~Aron~
"Aron cosa significa questa frase" insiste la ragazza
"Non voglio che facciamo gli stessi errori di quelli che li hanno fatti" mi guarda stranita e confusa .
"È stato un brutto sogno Aron , non succederà niente" mi accarezza la faccia.
"Liz non andiamo in quella giostra ti prego"
"Ei no , ok , non andiamo"
"Io non sono uno di quei ragazzi Liz"
"Quali ragazzi"
"Quelli che hanno stuprato Vaiolet"
"No Aron ! Certo che no"
"E tu non sei Nate"
"Aron cosa hai sognato..." non posso non dirglielo , sto andando fuori di testa , fuori di me . Non riesco a fare sogni tranquilli la notte . Non è una cosa normale. Quindi di gli racconto tutto filo e per segno . Tutto!
"Stavamo cammminando noi e i nostri amici per le strade di New York........"~Liz~
"E poi mi hai svegliato" ho la pelle d'oca . Come ha fatto a fare un sogno del genere in così poche ore .
"Aron io penso che tu abbia bisogno di un aiuto"
"Stai dicendo che sono pazzo!" si altera
"No , ma hai bisogno di parlare"
"Io parlo con te "
"Non sono una professionista Aron , non saprei come aiutarti se non starti accanto sempre"
"E cosa dovrebbe farmi una psicologa"
"Ti ascolta e ti da consigli"
"E tu non puoi darmeli?"
"Aron io studio giurisprudenza no psicologia"
"No"
"Aron non fare il bambino"
"Io non dico le mie cazzo di cose a degli sconosciuti"
"Non dirà niente a nessuno, lo studio di una psicologa è un posto sicuro"
"E tu cosa ne sai se non va da qualcuno a dirglielo?!"
"Aron ci sono andata anch'io , e sono sicura che non dirà niente"
"Non me ne frega un cazzo"
"Pensaci" lo guardo e mi alzo dal letto.
"Si certo, ci vediamo dopo" annuisco e me ne vado fuori la stanza e chiudo la porta .
"Cosa gli è successo?" domanda James avvicinandosi a me insieme a Karen .
"Ha bisogno di aiuto"
"Non sai quante volte glie l'ho abbiamo detto" dice James indicando lui e Karen .
"Non vuole capirlo, pensa che io sia una fonte adatta per sfogarsi"
"Dobbiamo convincerlo" dice la rossa
"No, lascia perdere non funzionerà . Si innervosirá, lasciamo che sia lui che prende l'iniziativa" e i due annuiscono .
"Liz grazie mille" il ragazzo mi prende le mani e mi sorride.
"Si Liz ti ringrazio" la rossa mi sorride
"E per cosa ?"
"Lui con te è una persona diversa e anche una persona gestibile"
"Non capisco"
"Con te si ammorbidisce di più e non è il solito Aron l'arrogante" continua James .
"Gli voglio solo un mondo di bene , e non voglio che si trascuri , dopo anni sono riuscita a fidarmi di un ragazzo"
"In che senso lo vuoi bene Liz?" mi dice Karen
"In tutti i sensi" sorrido
"Bene io vado a prepararmi , vi lascio con questi discorsi da ragazzze" e James se ne va .
"Sono felice che Aron abbia trovato una persona così genuina come te Liz "
"Grazie karen" sorrido arrossendo un po' .
"Sei una forza unica , io non so tu cosa abbia passato ma da come parli i tuoi occhi si riempiono di tristezza , non sei obbligata a dirmelo tranquilla" le sorrido .
"Grazie per avermi accettato fin da subito" continua
"Perché non avrei dovuto?"
"Perché tutte mi odiano"
"Io no" e la abbraccio stringendola a me.
"Grazie" le sorrido .
"Vado a prepararmi a dopo"
"Va bene a dopo" e mi manda un bacio con la mano . Faccio il percorso lungo il corridoio e mi avvicino alla porta , la apro ed esco.
La chiudo e vado in casa mia.
"Cosa è successo ad Aron?" si avvicina Gemma preoccupante.
