~Aron~
Non volevo restare un minuto in più in quella stanza . Mi sembrava di stare in una scatola senza via d'uscita, sarei scoppiato a piangere e non voglio che lei mi veda.
Ho sofferto molto per Vaiolet anche se sono passati cinque anni da quando è morta io ci ripenso ancora avvolte. So che lei da lassù mi protegge e mi starà dicendo di non fare cazzate , come ogni volta diceva quando ne facevo una. Mi starà proteggendo da ogni male , vorrei che fosse qui adesso ad abbracciarmi forte e che non se ne andasse mai dalle mie braccia . Ma il suo battito resta a cinque anni fa , la ragazzina di sedici anni, bionda scuro e occhi verdi come smeraldi . Come la conobbi la prima volta .
Mi chiudo in camera mia e mi butto sul letto piangendo disperatamente perché lei era l'unica persona ingrando di farmi godere durante il sesso, di farmi ridere , di farmi rimanere sobrio anche quando non volevo, di non fare risse con nessuno o almeno avvolte. Chiamarla la sera quando avevo bisogno di affetto o quando cadevo in un attacco di panico . Avrò sempre bisogno di lei.
Mi do la colpa della sua morte perché sono stato uno stupido a lasciare la porta aperta quella sera .
"Aron" sento una voce maschile
"James vattene" dico con voce piangente fissando il soffitto .
"Apri"
"No"
"Aron so il perché sei chiuso lì dentro" il mio migliore amico sa tutto. Il giorno dopo la morte di Vaiolet non uscivo più di casa e non rispondevo più a nessun messaggio e nessuna chiamata ,perché non riuscivo a elaborare l'evento. James venne quella mattina da me . Bussava ma non aprivo , quindi riprovava e riprovava fin quando non si scocciò e mi disse ~starò seduto qui terra fin quando non mi aprirai~ non ci credevo a questa cosa e quindi non aprii, ma si fece subito sera. In quel periodo le giornate passavano velocemente . Sempre steso su quel letto a non fare niente ,fissando soltanto il soffitto. Aprii finalmente la porta e vidi James per terra quasi mezzo addormentato ~amico..~ dice lui alzandosi.
~sei rimasto sul serio~ dissi con voce dolorante
~Aron che hai...~ mi mise le mani sulle spalle e io crollai, abbracciandolo e piangendo . Andammo nella mia stanza e chiusi la porta e cominciai a confessargli tutto , filo e per segno. Lui stette, lì a sentirmi e senza dire una parola, finché io finissi di parlare .
Mi consolò dicendo che non è stata colpa mia e che il peggio sarebbe passato. Gli scesero delle lacrime anche a lui, era affezionato a Vaiolet, era come una sorella per lui, la aiutava in tutto, perfino a decidere il regalo di Natale per me. Si vedeva dal volto che era spezzato e faceva di tutto per consolarmi, ma non trovava le parole.
"Aron apri" mi alzo e apro la porta.
"Che vuoi" entra in camera e si siede sul letto.
"Scusami per ieri" si volta verso di me "ma non voglio affezionarmi troppo a lei e non voglio che tu ti affezioni"
"Non succederà mai" dico andando vicino alla finestra e guardando fuori . Prendo il pacchetto di sigarette dalla tasca dei pantaloni e ne prendo una. Porto la sigaretta alla bocca, e il pacchettino lo poggio sulla scrivania. James si alza e mi passa l'accendino. l'accendo e aspiro il fumo.
"Amico sei sicuro che non sia già successo?"~Liz ~
Se ne è andato.....
Non capisco il motivo. Ho detto qualcosa di sbagliato? Ma come ha sofferto per amore? Certo si ,avrà avuto tante ragazze, ma non mi aspettavo che una persona come lui si sarebbe mai innamorato .
Mi alzo e vado in cucina dove vedo Gemma esaurirsi con il telecomando.
"Hai visto che strano che è Aron?" domando
"Già, ha bussato ed è entrato spingendomi di lato. Bastardo. Approposito che voleva?" si gira a guardarmi .
