta per tutto.
Liam poi mi ha contatta tre giorni dopo, ci scriviamo spesso e ci vediamo anche per chiacchierare. Siamo diventati buoni amici. Aron sembra non prenderla bene questa amicizia, ma non capisco il perché !
Gli chiesi più di una volta se fosse geloso ,ma diceva sempre di no, anche perché non stiamo insieme e non ne vedo il motivo. Anche se ammetto , anche a me darebbe fastidio se qualche ragazza si avvicinasse, come quella Susy . La cameriera della caffetteria che andiamo sempre a fare colazione noi quattro. Una ragazza alta e snella , capelli molto biondi quasi bianchi . È di origine scandinava. È davvero tanto bella ma il modo di come si avvicina ad Aron per attirare la sua attenzione mi infastidisce. 
Poi c'è Gemma , alla fine non mi ha voluto dire niente.  Quando mettevo quell'argomento in mezzo e le parole che mi disse quella mattina , lei cercava sempre di evitarlo e cambiando discorso o ignorandomi facendo finta di non sentirmi. Ho lasciato stare , preferisco che me lo dica lei.
Poi ci sono gli esami, Bhe l'ho superato. In quelle settimane di fine settembre ho studiato tantissimo , e inizio ottobre ho fatto l'esame e quattro giorni dopo ho saputo che l'ho superato. E  per pagarmi l'università sto lavorando nella libreria di Elizabhet. Anche se non viene nessuno , o almeno qualche ragazzina a prendere qualche libro di vecchia edizione , la aiuto a tenere pulita la libreria . Cercando ogni giorno di togliere la polvere.

"Ei non vale, la palla dovete passarmela anche a me" dice Liam. Ci troviamo al parco io , Aron ,Gemma e James , e si sono uniti anche Liam, Ari e karen la fidanzata di James. Non si vedevano da un mese ed è venuta ieri da Washington, dove abitiamo noi.
Aron dice che è antipatica ma in realtà la trovo molto simpatica e amichevole. Abbiamo fatto shopping in questi giorni , insieme anche a Gemma e Ari. Ci troviamo bene , o almeno io. Mi ha anche raccomandato di non pensarlo molto ad Aron quando fa lo stronzo e se continua ha detto di chiamarla così gli da qualche lezione . Sono molto amici i due mi ha detto, anche Aron lo disse.
"Un attimo ricciolino" risponde Aron acido e gli butta la palla , ma gli va in faccia perché l'ha lanciata con molta forza .
"Aron" lo riprendo
"Non è colpa mia se il ragazzo è debole"
"O sei tu che sei molto forte e strafottente"
"Non è vero"
"Si che è vero" ok forse litighiamo spesso , ma poi rifacciamo subito pace .
"Non incominciate" si lamentano James e Gemma.
"Non stiamo litigando" diciamo io e il moro, ci guardiamo e ridacchiamo.
"Mi sono scocciata di giocare ,vado a fare una passeggiata" dico.
"Veng-"  stava per dire Liam
"Vengo anch'io, voi continuate" dice Aron interrompendolo. Gli altri annuiscono.
"Non vi perdete" dice James
"Con me nessuno si perde"
"Ti ricordo quel giorno al lago" dico
"Esatto" accordano Gemma e James
"Bhe è stato per sbaglio"
"Lasciamo stare, noi andiamo" dico e ci incamminiamo  .
Mando un messaggio a mia mamma.
In questi giorni la sento molto fredda , mi risponde raramente , e mi chiama poco. Spero non sia successo niente di grave .
•mamma che fai ?•
•come va a lavoro? E con Arturo?•
Arturo è il suo  compagno , ci conosciamo da quando avevo sedici anni. Non dico che fosse come un padre, ma ha sostituito il mio quando non c'era, lo vedevo quasi sempre e mia madre sembra molto felice con lui. 
"Che succede?" domanda Aron
"Niente ho mandato  un messaggio a mia madre"
"Ti ha risposto al messaggio di stamattina?"
"Si, era tornata da poco da lavoro"
"Bhe menomale che ti ha risposto"
"Già" Aron sa qualcosa , ma no tutto.
"Vuoi parlarne un po'?"
"No" cerca in tutti i modi di farmi tirare fuori l'argomento di mio padre, ma non ne voglio parlare. Non sono in vena . 
"Va bene"
" come va con tuo fratello?" mi ha accennato qualcosa sul fatto che loro non hanno  un bel rapporto, ma non mi ha voluto dire più niente.
"Non lo sento  da un po' ormai e non voglio sentirlo"
"Come mai?"
"Lo odio"
"Cosa ti ha fatto"
"Non ne voglio parlare"
"Non puoi fare così soltanto perché io non voglio parlare di mio padre"
"Ho sempre odiato mio fratello e poi non faccio così perché tu non vuoi parlarne , non ho mai preferito parlare del rapporto che avevo con lui"
"Va bene"
"Bene"
"Non litighiamo"
"Non voglio litigare" dice sospirando. E continuiamo a camminare , restando in un silenzio imbarazzante. Camminiamo più avanti e ci fermiamo vicino ad una roccia e ci sediamo per terra , difronte c'è un lago limpido.
