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~Liz~

Mi sveglio ancora vestita con i panni di ieri.
Ho pianto molto e non riuscivo a smettere....
Mi sono sentita piccola e insicura , obbligata a dirgli quelle cose. Non voglio ricordarle , ho paura ....
Perché ho paura di un ricordo? Il problema che c'è ne sono tanti che non riesco ancora a dimenticare. Mi sono sentita usata  in quel periodo. Una persona inutile , una persona che doveva solo obbedire e soddisfare i desideri . Ne sono uscita dopo anni  ma non avevo aperto gli occhi, se lo avevo fatto prima adesso non mi sentirei così..
Inizialmente mi fidavo ma dopo si scoprì il mostro che era...
"Liz" sento bussare la porta della mia camera. Non è la voce di Gemma.
"Se non sei Gemma e non voglio che entri nessuno"
"Liz ti prego apri"
"Cosa vuoi!"
"Parlarti"
"E di cosa ? Mi stavi obbligando contro la mia volontà"
"Liz lo so , e mi dispiace"
"Ti dispiace? Sul serio? Sei un bastardo" ho paura di tutti i ragazzi , ma di lui no. Lui è diverso e sento che non posso essere così piccola e così indifesa. Devo avere carattere!
"Liz apri questa cazzo di porta!" sbatte i pugni sulla porta. Non voglio litigare di prima mattina, quindi mi alzo e apro la porta.
"Vai avanti ,parla" mi appoggio sulla soglia della porta, ma lui mi sposata ed entra in camera. "Non ti ho detto di entrare" chiudo la porta alle mie spalle.
"Wow sembra una camera del sesso la tua" si siede sul letto .
"Aron vai al punto" mi posiziono davanti a lui a braccia conserte.
"Scusa" dice guardando per terra
"Sono d'avanti a te, potresti anche guardarmi in faccia"
"Scusa" sbuffa
"Perché?"
"Ho bisogno di sapere chi ti ha fatto del male Liz" mi guarda dritta negli occhi. Sembra sincero.....ma non mi fido.
"È una cosa passata" taglio corto sperando che questa risposta gli basti.
"Si legge dai tuoi occhi che hai paura di quel ricordo"
"Si cazzo!" Dico nervosa alzando la voce "ho paura di quel ricordo , ho paura di tutto ciò che mi ricorda lui ed ho paura di quello che sento ai telegiornali perché tutto mi riporta a lui" è la terza volta che scoppio in lacrime davanti a lui....non voglio che mi veda così .
"Ei ei calma" si alza e mi stringe forte a se. Sprofondo la mia faccia sul  suo petto e inizio a piangere cercando di calmarmi.
"Lo odio" dico gridando.
"Shh ,lo so"
"Mi ha fatto tanto male"
"Quando sentirai il bisogno parlamene" dice con voce pacata e spezzata. Annuisco e alzo la mia testa e lo guardo negli occhi, lui con i due pollici mi asciuga le lacrime sotto gli occhi . Non mi importa se il mascara sia colato o no , ma so che lui c'è stato , e questa volta non mi ha obbligata a parlare di niente.
Mi stacco da lui e mi stendo sul letto a pancia in su , e fa lo stesso anche lui.
"Hai mai sofferto per amore?"

