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~Liz~

Finalmente il traffico ci ha fatti arrivate da Gioia e Scott . Appena siamo entrati , Gioia ci ha accolti in un caloroso abbraccio . Ma poi Aron mi ha dovuto salutare presto perché se ne sono dovuti andare , spero non arrivi troppo tardi stasera .
Sono felice di passare del tempo con Gioia al di fuori del lavoro . Quando stiamo in ufficio non parliamo spesso , soltanto in pausa pranzo ma raramente perché andiamo  di fretta entrambe .
Stasera mi ha messa alla prova , mi imparerà a cucinare un buon piatto . Spaghetti con le vongole .
Mi fanno già impressione però sono buoni da mangiare . La mia nonna quando ero piccola  li faceva spesso quando venivano i mesi estivi .
Mi manca tanto , mi ricorda anche mia madre , lei ama tanto la pasta con le vongole . È uno dei suoi piatti preferiti , mi faranno ricordare casa.....

"Liz com'è andato l'esame?" domanda Gioia mettendo le vongole in un recipiente pieno d'acqua.
"Bene" non voglio dirgli che non ho saputo  fare di meglio , so che mi sto soffermando per una pagina però quella pagina prevale tanto il mio futuro e non vorrei che andasse a rotoli .
"Ne sei sicura ?" Prende del sale e lo versa  nel recipiente  sulle vongole .
"Si perché?"
"Non ne sembri convinta sai ? Non sei entusiasta come le altre volte"
"Eh va bene" non posso nasconderle questo , ormai lo capisce quando sto bene o meno "ho saputo fare tutto tranne l'ultima pagina , mi ha dovuto aiutare Gemma . Mi sento un gran fallimento"
"Oh tesoro non devi sentirti tale , ti sarà sfuggito la cognizione del tempo o sarai andata in panico"
"Si sono andata in panico , ma è anche vero che a novembre non ho studiato un gran che , e poi non so se voglio ancora essere un avvocato nella vita"
"E perché , hai scelto ti questa università" mi guarda interrogativa
"Si , ma solo per ripicca a mio padre"
"Lui non voleva che diventassi avvocato ? O non supportava la tua scelta? O pensava  che non fossi in grado?" tutte queste domande mi portano in tilt il cervello , dovrei dirgli la verità a Gioia . Ma non è una novità che mio padre mi ha abbandonata .
"Mio padre non se ne mai fregato di me, vedi Gioia lui mi ha abbandonata quando ero piccola , picchiava mia madre e non la sopportava più  diceva ,e quindi se ne andò . Non si fece più sentire , so solo che si è fatto una nuova famiglia . Non so quanti figli ha e chi è la sua nuova moglie , non so niente più di lui ormai. Perché non mi manda nemmeno più gli auguri per il compleanno o per qualche altra cosa, anche se non l'ha mai più fatto dopo che se n'è scappato" gli occhi mi si appnanno per le lacrime , tremo dal ricordo . Ammetto Che mi fa ancora male nonostante siano passati molti anni . La ferita rimane e non si toglierà più .
"Liz mi dispiace" ha la voce bassa e triste "se non vuoi più frequentare l'università non farlo , ma non credo che potrai poi lavorare da me . Se vuoi passare ad un livello più avanzato dovresti laurearti . Non lo dico per cattiveria ma è così mia cara" si avvicina prendendomi il braccio ed accarezzandolo.
"Io voglio continuare a lavorare all'editoria , è la mia casa ormai quel posto e non so se sarò in grado di lasciarlo ormai. Mi laureerò per starci ancora , voglio questo nella mia vita . Scrivere , leggere e mandare in stampa i libri"
"Tu scrivi?" Mi guarda perplessa. Merda! Non volevo farlo sapere a nessuno , nemmeno ad Aron lo sa . Solo quel vecchio strambo che incontrai quando mi ero persa . A dirla tutta non sembrava così vecchio , era abbastanza giovane. Ma questo non importa .
"Ehm, bhe ho scritto una storia"
"Perché non me l'hai detto prima ?"
"Non l'ho mai detto a nessuno , neanche ad Aron che sa tante cose su di me . Avevo imbarazzo e l'ho scritta quando avevo diciannove anni"
"Di Che parla" non so se dirgli che è ispirata a me o no , è troppo quello che gli ho detto oggi . Non vorrei appesantirla su queste informazioni .
"Di una ragazza che ha avuto violenza dal suo , ormai ,ex ragazzo"
