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~Aron~

Alla fine karen ha scelto una maglia aderente blu cobalto , e un jeans bianco a vita bassa. Ho  ordinato i capelli , mettedoli in una fila a centro fissandoli con della lacca, il mio solito profumo e una collana di catene.
Esco dalla porta ci sono  James e karen .
"Stai benissimo" dice la rossa sorridendomi .
"Grazie" le sorrido
"La conquisterai stasera" dice james , ma non gli dico niente . Lo guardo freddo e stacco subito lo sguardo .
"Che hai?" continua il ragazzo
"Niente" e guardo la ragazza difianco a lui. Ma lei mi punge con lo sguardo .
"Adesso vado" sorrido ad entrambi, ma sforzato per James. Attraverso il corridoio ed esco dalla porta. Mi avvicino alla porta difronte alla mia e busso il campanello.
Ad aprirmi è Gemma , che sta sgranocchiando delle patatine , che le ha sparse anche sulla maglia.
"Sei orrenda" le dico sinceramente
"Vaffanculo Aron"
"Mi chiami Liz?"
"No"
"Gemma non fare la stronza" sbuffa
"LIZ , C'E QUI ARON" urla e se ne va a sedersi di nuovo sul divano e lascia la porta aperta. Vedo la ragazza ramata avvicinarsi alla porta. È bellissima.
Indossa una maglia viola che le fa risaltare il colore dei suoi  capelli lunghi e boccolosi  , e un pantalone nero ,che scende largo  . È molto semplice ma bellissima allo stesso tempo.
"Stai benissimo" dico quando si avvicina
"Sei vomitevole Aron" dice da lontano la bionda.
"Sta zitta Gemma" la riprende la ragazza difronte a me "anche tu stai molto bene" e si volta verso di me  .
"Grazie" sorrido e sento le guance arrossire .
"Andiamo?" domando con calma e con toni  gentili, mi guarda stranita per questo.
"Certo" e prende la mia mano. Non mi aspettavo questo gesto da lei. Arrossisco e tossicchio per nascondere il mio imbarazzo.
"C'è qualcosa che non va Aron?" Mi domanda la ragazza chiudendo la porta.
"No tranquilla" e ci avviamo mano nella mano verso l'ascensore . Entriamo e premiamo il pulsante del piano terra. 
"Come mai mi hai invitata a cena?" dice la ragazza per interrompere questo silenzio . Non saprei che dirle . Sul fatto di Vaiolet non so se sono ancora del tutto pronto a dirglielo .
"Perché sono uno stronzo" questo è vero.
"Non dire così"
"Liz, invece è vero"
"È il tuo modo di essere"
"Non puoi giustificare il mio carattere di merda così"
"Non ti sto giustificando"
"Invece si"
"Possiamo non litigare per piacere?"
"Non stiamo litigando"
"E cosa stiamo  facendo?" mi guarda e alza le sopracciglia
"Stiamo discutendo , è ben diverso"
"Comunque non voglio che questa serata si rovini"
"E tu non volevi neanche accettare" ridacchio
"Bhe ero confusa"
"Perché?"
"Perché è strano un comportamento simile da te. Invitarmi a cena"
"Non mi conosci"
"Permettimi di conoscerti"
"Con calma" sorridiamo emtrambi.
Usciamo dall'ascensore ed usciamo  dal palazzo. Andiamo nel retro del palazzo dove ci sono delle scale dove portano ai parcheggi sotterranei. Scendiamo giù e cerchiamo la macchina che abbiamo acquistato io e James qualche settimana fa. Non è molto grande, ma nemmeno tanto piccola.
Mi avvicino alla portiera e apro la porta del passeggero per Liz .
"Come mai  così tanta educazione signor Parker"
"Come fai a sapere il mio cognome?" domando stranito.
"Me l'ha detto Gemma" quella ragazza è sempre in mezzo. Sale e chiudo la porta. Faccio il giro della macchina e apro la portiera del guidatore e mi siedo.
"Dove andiamo?" domanda la ragazza