~Aron~

"Hai mai sofferto per amore?"
Rimango spiazziato per questa domanda.
La risposta è si.....
Ho sofferto per amore. Ho portato tante ragazze a letto, ho avuto relazioni di poche settimane , ho avuto ragazze belle, anche di più, ma non erano come lei. Una bionda cenere , con occhi verdi color smeraldo , e con un sorriso smagliante . Amava la natura, leggere e anche scrivere. Era una ragazza dolce e sensibile , che con un solo tocco delicato lei si spezzava. Non so cosa mi abbia attratto di lei quel giorno, ma sapevo che era mia è soltanto mia. Quando mi presentai a lei il primo giorno , perché dovevo fargli da guida per il tour della scuola, mi ricordo che mi sentivo diverso. Parlai con lei per tutto il tempo.
Mi scopavo  tante ragazze e lei lo sapeva , lo sapeva benissimo , ma ha voluto continuare a starmi vicino, non avendo paura che io potessi usarla soltanto e poi andarmene.
Lei sapeva tutto di me, ero un libro aperto . Non pensavo che un ragazzo come me, che ha voglia solo di divertirsi e non avere storie, potesse essersi innamorato perso . Ci mettemmo insieme e filava tutto liscio. La presentai ai miei genitori e a mio fratello, andavano d'accordo ed eravamo molto felici insieme. La cominciai a portare alle feste alla confraternita, i miei amici la conoscevano tutti e andavano anche d'accordo , si trovava bene lí. Stavamo insieme ormai da un anno, lei era cambiata , non di carattere, era sempre la stessa ragazza dolce e sensibile di una volta. Cambió  di fisico, aveva un seno più prosperoso , e anche il sedere , per tutte le corse che nei mesi estivi facevamo, era diventata di qualche centimetro più alta e aveva cambiato colore di capelli. Le stavano bene i capelli color corvino . Una sera andammo ad una festa alla confraternita e il mio amico Cameron portò tanto alcol ed erba. Lei non beveva quasi mai , ma quella sera esageró. Le dicevo di non esagerare , perché si sarebbe sentita male , ma lei non mi ascoltò ~ voglio solo provare ~ mi ripeteva, ma io non ero molto sicuro , ero preoccupato !
Poco dopo era ubriaca marcia , non riusciva a reggersi in piedi per tutto l'alcool che aveva assunto. La presi a mo di sposa e la portai su in camera mia , e la appoggiai sul letto.
~stai ferma qui, ti prendo un po' d'acqua~ gli dissi, e scesi giù , ma non chiusi la porta della camera, tanto sarei andato subito da lei.
Ma quando risalii ,in mezzo al corridoio sentivo dei gemiti. No dei gemiti di piacere, ma gemiti di dolore e paura. Non capivo dove provenisse ma camminando lungo il corridoio fino ad arrivare in camera mia sentí da dove provenivano i versi.
La scena che vidi furono cinque ragazzi nudi sul mio letto , che scopavano violentemente la mia ragazza. Mi cadde il bicchiere d'acqua dalle mani .
Vedevo lei chiamarmi disperatamente chiedendomi aiuto , ma non riuscivo , ero bloccato, gli scendevano le lacrime fino a bagnare le lenzuola, ma quei ragazzi ridevano e non avevano pietà di lei. Vidi del sangue sparso sulle lenzuola e da lì mi risvegliai.
~Parker vuoi unirti a noi?~
~già amico, vieni a scopare questa puttanella~
~ha una figa così stretta che mi sta facendo arrapare~ dicevano i bastardi che la stavano violentando.
~lasciatela stare~ urlai  ,andai  verso di loro uno per uno li butto a  terra .
~Vaiolet~ gli presi la faccia tra le mani. Aveva un viso pallido , ed aveva perso troppo sangue.
~siete dei bastardi~ urlai
~amico è solo una scopata~
~solo una scopata? SOLO UNA SCOPATA DICI? Ha perso tanto sangue brutto bastardo~ i ragazzi se ne andarono  rivestendosi . Rivestii la mia ragazza e la portai giù. Tutti si avvicinarono preoccupati e mi facevano domande ma io non risposi a nessuna di quelle. Me ne uscii di casa portandola all'ospedale .
La soccorsero di corsa , era grave. Chiamai subito i genitori , non avevo il tempo di dirgli cosa era successo. Dopo mezz'ora arrivarono qui, erano agitati e gli spiegai cosa era successo. Ma neanche  il tempo di  reagire il dottore uscì dalla stanza di Vaiolet e ci disse che non c'è l'ha fatta per il troppo sangue che aveva perso. Mi caddero le braccia , mi sentivo spaesato. La mamma cadde a terra in in un pianto disperato, urlando  , il padre mi urló contro dandomi la colpa ma io non  lo sentivo, non riuscivo ad accettarlo. Dopo vari secondi mi catapultai sulla porta della stanza urlando di aprirmi ma nessuno lo faceva. Vedevo le infermiere dentro guardarsi impaurite da talmente urlavo. Sentivo il padre di Vaiolet tirarmi ma ero molto più forte di lui. Chiamarono le guardie che mi presero e mi cacciarono fuori dall'ospedale e mi minacciarono di non metterci più piede .
I giorni seguenti furono terribili, mi sentivo fuori di me. Non mangiavo quasi più, e non uscivo più, non bevevo e ne fumavo. Ero diventato un vegetale . Ci vollero mesi e mesi per riprendermi . Adesso sono qui , ad affrontare la domanda di Liz.

"Si" mi alzo e me ne esco dalla sua camera andandomene.


SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi e ragazze!
Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto . È stato molto straziante scrivere quelle cose sul passato di Aron!
Buona lettura e al prossimo capitolo ❤️

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