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~Liz~

Io ed Aron stiamo tornando nelle nostre case .
Quando abbiamo salutato Gioia e Scott , lei si mise a piangere , ci vuole bene , glie lo si vede attraverso i suoi occhi .
Ma le abbiamo promesso che l'andremo a trovare .

Prima di recarci a casa ho deciso di passare alla biblioteca .
Aron si ferma e scendo dalla macchina .
"Vuoi che venga anch'io?" dice il moro
"No tranquillo" e lui annuisce .
Mi si stringe già il cuore , attraverso i piccoli gradini ed entro nella piccola biblioteca.
"Liz" la donna si precipita  verso di me sorridendo . Sento già le lacrime pronte a scendere . "Ma cosa indossi?" prosegue .
"Elizabhet, è difficile da dire ma"
"Ma cosa" mi invita la donna a continuare , ma le lacrime mi bloccano . Le sento scendere dal mio viso , sicuramente il mascara sarà colato ma non m'importa .
"Liz cara , non piangere"
"Devo licenziarmi Elizabhet"
"Oh cara perché?" vedo gli occhi lucidi della donna .
"Il guadagno è poco e non basta per pagarmi l'università, e quindi ho fatto un po' di ricerche e quando sono stata malata sono rimasta a casa della moglie del capo di Aron e mi ha trovato un posto nella sua editoria . Scusami tanto Elizabhet" scoppio in lacrime .
"Che succede qui" entra dallo sgabuzzino Liam e si avvicina a passi elevati .
"Liz" prosegue il riccio.
"Mi sono licenziata perché l'editoria può fornirmi più soldi per pagarmi l'università . Ma ti prometto Elizabhet che ti verrò a trovare e ti inviterò a casa mia sempre quando vorrai "
"Liz calmati" la donna ha il volto rigato di lacrime . "Non preoccuparti, io sarò sempre a disposizione per te e ti capisco se hai cercato altro lavoro . Qui sarai e sei sempre la benvenuta" mi abbasso e abbraccio la donna . Lei mi stringe forte a se . All'abbraccio si unisce anche Liam .
"Fai carriera piccola mia" dice la donna staccandosi e prendendo il mio viso tra le mani . Quello che ha detto non era una domanda ma un'affermazione al mio futuro .
"Grazie Elizabhet" mi da un bacio caloroso sulla guancia .
"Noi possiamo vederci quando vuoi , se vuoi sfogarti sono qui a disposizione" dice Liam .
"Grazie" ed abbraccio anche lui.

"Come è andata?" domanda il moro mentre entro in macchina .
"Bene ma io sono distrutta"
"Tranquilla" mi appoggia una mano sulla coscia .
Guardo fuori dal finestrino .
Torniamo a casa ed entro subito .
"Liz"
"Gemma" è seduta sul divano che si sta ingozzando di patatine .
"Ei perché ti stai piangendo ?"
"Mi sono licenziata dalla biblioteca "
"Merda" si alza subito dal divano e viene in contro a me che ho riniziato a piangere . Mi stringe a se ed io avvolgo le mie braccia intorno alla sua vite.
"Gemma mi ero tanto affezionata ad Elizabhet" appoggio la mia faccia sulla sua spalla .
" lo so  Liz" mi stacco dal suo abbraccio .
" vado un po' in camera" dico e lei annuisce .
Mi avvio verso il corridoio ed entro in camera mia, chiudo la porta e mi butto sul letto togliendo i tacchi. E tolgo i vestiti di Gioia che  ancora addosso .
Prendo il mio pigiama e lo indosso e mi butto sul letto stringendomi un cuscino al petto finendo di sfogarmi .
Odio questa sensazione di tristezza.
Chiudo gli occhi e cerco di riposarmi per non pensare , ma so già che non riuscirò .
Sento la porta bussare . E la figura di Aron entra nella mia stanza .
"Liz come stai?" si avvicina al letto e si siede .
"Male , mi dispiace non lavorare più lí, potevo sostenere due lavori ma avevo paura che diventasse complicato"
"Liz non c'è l'avresti fatta . Perché devi complicarti la vita se stai facendo anche l'università e devi dare altri esami ancora"
"Aron io non so se voglio frequentare più l'università" e lo guardo negli occhi.
"Perché?"
"Non è ciò che mi piace , lo feci per diventare un grande avvocato e punire tutti quelli che  picchiavano le proprie mogli e facevano atti di violenza e stupro"
"È legato a Nate?"
"A mio padre"
"Come tuo padre"
"Aron lui picchiava mia madre , e si cominciò a stufare di lei e se ne andò di casa . Sappiamo solo che si è fatto una nuova famiglia tutto qui"
"Hai visto la sua nuova famiglia?"
"No, per via messaggio solo"
"Tranquilla non pensarci , se hai deciso di fare questo cambiamento allora si. Fallo" mi accarezza la guancia e si stende baciandomi le labbra dolcemente .
"Ma se non studieró perderò l'appartamento ?"
"Non lo so Liz , spero di no. Anche perché ci abita pure Gemma"
"Non so che fare , mia madre non sa se può venire qui a trovarmi , mi sono licenziata dalla biblioteca , Melany è la mia sorellastra e voglio lasciare l'università " scoppio di nuovo in lacrime sfogandomi .
"Ei tranquilla , sta calma ci sono io qui" prende la
mia testa e la appoggia sulle sue gambe .
"Grazie" e gli sorrido.

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Per festeggiare il ritorno di me ed Aron a casa , Gemma ha deciso di andare in discoteca .
"Ci saranno anche Ari e Liam?" domando alla bionda prendendo un paio di scarpe dal suo armadio.
"Certo che si" si mette il reggiseno nero .
"Grazie per avermi prestato queste scarpe"
"Ei io non-" prima che possa inseguirmi me ne scappando nella mia camera e la chiudo a chiave .
Mi siedo sul letto e infilo le scarpe argentate con sopra degli svaroschi.
Mi alzo e barlocco un po'.
Cerco di avvicinarmi alla porta , la apro e trovo l'immagine di Gemma a braccia conserte , vestita con una culot nera coperta da un pantalone trasparente con dei brillantini incastonati ,e sopra un reggiseno nero con lo stesso materiale del pantalone .
"Che c'è" dico
"I miei tacchi"
"Devo imparare a portali"
"Perché?"
"Perché in ufficio devo essere professionale e voglio vestirmi elegante"
"Non devi per forza , anche con un paio di stivali comodi sei elegante"
"Lo so , però vorrei imparare a portarli" dico a testa alta .
"Va bene ma almeno cambiati vestito , quel color senape non c'entra proprio" entra nella mia stanza sorpassandomi .
Apre il mio armadio e scava tra i miei vestiti.
"Questo mi piace" dice tirando fuori un vestito viola .
"No Gemma, sai che io non ho mai avuto vestiti da discoteca e quello non lo è affatto"
"E perché?"
"Perché è un vestito che mettevo sempre nelle passeggiate"
"Oh si giusto me lo ricordo" e lo riposa nell'armadio.
"Non guardare li Gemma non c'è niente di interessante"
"Già, bhe i miei vestiti non ti vanno , senza offesa"
"Non mi offendo tranquilla"
"Chiediamo a Karen" ed esce dalla stanza e se ne va .
"Aspetta Gemma"
Esco dalla stanza goffamente senza cadere .

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