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~Liz~

L'interno del palazzo si presenta molto spazioso .
C'è un'atrio molto grande ed ai lati troviamo dei banchi con sopra del cibo .
Si trovano ciambelle , fette di torta , crostate, macedonie di frutta, succhi d'arancia , the, acqua , limonate e tante altre bibite di colori estremamente invitanti.
"Vieni Liz" seguo Gioia che mi conduce verso un'ascensore. Entriamo e vedo che preme il pulsante del terzo piano.
"Quanti settori ci sono?" domando .
"Quattro "
"Tutti e sette settori comprendono l'editoria?" dico stupita .
"No cara" ridacchia "ogni piano hanno settori diversi. Il piano terra comprende la stampa dei giornali e anche dei libri , il secondo comprende la scrittura dei giornali , il terzo l'editoria per leggere i libri , quindi il tuo settore , per poi farli andare in stampa , il quarto comprende la tessitura dei libri , quindi le copertine e come vengono lavorati"
"Straordinario"
"Già" le porte dell'ascensore si aprono ed usciamo .
"Quindi sei tu il capo di tutto questo palazzo?"
"Oh no Liz , solo di questo settore" qiesto piano è identico a quello del piano terra solo che ha più uffici . Ci sono tanti lavoratori al computer , dipendenti ben vestiti con gonne , pantaloni , e dei completi di marca.
Mi sento a disagio.
"Buongiorno signora Gioia" dice una donna dai capelli dorati e ben vestita.
"Buongiorno Margaret" e passiamo avanti . Mi conduce in un corridoio dove troviamo altri uffici .
"Questo è il tuo" mi dice aprendo la porta dell'ultima stanza rimasta . Entro ed è molto bella .
Si presenta davvero moderna , una scrivania color rosso scuro , una sedia imbottita che sembra essere molto morbida e al retro della scrivania si presenta una grande vetrata da far vedere tutta la strada fuori .
"Il vetro è oscurato , tu puoi vedere fuori ma la gente non può vedere te all'interno" dice la donna
"Grazie" le sorrido.
"Bene ti lascio ambientarti , tra un'ora ti daró un lavoro da leggere per via e-mail ,poi dopo fammi sapere cosa se ne pensi" ed esce dalla porta .
È davvero bello questo posto, spero che riuscirò a superare tutte le aspettative di Gioia .
Prendo subito il telefono e mando un messaggio ad Aron dicendo che è molto bello il posto .
Chiamo mia madre ma scatta la segreteria , quindi provo con Gemma .
<Ei amica> risponde sbadigliando .
<ti ho svegliata?>
<si, dimmi tutto>
<sono in editoria>
<devi comprare un libro?>
<no sciocca , li devo leggere e poi mandarli in stampa>
<dai Liz non scherzare, mi sono appena svegliata > fa un'altro sbadiglio .
<non sto scherzando>
<aspetta , quindi lavori in editoria adesso?> dice con voce sorprendente .
<sii Gemma> sorrido anche se lei non può vedermi .
<oddio Liz , sono molto felice per te . Hai iniziato stamattina?>
<sono appena arrivata , e sono nel mio ufficio adesso>
<hai un ufficio?> dice ancora più sorpresa
<si Gemma, ed è tutto per me >
<sono così contenta per te , ma come farai adesso con la biblioteca...?>
<oggi pomeriggio andrò da Elizabhet e mi licenzierò , anche se non sarà molto facile> mi si spegne il sorriso e mi si stringe il cuore .
<tranquilla, sicuramente li andrai a trovare qualche volta ad Elizabhet e Liam>
<sicuramente>
<a proposito di Liam , sai che Ari sta con lui?>
<certo che lo so, Liam mi ha detto che aveva una cotta per lei>
<perché non me l'hai detto stronza!> dice sentendosi offesa , ma so che scherza .
<non sapevo se poteva dargli fastidio se lo avrei rivelato ad altri>
<tranquilla , ma adesso mi aspetta una giornata di pulizie in casa>
<da quando fai le pulizie?>
<da quando non ci sei tu, non sono molto brava . Ma Cassie si , quindi mi aiuterà>
<va bene , divertiti ma non scopate in tutti i punti della casa>
<buona giornata signorina Rodríguez> ridacchia e stacca .
È molto bello questo ufficio, però mi chiedo perché mi mettano sempre nelle stanze in fondo.
Spensierata mi siedo sulla sedia ed è davvero molto soffice e comoda . Ottima per i mal di schiena .
Prendo un foglio , che si trova in un porta carte alla fine della scrivania , e una penna blu. Inizio a scrivermi un discorso da fare ad Elizabhet, su come licenziarmi ....
So che dovrei farlo così di istinto e senza crearmi problemi, perché la paga non era delle migliori, ma ci sono molto affezionata a lei . Mi raccontava sempre le storie dei suoi nipotini che andavano in giro con la bocca sporca di cioccolata per via della quantità di cioccolata calda che gli preparava , o di quando si era sposata con il suo caro marito , dell'incontro con Liam, di quanto era goffo e sbadato.
Anche se alcuni ricordi che mi raccontava erano tristi e doloranti , mi strappava pur sempre un sorrido .  Guardo il foglio che c'è sotto ai miei occhi , lo prendo e lo riposo nel portacarte. Questo è quello che voglio fare e ne sono sicura , anche se mi dispiacerà salutare Elizabhet.