"Scusa se ti ho risposto in modo brusco" dice guardando il lago
"Tranquillo" guardo anch'io le sue acque limpide
"Ti ho promesso che non lo avrei fatto  più"
"Non abbiamo fatto una promessa"
"L'ho fatta io a me stesso" e mi guarda
"Succede che qualche volta una promessa si infrange"
"Lo so e ti h chiesto scusa" sorrido "che ne dici di farci un bagno?"
"A ottobre?"
"Fa ancora caldo" si alza e si toglie la maglia
"Non ne sono sicura"
"Dai su" mi porge le mani. Ci penso un po' e glie le prendo e mi aiuta ad alzarmi. Mi sbottono la camicia rossa a quadri.
"Che sexy" e la tolgo del tutto facendo uscire il mio seno coperto dal reggiseno "dai su muoviti" e mi sbottona e abbassa i jeans .
"Ei"
"Per fare più in fretta"
"Certo come no" tolgo le scarpe e i calzini. Prendo la sua mano e ci tuffiamo  nelle acque del lago.
Riemergiamo e mi appoggio a lui.
"Hai pura?"
"No, ma è troppo profonda e non riesco a stare bene a galla" mi prende per il sedere e mi fa allacciare le gambe alla sua vita . Siamo a qualche centimetro di distanza , c'è un forte attrito tra di noi. Non c'è la faccio e prendo coraggio. Mi avvento sulle sue labbra morbide e bagnate . Inserisco la lingua e lui la intreccia con la mia , mi strizza il sedere ed io gemo. Scendo con i baci sulla mascella , e  verso il collo , leccandoglielo e succhiandoglielo . Lui mi spinge contro il suo membro duro . Geme ed ansima , cerca di non  urlare troppo per il piacere che gli procuro.
"Andiamo vicino alla roccia" dice con voce bassa e bisognosa .
"Ci vedranno" dico con voce ansimante .
"Non c'è nessuno" mi guardo intorno ed è così , non c'è nessuno oltre che noi . Mi porta verso la passerella di legno e mi  mette su  ed anche lui sale aggrappandosi ad essa. Mi alzo e lo fa anche lui e si siede vicino alla roccia .
"Vieni" batte le mani sulle sue gambe ,segno che mi devo mettere su di lui. Mi avvicino e mi abbasso su di lui a cavalcioni . Prende le mie mutandine e le sfila leggermente fermandole a metà coscia , io metto  le mani nei suoi box e lo tiro fuori . Avvicino la mia intimità alla sua. Prende il suo membro e con la punta accarezza il clitoride lentamente. Ansimo cercando di non farlo troppo forte .
"Aron ti prego!"
"Cosa c'è piccola" dice con voce bassa , è così eccitante .
"Fallo entrare" e così fa. Lo prende e lo appoggia sulla mia estremità . Mette le sue mani sul mio sedere e mi spinge per farlo entrare. Gemo forte , e comincia a muovermi lentamente. Ma faccio anch'io la mia parte, inizio a muovermi più forte e veloce.
"Vai piccola" dice ansimando , mi muovo velocemente ma la situazione si capovolge e mi fa stendere sull'erba e lui su di me che spinge molto forte . Mi fa male..
"Aron"  ma lui non lo sente.
"Aron fermati" sento di rivivere quei momenti....
"Aron" ho gli occhi appannati dalle lacrime che mi stanno per uscire .
"Aron ti prego fermati" urlo e mi scendono delle lacrime dal dolore  . 
"Liz" esce da me "cazzo il sangue , Liz scusami"
Mi alzo dolorante , so che non voleva farlo a posta ma per qualche secondo mi sono spaventata molto.
"Liz mi dispiace, vieni andiamo nel lago così puoi sciacquarti" è preoccupato .
"Aron , calmati. Non l'hai fatto a posta, ti sei solo fatto prendere dall'eccitazione"
"No ,sono un mostro" mette le mani in faccia e continua a ripetere la stessa cosa .
"Non è vero" mi alzo le mutandine e mi metto in ginocchio difronte a lui e gli accarezzo i capelli, ma lui mi toglie il braccio.
"No Liz ,ti ho fatto del male"  ha la voce tremante .
"Ei, guardami" ma non lo fa "Aron ti prego" non lo fa ancora "Aron per favore guardami" alza l testa ed ha gli occhi gonfi dalle lacrime .
"Non è stata colpa tua e non sei un mostro"
"Perdonami"
"Ti perdono" e lui cade tra le mie braccia ed io lo avvolgo con le mie per rassicurarlo.
Perché ha reagito così...
Devo saperne di più ! Devo farlo parlare , voglio che si fida di me .
Deve cacciare questo pensiero dalla testa che lo perseguita così tanto.

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