"Pesante come storia , come mai questa trama?" sembra sempre più curiosa ed io mi trovo sempre più in difficoltà , se dirlo o meno . È una storia passata si , ma è brutto riparlarne . Il dolore e la violenza non si dimenticano , anche se si va da uno psicologo , ti rimangono impresse nella mente e non se ne vanno più . Certo non ho mai più rincontrato Nate , ma la paura di vedere il suo volto mi fa impressione .
"Parla della mia storia , cambiando solo i personaggi" dico infine . Gioia mi guarda a bocca aperta e realizzando.
"Sei stata vittima di violenza ... dal tuo ex ragazzo" dice tremante , ed io annuisco . "Mi dispiace tanto Liz , scusami se ho insistito" mi abbraccia ed io la stringi forte facendomi cullare .
"Tranquilla Gioia" ormai non piango nemmeno più .
"Vuoi parlarne?" si scosta da me per guardarmi il viso , ed annuisco .
"Vieni spostiamoci in salotto" andiamo verso il salotto , uscendo dalla cucina .
La donna apre le porte in vetro e ci sediamo sul divano una difronte l'altra .
"Era la sera del mio diciassettesimo compleanno quando ricevetti una notifica su Instagram. Ai tempi usavo poco Instagram a mala pena pubblicavo delle foto . Sulla notifica c'era scritto il nome di questo ragazzo , Nate . Mi scrisse un semplice "ei" decisi di rispondere appena tornata a casa perché stavo festeggiando con Gemma e un'altra nostra amica , Ari, io non dissi niente a loro . Perché pensavo se ne sarebbe scappato fin da subito . Come facevano tutti , quindi tornata a casa risposi e parlammo . Scoprimmo di avere tante cose in comune , molte . Un paio di giorni dopo ci uscii , ero molto felice . Mi trovai bene quella sera . Non dissi niente neanche a mia madre . Ci sentimmo per un paio di mesi e lui mi disse di fidanzarci ma gli dissi di aspettare , non ero pronta e poi non ero mai stata con un ragazzo . Ne parlai con le mie amiche e loro dissero che se io non volevo dovevo aspettare , passarono sei mesi , e decisi che era il momento . Inizialmente andò tutto alla meraviglia . Lo presentai a mia madre e alle mie amiche e si affezzionarono subito . Lo stesso i suoi genitori . Passato un anno io feci diciotto anni , ma le cose cambiarono , iniziò ad essere geloso e possessivo. Non mi fece uscire più con le mie amiche per molto tempo . Io inventavo sempre scuse ma loro non se ne bevvero una , pensavano che mi volessi semplicemente allontanare ....." vedo gli occhi di Gioia man mano diventare sempre più lucidi . "Gemma si accorse dei lividi un giorno, perché quando io disobbedivo a Nate lui mi frustava e mi pizzicava , abbusava di me , mi faceva chiudere nella mia camera facendo tutto ciò che lui voleva e desiderava . Gemma mi disse di lasciarlo . Io volevo ma lui mi impediva di farlo , mi impediva di parlare . Ma un bel giorno mi sono decisa ed insieme a mia madre lo denunciai. I genitori mi contattarono per chiedere scusa ma non risposi a nessun messaggio. Adesso lui ha un ordine restrittivo su di me , non può ne avvicinarsi e ne parlarmi . Non può contattarmi perché gli hanno sequestrato ogni tipo di aggeggio tecnologico"
"Sono distrutta per te"
"Lo ero , ma grazie ai psicologi sto molto meglio , ma la paura che possa rincontrarlo rimane"
"Mi dispiace tanto" e gli scendono delle lacrime
"Gioia non piangere , io sto molto meglio . Non piango neanche più . Perché ormai non mi importa più sono felice della mia nuova vita"
"Liz sono contenta per te , vorrei che questa storia me la mandassi per valutare se è da pubblicare o meno . Se tu ne dai il consenso"
"Si per me va bene"
"Però , non voglio che sia troppo pesante come contenuto , questi libri li leggono le ragazzine dai dodici anni in su e non voglio che-"
"Che si traumatizzano"
"Non prenderla sul personale" si giustifica la donna
"No tranquilla , ne sono consapevole . Ti manderò la storia via e-mail appena andrò a casa domani pomeriggio" dico
"Grazie per aver condiviso la tua storia con me tesoro" mi prende una mano e me la stringe sul suo petto .
"Grazie per avermi ascoltato"
"Di niente" e mi manda un occhiolino.
"Che ne dici di andare a preparare la pasta  con le vongole , la adoro" dico sdrammatizzando
"Certo che si" e ci alziamo e ritorniamo in cucina .
Sono felice di essermi aperta con Gioia , è una donna fantastica . È come una seconda mamma , ma la mia non la supererà nessuno ....

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