"Che ne dici di andare al cinema ?" e metto in moto la macchina.
"non dovevi parlarmi? Non penso che il cinema sia il luogo adatto"
"Era una scusa per farti uscire con me" dico inventandomi qualcosa al momento,
"Eii" mi da uno schiaffetto scherzoso sul braccio e ride. La sua risata è magnifica , solare e anche contagiosa. Per questo rido anch'io.
"Allora che ne dici di andare in un fast food e poi al bowling?" propongo
"Ci sto"
"Sono sicuro che ti straccerò" usciamo dal parcheggio sotterraneo e ci imbarchiamo nelle strade di New York.
"contaci"
"Stai dicendo che sei più forte di me ?"
"Certo che sì"
"Staremo a vedere" dico
"Sai, quand'ero più giovane"
"Adesso sei vecchia?" ridacchio
"Quando avevo diciannove anni anni, mi ricordo che andai con Gemma e Ari al bowling . Era la prima volta che uscì di nascosto dal mio ragazzo.."
"Non ti faceva uscire?" la interrompo
"Mi ricordo che quella sera, io e le due ragazze mangiammo una pizza ,enorme ,ciascuna" non risponde alla mia domanda e continua a parlare . Ha la voce striminzita ma felice di quel ricordo . "Dopo  iniziammo a giocare, e alla fine vinsi io. Quella sera ero felicissima, non solo perché vinsi, ma perché ero libera per una sera e stare in compagnia delle mie amiche"
"Liz"  non capisco cosa vuole dirmi con questo.
" quando poi arrivai a casa vidi il mio ex , Nate, seduto sul divano" stacco per un secondo gli occhi dalla strada e la guardo. Ha il viso rigato di lacrime , ma continua a guardare la strada lei, senza voltarsi verso di me.  "Aveva una cintura in mano, io gli dissi che era solo un uscita con delle amiche ma lui disse che io dovevo stare con lui a casa , a fare ciò che le piaceva di più. Scopare . Ma no scopare come delle persone normali , ma torturandomi più che mai. Lui amava il dolore che una donna provava, il dolore di vedermi soffrire, ma non capisco e non capisco tutt'oggi il perché . Quella sera come immaginavo mi prese e mi butto a terra iniziando a frustrarmi con la cintura , dicendo che mi serviva da lezione la prossima volta. Da quella sera io non uscì più di casa , se non per fare la spesa. Per questo io sono nel terzo anno di università... iniziai la scuola tardi per colpa sua. Non voleva che qualcuno mi guardasse , ma io non volevo in primis che mi guardassero la gente. Ero brutta che guardavano i miei lividi"
"Liz io non so che dire" nel racconto di questo episodio mi sono scese alcune lacrime. Questo racconto mi riporta a quella sera , e quei ragazzi ....
Non voglio che a Liz ricapiti una cosa del genere, non avrà passato solo quella sera una tortura del genere. Mi chiedo per quanto tempo, ma non glie lo domanderò! Non voglio che si ricordi di quel mostro malefico. Ha distrutto il sogno che ha sempre voluto fare .
"Invece del bowling poss-"
"No Aron"
"Liz non voglio che ti ricordi di quel momento"
"Le paure si superano"
"Sicura?"
"Voglio superare questa paura con te" mi giro per guardarla e lo fa anche lei e mi sorride . Riporto gli occhi sulle strada e andiamo verso alla ricerca di una sala bowling.



SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi , spero che questo capitolo vi piaccia.
Mi scuso per il ritardo con cui pubblico i capitoli, ma sono impegnata per la scuola e il tempo libero lo uso per uscire , ma non vi preoccupate che appena la scuola finirà comincerò ad aggiornare spesso , ho già dei capitoli preparati 😘
Al prossimo capitolo 😍

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