"Mi ha chiesto scusa per come si è comportato ieri"
"Gli hai detto di Nate?"
"No" dico dura
"Liz non ti arrabbiare, so che ti ha fatto del male ma devi superarlo. Non lo rivedrai più, è il passato"
"Non mi importa, io non ne voglio parlare"
"Non fare la bambina Liz"
"Io non faccio la bambina" mi altero
"Si invece! Devi imparare a superare gli ostacoli, le paure, le incertezze e le ansie. Lui non ritornerà però devi parlarne perché ti fa bene"
"Ne ho già parlato con te molto tempo fa"
"Io non so niente Liz, ho soltanto visto il male che ti stava procurando sulla tua pelle" sbuffo . Vedo che continua a scorrere i canali alterandosi.
"Metti un canale qualunque"
"In ogni canale che metto ritrovo mille ragazze mezze nude"
"E allora?"
"È schifoso"
"Gemma fino a pochi anni fa ridevamo per queste cose che ci sono in tv e adesso sei così schizzinosa. Ma che hai?"
"Niente" dice brusca
"Sai che puoi dirmi tutto" dico con calma
"Cosa dovrei dirti?!" si alza di sbotto
"Gemma"
"Stai sempre a piagnucolare , non ti sopporto" e se ne va in camera sua sbattendo la porta. Mi sento ferita , mi salgono le lacrime agli occhi....
Perché si comporta così, non capisco. Mi alzo e vado in camera mia e prendo il telefono e la borsetta , ed esco di casa . Decido di farmi un giro senza meta, anche se non conosco le strade . Entro nell'ascensore e clicco il piano terra. Arrivata giù alla reception esco e mi imbarco nella grande città di New York, sperando di non perdermi.
Mentre cammino ripenso a tutto . Aron che se ne è andato per una domanda che gli ho rivolto, Gemma che mi risponde in modo aggressivo, la voce strana di mia madre e a Nate...
Il primo e unico ragazzo che ho avuto. I capelli color oro e gli occhi azzurri come il celo, nascondono il suo essere malvagio . Un essere brutto e violento, un essere che ti fa paura solo a guardarlo. Un essere a cui dovevi obbedire a tutte le sue richieste , e se non le eseguivi prendeva la sua cintura nera in pelle , slacciandola dai jeans. Obbligandoti a metterti in ginocchio e frustarti la schiena ~ti serve da lezione ~ diceva . Con la sua voce nitida poteva ingannare tutti .
Era di una bellezza unica per me. Inizialmente appariva solare, genuino e pieno di amore , ma man mano scoprí il contrario. Mia madre lo amava, diceva che lui sarebbe stato il mio futuro marito, però i lividi sul mio corpo dicevano il contrario. Mi sentii fiera di me quel giorno, quando decisi di affrontarlo e lasciarlo , ma prima feci una cosa . Una cosa che nessuna donna, ragazza o bambina avrebbe fatto con la paura addosso. La paura di essere uccisa. Confessai tutto alla polizia, mi feci accompagnare da mia madre, che aveva capito tutto anche se non avevo mai aperto bocca con lei. Lo arrestarono , e si fece una pena di ben tre anni. Sono passati quattro anni ed io sono ancora tutt'oggi traumatizzata. Mi sorprende il fatto che con Aron non sono così. Non sono traumatizzata, mi sento al sicuro . Fin dalla prima sera che ci "conoscemmo" .
Non voglio provare qualcosa per lui, perché non voglio soffrire.
Mi sveglio dai miei pensieri e noto che mi sono persa. Mi ritrovo in un posto pieno di negozi , ma non è dei miei dintorni.
"Cazzo" mi sale l'ansia , ma devo cercare di domarla, perché non so dove mi trovo e non voglio che mi succeda qualcosa.
Ritorno indietro cercando di ritrovare la strada.....
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My obsession
Mystery / ThrillerUna studentessa universitaria che studia giurisprudenza . Una sera si trova ad una festa dove incontra un ragazzo con cui inizierà una storia complicata e passionale. Ci saranno intralci? Segreti? Storie tragiche? Lo scoprirete solo leggendola C'è...