"Niente, solo un'incubo. Ma sono incubi strani , la morte di Vaiolet l'ha strazziato"
"Facci caso che questi incubi sono iniziati da quando ci sei"
"Penso che li ha già da prima , ma non così.."
"Non puoi saperlo Liz , lo conosco da più tempo di te e so che aveva sempre incubi ma non che urlava come un pazzo"
"Bhe vedi, lo dici anche tu"
"Liz meglio che non ti impicci tanto, non voglio che ti stressi ancora di più con le sue pezzarie"
"Voglio aiutarlo"
"Non metterti troppi pensieri in testa va bene?" Annuisco
"Vado a prepararmi" annuisce e vado in camera mia e mi chiudo dentro. Mi avvicino all'armadio e apro le ante . Comincio a vedere ma non ho la testa per decidere , non mi concentro . Penso e ripenso a quel sogno paranormale , penso che lui ha bisogno di un aiuto. Non voglio sfozzarlo , perché si potrebbe arrabbiare e non voglio litigare con lui ancora . Ma deve capire che io non sono una psicologa e non posso aiutarlo più di tanto . Anch'io andai dallo psicologo dopo la denuncia a Nate, stetti lì per un anno intero , lavorai molto su me stessa e sono felice che ho capito che devo avere forza nel mio carattere e non posso farmi comandare da altri pezzi di merda. Vorrei che lui andasse lì da un'esperto che lo incita a non pensare più ,e a non stare più male , non gli fa bene . Non voglio che per colpa mia lui fa dei sogni così strani ...
"Liz tra venti minuti dobbiamo andare , sei pronta?" sento Gemma picchiettare pugni sulla porta.
Non ho deciso ancora che mettermi , sono stata qui a fissare i panni e a pensare .
"Ehm , si dammi cinque minuti" prendo velocemente un paio di pantaloni viola scuro e un top dello stesso colore che ha un lungo strappo su tutte e due le maniche. Tolgo la tuta che indossavo e metto i vestiti che ho scelto . Mi avvicino alla scrivania e prendo la spazzola e pettino i capelli , che avevo allisciato prima ,fortunatamente, e metto un leggero tocco di mascara e un po' di blush per non sembrare un cadavere . Prendo una borsetta nera e ci infilo dentro il telefono. Esco dalla porta della camera e ci sono tutti fuori.
"Ti sei preparata all'ultimo?" afferma Gemma con le braccia incrociate .
"Cosa? No" mi gratto la testa , sapendo che ha ragione .
"Si certo"
"Bhe io andrei un'attimo in bagno se non vi dispiace" dico sorridendo.
"Ti aspettiamo giù" dice la bionda e se ne va insieme agli altri .
"Ti aspetto io qui" dice il moro , è vestito con un jeans uguale al mio colore di vestiti e una maglia nera .
"Va bene" gli sorrido .
"Che schifo gli sdolcinati" Gemma fa un gesto con le dita , facendo finta di vomitare . E se ne vanno . Vado in bagno e prendo degli assorbenti e li metto nella borsetta , e poi mi cambio .
Dopo qualche secondo esco .
"Fatto?" domanda il moro seduto sul mio letto.
"Si"
"Bene andiamo" si alza e mi prende la mano, ci dirigiamo fuori alla porta della casa e la chiudo a chiave . Andiamo verso l'ascensore ed entriamo dentro . Premiamo il pulsante per scendere al piano terra e le porte si chiudono.
"Come stai?" decido di rompere il silenzio .
"Meglio" mi guarda e mi sorride "ma per il momento non ho intenzione di andare da uno psicologo , ma ci penserò"
"Va bene" e gli sorrido
Le porte si aprono ed usciamo fuori al palazzo.
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My obsession
Mystery / ThrillerUna studentessa universitaria che studia giurisprudenza . Una sera si trova ad una festa dove incontra un ragazzo con cui inizierà una storia complicata e passionale. Ci saranno intralci? Segreti? Storie tragiche? Lo scoprirete solo leggendola C'è...