Bussano alla porta ed entra Gioia con un grand sorriso.
"Liz adesso sul pc ti arriverà un e-mail con sopra la storia che dovrai leggere . L'ha mandata una ragazza , io non l'ho letta. Se a te piace e pensi che dovrà essere pubblicata allora basta che mi dici un si, se invece non ti piace non mi invii niente.
Annuisco ed esce dalla stanza salutandomi .
Accendo il pc e trovo una notifica dall'e-mail. Accedo  inserendo il mio nome e la password.
Apro la pagina,  inizia una bella giornata di lettura .
La storia inizia con un prologo .
Una sedicenne che per non far dimostrare le sue debolezze fa la bad girl della situazione , ma da come ci descrive la scrittrice , la ragazza non vive in un ambiente tanto felice . È costretta a lavorare per portare soldi  e cibo a casa . Il padre ormai non c'è più e la madre è tremendamente indomabile da quanto alcol assume al giorno, la sorella se n'è andata di casa e rimane lei . Sola e abbandonata , non ha nessuno con cui parlare e sfogarsi . Ha delle migliori amiche ma lei non le considera tali , ai suoi occhi appaiono false e bugiarde . Per sfogare la sua rabbia se la prende con i più deboli , calpestandoli , picchiandoli, prendendoli in giro . Ma tutti si accorgono che si comporta così solo con i ragazzi , ma nessuno sa il perché...
Soltanto un ragazzo riuscirà a rubarle il cuore , ma no il solito ragazzo cattivo . Questa volta un ragazzo timido, che sta sempre sulle sue . Viene preso di mira dalla ragazza ma lei non riuscirà a farne a meno di lui .
Sembra bella ma sono un mucchio di pagine .
Inizio a leggere le prime righe e sembra già interessante di come la ragazza abbi scritto accuratamente i minimi dettagli ed ogni movimento della protagonista.

Dopo un paio d'ore dalla lettura mi alzo ed esco fuori alla porta per prender un caffè .
"Liz che ci fai qui" Gioia mi viene in contro "c'è qualcosa che non va?"
"Ho solo bisogno di un po' di caffè , sono molte pagine da leggere e sono solo al quattordicesimo capitolo" dico
"Oh scusami tesoro , vieni ti accompagno" mi porta nell'atrio e mi avvicino al distributore del caffè.
Decido di mettere una bella dozzina di zucchero per darmi più energia possibile .
"Jonathan ti presento Liz , è nuova qui" mi giro e davanti a me si presenta un ragazzo dai capelli castani , corti e ricci. Non molto alto , e vestito molto elegante .
"Ciao sono Jonathan" mi porge la mano e sorride . Solo adesso noto i suoi occhi giallastri .
"Liz" e gli porgo la mano stringendola "hai il colore degli occhi davvero molto l'articolare sai?" Dico
"Grazie" e gli sorrido
"Gioia vado a continuare il lavoro" dico
"Certo cara , dopo ci riuniamo in sala da pranzo"
"Non torniamo a casa quindi?"
"No tesoro, ma sta tranquilla qui c'è la mensa e puoi prendere tutto ciò che vuoi" dice tranquillizzandomi , dato che avevo spalancato gli occhi andando in panico perché non avevo portato il pranzo .
"È una tua parente Gioia?" domanda il ragazzo.
"No caro, è la fidanza del dipendente di mio marito"
"Poliziotto?" domanda Jonathan rivolgendosi a me .
"Criminologo" lo correggo .
"È bravo?" perché mi fa queste domande ?!
"Si, molto" decido di rispondere senza essere scortese .
"Ti lascio lavorare Liz , a dopo" dice sempre il ragazzo e lo stesso fa Gioia accompagnandomi nel mio ufficio .
"Se ti fa troppe domande non pensarci , è fatto così" dice la donna entrando nel mio ufficio .
"Va bene , ma nessun fastidio mi ha dato tranquilla" speriamo che a pranzo non parla troppo . Non sono una ragazza di molte parole . Non mi piace parlare. Amo scrivere e leggere , fare discorsi con il mio ragazzo . Ma trovarmi qualche amico che mi stia troppo appiccicato non mi garba .
"Bene ti lascio al lavoro , ti verrò a chiamare più tardi" dice Gioia ed esce dalla stanza e chiudendo la porta .
Mi siedo di nuovo sulla mia comoda sedia e mi rimetto a leggere .

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